Prelato statunitense (Boston 1895 - ivi 1970). Sacerdote nel 1921, vescovo titolare di Mela, ausiliare dell'arcivescovo di Boston (1939) e suo successore (1944), fu creato cardinale da papa Giovanni XXIII [...] nel 1958. Fu considerato un esponente liberale del cattolicesimo americano ...
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Ecclesiastico e diplomatico (forse Tagliacozzo 1380 circa - Roma 1449); discendente dai conti di Marsi, fu arcivescovo di Taranto dal 1421 al 1444. Partecipò al concilio di Basilea, al concilio di Ferrara, [...] e fu creato cardinale nel 1439. Fu legato papale per la pace tra Renato d'Angiò e Alfonso d'Aragona, poi camerario del Sacro Collegio ...
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Prelato (St.-Paul-Trois-Châteaux, Drôme, 1792 - Parigi 1857); vescovo di Digne, e (dal 1848) arcivescovo di Parigi, collaboratore dell'Avenir, combatté per l'autonomia della Chiesa in Francia; più tardi [...] difese il colpo di stato di Napoleone III e, nominato senatore (1852), votò per la restaurazione dell'Impero ...
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Prelato (Münster 1813 - Roma 1895). Vescovo di Osnabrück (1857), provicario apostolico per il Nord, quindi arcivescovo di Colonia (1866); al concilio Vaticano I si oppose alla proclamazione dell'infallibilità [...] pontificia, ma poi aderì ai deliberati conciliari. Caldeggiò un intervento prussiano in difesa della Santa Sede dopo l'occupazione di Roma (1870), ma si oppose decisamente al Kulturkampf e fu per questo ...
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Cardinale (Einville-au-Jard, Meurthe-et-Moselle, 1839 - Londra 1908); vescovo di Angers (1893), poi arcivescovo di Tolosa (1896) e cardinale di curia (1899). Rivendicò la libertà d'azione politica per [...] i cattolici nello stato moderno e cercò sempre di ravvicinare la Francia repubblicana alla Santa Sede. Autore, tra l'altro, di uno studio sul concordato napoleonico (Le concordat de 1801, 1903). Fu membro ...
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Ecclesiastico (Grotte di Castro 1870 - Roma 1947); sottopromotore (1915) e promotore generale della fede (1925), arcivescovo titolare di Filippopoli in Tracia e segretario della Congregazione di Propaganda [...] Fide (1930), rettore del Pont. ateneo urbano, cardinale (in pectore, 1933: pubbl. 1935); dal 1938 prefetto della Congregazione dei Riti. Fu attivo predicatore, e animatore dell'Azione cattolica e delle ...
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Ecclesiastico (Parigi 1738 - ivi 1813), fratello del cardinale Louis-René-Édouard, del ramo R.-Guémenée; arcivescovo di Bordeaux (1769), poi di Cambrai (1781), aderì alla Rivoluzione del 1789; l'anno dopo [...] fu inviato a reggere il principato di Liegi. Emigrato (1792), rientrò in Francia nel 1801; decadde dall'arcivescovado per effetto del concordato napoleonico, ma ebbe la carica di primo elemosiniere dell'imperatrice ...
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Ecclesiastico spagnolo (Burriana 1907 - Valencia 1994); sacerdote dal 1929, vescovo di Solsona (1945-64), poi arcivescovo di Oviedo (1964-69), quindi di Toledo (1969-71) e infine di Madrid (1971-83); cardinale [...] dal 1969, come presidente (1972-81) della Conferenza episcopale spagnola guidò la chiesa secondo le direttive del concilio Vaticano II durante la transizione dagli ultimi anni del regime franchista alla ...
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Controversista belga (Melle 1810 - Malines 1883); fratello di Adolphe. Vescovo di Namur (1865), poi (1867) arcivescovo di Malines, oratore popolarissimo, si fece sostenitore di una caratteristica apologetica [...] del "sentimento" (Dio, come fatto interiore, è immanente nello spirito dell'uomo), di cui però diede assai discusse elaborazioni. Avversario del gallicanesimo, fu una delle personalità più in vista al ...
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Poeta tedesco (n. forse nel Baden 1370 circa - m. 1420 circa). Fu al servizio dell'arcivescovo Federico III di Colonia. Rese in forma poetica, non senza grazia e originalità, due delle più antiche leggende [...] popolari, Die Königstochter von Frankreich (circa 15.000 versi, 1401: ripresa con varianti della leggenda dell'angelica Genoveffa) e Diokletians Leben (notevolmente più breve, 1412: elaborazione della ...
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arcivescovo
arcivéscovo s. m. [comp. di arci- e vescovo, secondo il modello del lat. tardo archiepiscŏpus, gr. ἀρχιεπίσκοπος]. – Propriam., il vescovo di un’archidiocesi, o diocesi metropolitana; ma il titolo è attribuito anche a prelati meramente...
arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...