L'Ottocento: matematica. Le origini della teoria dei gruppi
Jeremy Gray
Le origini della teoria dei gruppi
La teoria di Galois e la soluzione algebrica delle equazioni algebriche
La teoria di Galois [...] formano esse stesse un gruppo. Questo gruppo si dice 'gruppo quoziente di G modulo N' e si indica con G/N. Un gruppo è risolubile se e . Egli adottava la terminologia di Gauss per l'aritmeticamodulare: se un polinomio f è divisibile per un ...
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L'Ottocento: matematica. Teoria dei numeri
Catherine Goldstein
Teoria dei numeri
Le tappe più significative dello sviluppo di un settore della scienza o dell'arte si accordano raramente con la suddivisione [...] D=b2−4pc. D è perciò un quadrato modulo p, cioè è un residuo quadratico modulo p. Euler aveva dimostrato che, mentre perun Dirichlet dedusse l'esistenza di infiniti numeri primi in ogni progressione aritmetica a+Km (con a e m primi fra loro). Per ...
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La grande scienza. Teoria dei numeri
Anatolij A. Karatsuba
Teoria dei numeri
La teoria dei numeri o, adottando una locuzione di Carl Friedrich Gauss (1777-1855), l'aritmetica superiore, è lo studio [...] è stato necessario introdurre ulteriori parametri come il modulo del carattere, il discriminante del campo, ecc. - e da queste i corrispondenti teoremi sui numeri primi nelle progressioni aritmetiche, sulla distribuzione dei divisori primi, e così ...
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Numeri, teoria dei
Larry Joel Goldstein
La teoria dei numeri è il settore della matematica dedicato allo studio delle proprietà degli interi, cioè dell'insieme ℤ costituito dai numeri
…, −4, −3, −2, [...] di Artin. Il simbolo di Artin dipende solo dalla progressione aritmeticamodulo γ cui p appartiene. In altre parole, due primi che appartengono alla stessa progressione aritmeticamodulo il conduttore si decompongono nello stesso modo in F.
Teoria ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La teoria dei numeri
Günther Frei
La teoria dei numeri
La teoria dei numeri (o aritmetica) tratta delle proprietà dei numeri. Lungo tutta la sua storia, un tema dominante [...] interamente sulla teoria dei numeri pari e dispari (cioè delle congruenze modulo 4) sviluppata dalla scuola pitagorica. Nicomaco di Gerasa (100 d.C. ca.), nella sua Introduzione all'aritmetica, fornì i primi quattro esempi di numeri perfetti, e cioè ...
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Fermat, ultimo teorema di
Massimo Bertolin
"Cubum autem in duos cubos, aut quadrato quadratum in duos quadrato quadratos, et generaliter nullam in infinitum ultra quadratum potestatem in duos ejusdem [...] che non divide Nm, la traccia di ϱf,m(Frobp) è uguale (modulo m) al p-esimo coefficiente ap nella p-espansione di f. Questo implica la più importante questione aperta nello studio dell'aritmetica delle curve ellittiche. Data una curva ellittica E ...
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Matematica
Manipolazione algebrica
Metodica, basata su algoritmi impiegati negli elaboratori elettronici, che permette il trattamento automatico di espressioni matematiche (per es., polinomi, funzioni [...] , con calcolatori i quali, di regola, impiegano l’aritmetica approssimata a virgola mobile.
Psicologia
Il trattamento e la m. di frequenza il manipolatore è inserito nel circuito di un modulatore di frequenza, in modo che, agendo su esso, si varia ...
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reticolo
retìcolo s. m. [dal lat. reticŭlum o reticŭlus, dim. di rete «rete»]. – 1. a. Sinon. di rete e di reticolato, usato in alcune espressioni tecniche per indicare un disegno in forma di rete o una struttura che abbia aspetto di rete...
inserzione
inserzióne s. f. [dal lat. tardo insertio -onis, der. di inserĕre «inserire», part. pass. insertus]. – 1. Atto, operazione, effetto di inserire, nei varî sign. del verbo: interfogliare un libro con i. di fogli bianchi; i. di un...