REIMPIEGO
A. Esch
Il r. nel senso della riutilizzazione di vecchi e, per lo più, antichi pezzi (le c.d. spoglie) in un contesto nuovo, analogo o differente, ovvero in un nuovo ordine funzionale, è ravvisabile [...] Meleagro trasformato in un complesso con acquasantiera, a Sessa Aurunca, del 1250 circa. Solo di recente è stato dimostrato che ArnolfodiCambio riutilizzò per la 'gotica' statua della Madonna nel monumento sepolcrale del cardinale De Braye (Orvieto ...
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DISEGNO ARCHITETTONICO
V. Ascani
Rappresentazione bidimensionale grafica di un edificio o di una sua parte o elemento, con intenti progettuali, dimostrativi, didattici o di studio e di sperimentazione [...] potrebbe far ritenere il d. mezzo espressivo già utilizzato dallo scultore, le notizie fornite dalle fonti divengono sicure per ArnolfodiCambio a Perugia nel 1277 (Nicco Fasola, 1951; Middeldorf-Kosegarten, 1969, pp. 53-59) e per Giovanni Pisano a ...
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PIAZZA
E. Guidoni
La storia urbanistica e architettonica delle p. medievali deve essere impostata tenendo conto delle testimonianze documentarie e archeologiche, delle caratteristiche funzionali, dei [...] Firenze. La p. della Signoria, la cui impostazione, alla fine del Duecento, è attribuibile ad ArnolfodiCambio, secondo Vasari (Le Vite, II, 1967, p. 55) progettista del palazzo, costituì l'esito più grandioso dell'adozione anche negli spazi civili ...
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CITTÀ NUOVE
E. Guidoni
La tematica delle c. fondate ex novo in ambito europeo negli ultimi secoli del Medioevo costituisce il capitolo fondamentale di una sperimentazione urbanistica coinvolgente anche [...] centrale trasversale e articolazione in dodici borghi; sul medesimo schema, ma con un ben diverso grado di perfezione geometrica, ArnolfodiCambio progettò San Giovanni Valdarno, una delle terrenuove fiorentine (v.) fondate alla fine del Duecento ...
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GUGLIELMO, Fra
A.R. Calderoni Masetti
Architetto e scultore pisano, appartenente all'Ordine domenicano (Chronica antiqua, 1848) e attivo a partire dalla seconda metà del sec. 13° principalmente in Toscana [...] un santo dottore (Gnudi, 1948). È probabile che, completate le lastre a Pisa sotto la responsabilità diArnolfodiCambio, proprio G. ne abbia curato a Bologna la messa in opera e le rifiniture, mentre Nicola Pisano con parte della bottega era già a ...
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TERRENUOVE FIORENTINE
E. Guidoni
Si definiscono T. sei centri - San Giovanni Valdarno, Terranuova Bracciolini, Castelfranco di Sopra, Castello di San Barnaba (od. Scarperia), Firenzuola, Giglio Fiorentino [...] e Urbino), città nuova rifondata nel 1289 da Niccolò IV con il nome di Sant'Angelo Papale.L'attribuzione vasariana ad ArnolfodiCambio (v.) del disegno di San Giovanni e Castelfranco appare quindi come un'indicazione pienamente attendibile, se si ...
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GIROLDO da Como
V. Ascani
Scultore e, probabilmente, architetto attivo in Toscana nella seconda metà del Duecento.Erede della tradizione lombardo-ticinese e ultima importante voce di tale plurisecolare [...] protogotiche a Firenze alla vigilia della comparsa dell'arte nuova diArnolfodiCambio.
Bibl.: D.F. Giachi, Saggio di ricerche storiche sopra lo stato antico e moderno di Volterra, II, Siena 1796, pp. 143-147; E. Ridolfi, Diporti artistici, Atti ...
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TRENTINO
G. Valenzano
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la prov. di Trento (v.). Il nome T. deriva da Trento, già antico municipio romano dal nome Tridentum. Dal toponimo romano derivò [...] subì varie incursioni, finché Berengario del Friuli nell'888 cedette la marca Tridentina ad Arnolfodi Carinzia, in cambio del riconoscimento del titolo di re d'Italia. Berengario II (950-961), per ottenere il riconoscimento del medesimo titolo ...
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Abbazia
Marina Righetti Tosti-Croce
Il termine a., che deriva dal lat. tardo abbatia (da abbas, -atis 'abate'), indica sia un monastero sui iuris, cioè autonomo, sufficiente a se stesso, che possiede [...] che cambiò radicalmente fu proprio il modo di pensare l'architettura.
All'insegna della ratio e di un id., La cattedrale gotica: il caso diArnolfo a Santa Maria del Fiore, in Storia dell'arte italiana, 12, Momenti di architettura, Torino 1983, pp. 5- ...
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LAZIO
P. Rossi
(lat. Latium)
Il nome L. nella sua accezione moderna risale ai secc. 15°-16°, quando venne rimesso in uso dai geografi per designare un territorio meno vasto dell'attuale, che escludeva [...] il panorama culturale del L. cambiò aspetto grazie a due fattori Arnolfo e gli "Arnolfo" apocrifi, in Roma anno 1300, "Atti della IV Settimana di studi di storia dell'arte medievale dell'Università di Roma 'La Sapienza', Roma 1980", a cura di ...
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arca
s. f. [lat. arca, dal tema di arcēre «contenere»]. – 1. a. Mobile, usato spec. nell’età antica e nel medioevo, a forma di cassa: di uso sacro, come quelle, talora preziose per materia e per lavoro, destinate a conservare le reliquie,...