ARCANGELO da Borgonuovo (Paganini dal cognome del padre; Pozzi dopo che la madre fu passata a seconde nozze)
Bruno Nardi
Filosofo e teologo francescano dell'Osservanza, come il fratellastro Luigi, che [...] apologia dei dogmi cristiani, che a lui, scotista, sembra più valida di quella tomistica intesa a trarre dall'aristotelismo i praeambula fidei.
Ma poiché l'esaltazione che il Pico aveva fatto della cabala (sia nelle Conclusiones nongentae preparate ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La teorica della ragion di Stato
Gianfranco Borrelli
Ragion di Stato: studi recenti e novità interpretative
Profondi cambiamenti interpretativi sono intervenuti negli ultimi decenni nel campo degli [...] atti dei convegni Ragion di Stato e ragioni dello Stato (secoli XV-XVII), 1996, Botero e la ragion di Stato, 1992, Aristotelismo politico e ragion di Stato, 1995, La Ragion di Stato dopo Meinecke e Croce, 1999, Prudenza civile, bene comune, guerra ...
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BETTI, Claudio, detto Betto giovane
Giorgio Stabile
Nacque a Modena, probabilmente intorno al 1570, da Antonio Maria, celebre medico modenese e professore di filosofia e medicina all'università di Bologna, [...] . al padre, datata Modena 17 genn. 1548. L'Alidosi parla anche di un corso di filosofia e commenti alle opere di Aristotele lasciati manoscritti. Il Fantuzzi cita un manoscritto contenente un Giudizio sopra il parere di D. Scipio de Castro intorno al ...
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Giurista e filosofo (Napoli 1636 - ivi 1714). Figura di spicco nel panorama culturale della Napoli del Seicento, al rinnovamento culturale della quale contribuì dando nuova vita all'Accademia degli Investiganti [...] , quindi a Pitagora, Democrito, Platone ed Epicuro; tradizione filosofica questa, sostanzialmente omogenea, rispetto alla quale l'aristotelismo si pone come radicale deviazione e come causa, nel cristianesimo, di tutte le eresie. V., riprendendo una ...
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Storico della filosofia italiano (Valeggio sul Mincio 1935 - Padova 2022), dal 1971 al 2009 prof. all'Univ. di Padova, emerito dal 2010. Socio corrispondente dei Lincei (1993). Studioso del pensiero antico, [...] contemporaneo, con particolare attenzione per la sua filosofia pratica. Tra le opere: La filosofia del primo Aristotele (1962); Studi aristotelici (1975); Contraddizione e dialettica negli antichi e nei moderni (1987); Le vie della ragione (1987); Le ...
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Medico, filosofo e matematico ebreo. Nacque in Candia il 16 giugno 1591, studiò all'università di Padova, ove ebbe a maestro tra gli altri Galileo. Dopo la laurea tornò per breve tempo in patria, e poi [...] sue a cui egli rinvia o non furono scritte o sono perdute. Il suo indirizzo è quello di una critica dell'aristotelismo sulla base della moderna scienza naturale. Il suo timore di apparire eretico lo indusse a simulazioni che lasciano spesso incerti ...
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ZIMARA, Marco Antonio
Alessandra Celati
– Nacque a San Pietro in Galatina (Lecce) intorno al 1470, figlio di Nicola e di una donna di cui si ignora il nome, ma di cui è noto che apparteneva alla famiglia [...] che tutto il libro sia apocrifo (e improbabile che venisse attribuito erroneamente a Zimara, più noto per i suoi interessi aristotelici), non si riesce a ricostruire una genesi più chiara dell’opera (Antonaci, 1971, pp. 35 s.).
La fortuna di Zimara ...
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Arabo musulmano di Spagna, illustre come filosofo, come matematico, come medico e come cultore teorico e pratico di musica; nato a Saragozza verso la fine del sec. V èg., XI d. C., vissuto dapprima in [...] .
Nel campo astronomico è notevole che, secondo quanto riferisce Mosè Maimonide, Avempace, in nome della fisica aristotelica, dichiarava inverosimili le rappresentazioni geometriche dei moti planetarî date da Tolomeo, precorrendo così le critiche di ...
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MOTORE
Guido Calogero
Filosofia. - Dal punto di vista filosofico, il concetto di "motore" si riferisce essenzialmente alla filosofia aristotelica, e alla sua idea della divinità come "primo motore" [...] " (κινεῖ ὡς ἐρώμενον), e cioè come il supremo fine di perfezione a cui tutta la realtà tende: di qui la sua "immobilità". Concezione che poi trapassa, com'è noto, attraverso l'influsso dell'aristotelismo, nella teologia cristiana della scolastica (v ...
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BUONACCORSI, Ottaviano
Gabriele Turi
Non abbiamo precise notizie biografiche di questo nobile abate fiorentino che visse e operò come uomo di cultura nella prima metà del sec. XVIII. Fu membro dell'Accademia [...] il governo dell'ultimo granduca mediceo si proposero di rinnovare la cultura toscana ricollegandosi, in polemica con l'aristotelismo difeso dai gesuiti, alla tradizione galileiana inaugurata dal Cimento e contrastata da Cosimo III, per poi affrontare ...
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aristotelismo
s. m. – L’insieme delle dottrine filosofiche di Aristotele, e l’influsso esercitato direttamente o indirettamente da Aristotele nella storia del pensiero: l’opposizione dell’a. al platonismo; l’a. arabo, medievale, rinascimentale;...
aristotelia
aristotèlia s. f. [lat. scient. Aristotelia, dal nome del filosofo Aristotele]. – Genere di piante della famiglia eleocarpacee, con una decina di specie dell’emisfero australe. La specie Aristotelia macqui, arbusto del Cile, dà...