Stratificazioni sociali
Talcott Parsons
di Talcott Parsons
Stratificazioni sociali
sommario: 1. Introduzione. 2. Teorie sull'origine delle classi sociali. 3. Momenti rilevanti nella storia della stratificazione [...] di primogenitura molto più rigido che in Francia e la divisione di quella che la maggior parte dei sociologi chiamerebbe aristocrazia in una nobiltà titolata e in una gentry priva di titolo. In effetti, la parola inglese gentleman ha avuto, fin ...
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PACE, Biagio
Fabrizio Vistoli
PACE, Biagio. – Nacque a Comiso (Ragusa) il 13 novembre 1889 dal barone Salvatore e da Carolina Perrotta, ambedue appartenenti all’aristocrazia terriera locale.
I genitori [...] sarebbero stati nostalgicamente rievocati da Pace, all’apice della carriera, come coloro che gli avevano «precostituito ineguagliabili condizioni materiali, morali e sentimentali di lavoro» (Di Stefano, ...
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I partiti politici
Alessandro Pizzorno
Già fra i membri dei parlamenti inglesi dello scorcio del Seicento, alcuni si dicevano appartenere ai whigs (in genere proprietari terrieri o a questi legati); [...] altri ai tories (in genere membri dell’aristocrazia di corte). Ma non si poteva dire che si trattasse di partiti nel senso moderno della parola, organizzati, duraturi e occupanti insieme la gran parte dei seggi di un parlamento. Di partiti di questo ...
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DORIA, Nicolò
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque attorno al 1520, primogenito del nobile genovese Gerolamo fu Agostino e di Luigia Spinola fu Battista.
Dopo il D. nacquero otto figli, tra maschi e femmine, [...] quasi tutti poi imparentati con le grandi famiglie dell'aristocrazia assentista, armatoriale e finanziaria, necessariamente filospagnola (Minetta, sposata ad Agostino Salvago; Nicoletta, a Francesco Lomellini; Bartolomea, a Simone Pallavicini; ...
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BONIFACIO, marchese e duca di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlio del marchese canossiano Tedaldo, conte di Modena, Reggio, Mantova, Brescia e Ferrara, e di Willa "ducatrix" - della cui famiglia [...] tempo avveniva per le eredi di Olderico Manfredi e per l'obertengo Alberto Azzo II, le superstiti famiglie dell'aristocrazia italiana d'inizio secolo che ancora contavano, anche se non tutte allo stesso livello. Queste parentele, se non influenzarono ...
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Oligarchia
Stefano De Luca
Il potere nelle mani di pochi
Considerata da Platone e Aristotele una forma di governo degenerata, perché basata sulla ricchezza, l’oligarchia ha conservato per secoli un [...] diretta da un piccolo gruppo di persone
Una forma imperfetta di governo
Per Platone la forma perfetta di governo è l’aristocrazia, ossia il «governo dei migliori»: e poiché i migliori sono i sapienti, devono governare i filosofi. Le forme di governo ...
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governo, forme di
Pier Paolo Portinaro
L'organizzazione del potere politico
Tradizionalmente con questa espressione sono stati indicati i regimi politici, più precisamente la loro organizzazione giuridica, [...] dell'Impero persiano si chiedono se la miglior forma di governo sia la monarchia, ossia il governo di uno solo, l'aristocrazia, cioè il governo dei pochi eccellenti per nascita e capacità, oppure la democrazia, ossia il governo di tutti o dei più ...
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Economista e ideologo sovietico (Budapest 1879 - Mosca 1964) di origine ungherese. V. dedito allo studio dei cicli economici, fu autore di intense riflessioni sull'economia capitalistica, applicandosi [...] a revisione il concetto leniniano della rivoluzione in Russia e nel mondo, denunciata l'esistenza in URSS di un'"aristocrazia burocratica", e infine sottolineata l'insufficienza del modello russo e del socialismo.
Vita
Commissario alle Finanze e ...
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senato
(dal lat. senatus, der. di senex «vecchio, anziano») Nella Roma antica, nome del supremo consiglio dello Stato, costituito, almeno in origine, da persone anziane. Il nome è attribuito, per analogia, [...] formale, cessò di esistere a Roma, pur essendo ancora usata saltuariamente la parola s. per indicare l’insieme dell’aristocrazia o dei suoi capi, in occasione di riunioni o altri eventi della vita politica e sociale cittadina. Al contrario ...
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tirannia
Il governo del tiranno, l’esercizio della tirannide. Il problema della t. appare già ampiamente sviluppato nel pensiero politico greco, e riceve da Aristotele una formulazione di importanza [...] ha luogo quando chi governa mira all’utile proprio invece che a quello della collettività (le parallele degenerazioni dell’aristocrazia e della cosiddetta politeia sono l’oligarchia e la democrazia). Definendo in tal modo la t., Aristotele accentuava ...
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aristocrazia
aristocrazìa s. f. [dal gr. ἀριστοκρατία, comp. di ἄριστος «ottimo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Nel sign. originario e più proprio, la prevalenza, il governo dei più meritevoli, intesi questi come coloro che sono moralmente...
aristocratico
aristocràtico agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἀριστοκρατικός; v. aristocrazia] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene all’aristocrazia: famiglia a.; anche sost.: è un a., spec. di chi ha modi e abitudini proprî dell’aristocrazia; talora...