CATANIA
EEnrico Pispisa
La storia di Catania è contrassegnata da un avvenimento capitale, vero e proprio spartiacque di grande importanza nelle vicende della città tra XII e XIII sec.: il disastroso [...] , però, annullò ogni attività e cancellò la città almeno per un quindicennio.
Nel 1183 la diocesi etnea fu subordinata all'arcivescovo di Monreale, ma, forse da quel periodo, incominciò la ripresa della vita di Catania, dove all'inizio degli anni ...
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CAVAZZA, Francesco
Silvio Fronzoni
Nato a Bologna l'8 sett. 1860 da Felice e da Giulia Sacchetti, frequentò i corsi di giurisprudenza del locale ateneo. Terminati gli studi e affidatagli dal padre l'amministrazione [...] a evitare al tempio la definitiva trasformazione in un magazzino militare a tre piani, ottenendone anzi la restituzione all'arcivescovo e avviandone il restauro. Tra queste ancora, il Comitato per Bologna storico-artistica, sorto nel 1889 e impegnato ...
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POLENTA, Guido da
Enrico Angiolini
POLENTA, Guido (Guido Novello) da. – Nacque verosimilmente a Ravenna non più tardi del 1275 da Ostasio I da Polenta (morto nel 1297); della madre non si conosce l’identità.
Sposò [...] dello Stil novo, in Giornale storico della letteratura italiana, suppl. n. XXVII (1954), pp. 210-223; R. Caravita, Rinaldo da Concorezzo arcivescovo di Ravenna (1302-1321) al tempo di Dante, Firenze 1964, pp. 77, 82, 115, 171 s., 174-177, 179, 185 ...
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CABRAS, Vincenzo
Bruno Anatra
Nato a Tonara (Nuoro) intorno al 1732 da Pietro e da Teresa Zucca, all'età di quindici anni si trasferì a Cagliari, dove nel 1755 si laureò in utroque iure. Nel 1760 sposò [...] la loro partecipazione insieme con i piemontesi), il C. e il figlio Antonio, magna pars della curia e portavoce dell'arcivescovo di Cagliari, "parlano male degli impiegati sardi" (CarteLavagna). Non a torto l'Angioy ed il Petretto, nel 1799, facendo ...
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CAPECE, Marino (Marinus Capece de Monacho de Neapoli, Capice, Capicius, Cacapice)
Norbert Kamp
Apparteneva a quel ramo della nobile famiglia napoletana che verso la metà del sec. XIII assunse il soprannome [...] di abbandonare la casa e così pare che il C. sia caduto prigioniero nelle mani del nuovo re. L'intervento dell'arcivescovo napoletano di Cosenza Bartolomeo Pignatelli gli salvò allora la vita. Nel 1266 il C. perse tuttavia i suoi feudi di Atripalda ...
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ALBERICO di Spoleto
Girolamo Arnaldi
Forse di origine transalpina, compare per la prima volta, alla testa di un contingente di cento Camertini, sul campo della Trebbia, dove nel gennaio dell'889 si [...] rapporti con Sergio III e Teofilatto abbiano interferito, nei vari momenti, i rapporti ch'egli intrattenne con Berengario e l'arcivescovo di Ravenna.
Non sappiamo quando A. sia morto; il suo nome compare per l'ultima volta in un documento databile ...
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ISABELLA d'Inghilterra, regina di Sicilia, imperatrice
Fulvio Delle Donne
Nacque molto probabilmente alla fine del 1214 a Gloucester, quarta figlia, la seconda femmina, di Giovanni, re d'Inghilterra, [...] Puglia, dove fissò la sua residenza ad Andria, mentre, nel dicembre di quello stesso anno, fu accompagnata da Berardo, arcivescovo di Palermo, in Lombardia, dove si trovava anche Federico, che stava combattendo contro i Comuni: nei mesi di febbraio ...
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DALL'ORTO (de Orto), Anselmo
Mario Speroni
Nacque, probabilmente a Milano, circa nel 1130, da Oberto. Non sappiamo nulla di lui, fino a quando non lo troviamo studente di diritto a Bologna dove, intorno [...] a cariche cittadine, mentre il padre Oberto fu ancora console nel 1169 e nel 1171.
Nel 1168 venne tuttavia delegato dall'arcivescovo Galdino, assieme con Ottone, prevosto di Crescenzago, Giovanni, prete di S. Silvestro e Pietro, prete di S. Sisto, a ...
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BUONAGRAZIA, Girolamo
Anne Jacobson Schutte
Nato a Firenze il 2 febbr. 1470, è noto sia per la sua attività di medico sia per aver preso parte al tumulto antimediceo del 26 apr. 1527 che va sotto il [...] (che porta la data del 7 dic. 1531 e che venne da lui sottoscritta alla presenza di Lorenzo de' Muzi, vicario dell'arcivescovo di Firenze, e dell'inquisitore Giovanni de Lanciola) egli era accusato di sei crimini di eresia; per tutti e sei egli fece ...
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TOMMASO DA CAPUA
BBenoît Grévin
Se si è potuto parlare, con qualche esagerazione, di una "scuola di Capua" per qualificare la retorica fiorita alla corte imperiale e nella Curia nella prima metà del [...] imperiale, compare nei documenti sul finire del regno di Innocenzo III. Fu questo il papa che, nel 1215, nominò T. arcivescovo di Napoli, ma decise di impiegarlo a corte; successivamente lo promosse prima cardinale diacono di S. Maria in Via Lata e ...
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arcivescovo
arcivéscovo s. m. [comp. di arci- e vescovo, secondo il modello del lat. tardo archiepiscŏpus, gr. ἀρχιεπίσκοπος]. – Propriam., il vescovo di un’archidiocesi, o diocesi metropolitana; ma il titolo è attribuito anche a prelati meramente...
arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...