ARNOLFOdiCambio.
A.M. Romanini
Architetto, scultore e con ogni probabilità anche pittore, nacque a Colle Val d'Elsa (Siena) da Cambio (Guasti, 1887, doc. 24) e Perfetta (ivi, doc. 25), in una data [...] del tardo medioevo a Roma e in Italia", AM, s. II, 2, 1988, 2, pp. 243-260; F. Pomarici, Il Presepe diArnolfodiCambio: nuova proposta di lettura, ivi, pp. 155-175; P. Refice, Per una lettura del monumento De Braye, ivi, pp. 141-154; S. Romano ...
Leggi Tutto
(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] il problema delle coperture nell'architettura romanica lombarda, in Arte lombarda, 14, fasc. 1-2 (1969); A. M. Romanini, ArnolfodiCambio e lo "stil novo" del gotico italiano, Milano 1969; H. Dellwing, Studien zur Baukunst der Bettelorden im Veneto ...
Leggi Tutto
CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] . Occorre invece riferirsi a Firenze per la qualità dell'intervento duecentesco e trecentesco progettato da ArnolfodiCambio e riassumibile nell'ultima grandiosa cinta urbana iniziata nel 1284. La modernità dell'espansione fiorentina consisteva ...
Leggi Tutto
Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] del Convegno, Napoli 1980", Napoli 1984, pp. 7-26.
A. M. Romanini, I Cistercensi e la formazione diArnolfodiCambio, in Studi di storia dell'arte in memoria di Mario Rotili, Napoli 1984, pp. 235-241.
G. Musca, F. Tateo, E. Annoscia, P. Leone de ...
Leggi Tutto
SIENA
E. Guidoni
I. Moretti
V. Ascani
E. Carli
A. Capitanio
(lat. Saena Etruriae, Sena Iulia)
Città della Toscana, posta in una zona collinare tra le valli dell'Arbia e dell'Elsa.
Urbanistica
Lo [...] verso la cultura fiorentina e pronto ad assimilare gli stimoli dell'arte giottesca e gli esiti plastici diArnolfodiCambio. I quattro soggiorni fiorentini di Ambrogio, documentati dal 1321 al 1332, e le opere a essi connesse, mentre testimoniano il ...
Leggi Tutto
ASSISI
A. Tomei
(lat. Asisium)
Città dell'Italia centrale situata sulle propaggini occidentali del monte Subasio, in posizione dominante, all'ingresso della valle umbra. Insediamento di origine preromana, [...] alternativa, a una figura storicamente non identificabile e quindi convenzionalmente definita Maestro di Isacco (v.); più di recente, si è proposto il nome diArnolfodiCambio (v.), almeno come referente più diretto, soprattutto per ciò che riguarda ...
Leggi Tutto
UMBRIA
P. Scarpellini
Regione dell'Italia centrale, tra Toscana, Marche e Lazio, compresa nell'alto e medio bacino del Tevere e limitata verso E dalla catena appenninica.
Storia e urbanistica
I confini [...] Arte in Valnerina e nello Spoletino, emergenza e tutela permanente, cat. (Spoleto 1983), Roma 1983; A.M. Romanini, Nuove ipotesi su ArnolfodiCambio, AM 1, 1983, pp. 157-202; E. Carli, Per il "Maestro della Santa Caterina Gualino", in Studi in onore ...
Leggi Tutto
DOMENICANI
S. Romano
L'Ordine religioso dei Frati Predicatori (Ordo Praedicatorum) fu fondato da s. Domenico di Guzman (ca. 1175-1221) e dal suo nome deriva la denominazione di D. con cui esso è comunemente [...] monumento funebre a baldacchino e con figura giacente, che trovò la sua massima espressione nelle realizzazioni diArnolfodiCambio (v.), prima fra tutte il sepolcro del cardinale Guglielmo De Braye in S. Domenico a Orvieto (Romanini, 1983a; 1983b ...
Leggi Tutto
VITERBO
M.G. Bonelli
(Castrum Viterbii, Bitervo, Viterbio nei docc. medievali)
Città del Lazio, capoluogo di provincia, situata ai piedi dei monti Cimini.
Urbanistica
Il nucleo più antico della città [...] la scultura campana del primo trecento, Commentari 23, 1972, 1-2, pp. 175-211; J. Poeschke, Betrachtung der römischen Werke des ArnolfodiCambio, RömQ 67, 1972, pp. 175-211: 178-185; J. Raspi Serra, La Tuscia Romana. Un territorio come esperienza d ...
Leggi Tutto
PERUGIA
A. Caleca
(lat. Perusia; Peroscia nei docc. medievali)
Capoluogo dell'Umbria, centro di origine umbra e fiorente città in epoca etrusca e poi romana, nella Tarda Antichità assurse al ruolo di [...] e della sua bottega, tanto per il gruppo delle tre figure femminili - ma taluno ha anche avanzato per esse l'ipotesi diArnolfodiCambio (Ragghianti, 1935) - quanto per il blocco con i grifi e i leoni (Réfice, 1994). Circa poi Rubeus, viene spesso ...
Leggi Tutto
arca
s. f. [lat. arca, dal tema di arcēre «contenere»]. – 1. a. Mobile, usato spec. nell’età antica e nel medioevo, a forma di cassa: di uso sacro, come quelle, talora preziose per materia e per lavoro, destinate a conservare le reliquie,...