COPPO di Marcovaldo
A. Garzelli
Pittore fiorentino documentato dal 1260 al 1276 a Firenze, Siena e Pistoia.I primi dati biografici di C. si apprendono da Il libro di Montaperti (1260): "Coppus dipintore [...] 1984), che vede nelle forme essenziali anticipazioni della scultura diArnolfodiCambio o delle prime figure colonnari di Giotto, assegnando a una stessa bottega il dipinto di Siena e quelli di Orvieto e di S. Maria Maggiore a Firenze.Le prospettive ...
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COMUNE
P.F. Pistilli
L'uso sostantivato dell'aggettivo comune (dal lat. communis 'comune, mediocre', composto da cum e munus) indica storicamente la forma di governo tipica delle città (v.) medievali [...] , pp. 171-172; A.M. Romanini, Le arti figurative nell'età dei Comuni, Aevum 42, 1968, pp. 212-229; id., ArnolfodiCambio e lo "stil novo" del gotico italiano, Milano 1969 (rist. anast. Firenze 1980), pp. 191-195; M. Perolini, Vicende degli edifici ...
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PAPA
M. Mihályi
Fin dalle sue confuse origini l'episcopato di Roma puntò ad affermare il proprio vescovo come p., guida di tutti i seguaci di Cristo: compito difficile, il cui carattere subì nei secoli [...] canonico, che governò con vigore la Chiesa e inaugurò il grande giubileo del 1300. Dopo due soli anni di pontificato commissionò ad ArnolfodiCambio (v.) il proprio sepolcro, una delle numerose opere d'arte che lo mostrano nella sua alta tiara ad ...
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TOMMASO d'Aquino, Santo
E. Simi Varanelli
Filosofo e teologo, nato a Roccasecca (prov. Frosinone) intorno al 1224-1225 dalla famiglia dei conti di Aquino e morto nel 1274.
T. entrò come oblato nel monastero [...] A.M. Romanini, Roma 1983, pp. 833-860; A.M. Romanini, Gli occhi di Isacco. Classicismo e curiosità scientifica tra ArnolfodiCambio e Giotto, AM, s. II, 1, 1987, 1-2, pp. 1-56; E. Simi Varanelli, Giotto e Tommaso. I fondamenti dell'estetica tomista ...
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COSMATI
E. Bassan
Denominazione convenzionale con la quale si indicano gli artefici romani impegnati, nei secc. 12° e 13°, in lavori in marmo di prevalente carattere scultoreo-decorativo e architettonico, [...] . Francesco a Viterbo (Claussen, 1987; D'Achille, 1990; Gardner, 1992), sia a seguito diArnolfodiCambio - ma l'identità del socio Petro che collaborò al ciborio della basilica romana di S. Paolo f.l.m. del 1285 è ancora da chiarire (Romanini, 1983 ...
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TINO di Camaino
F. Aceto
Scultore e architetto, nato a Siena intorno al 1280 e morto a Napoli nel 1336 (Schulz, 1860, IV, nr. CDXIII; Minieri Riccio, 1883a, p. 205).
È verosimile che si sia formato [...] in patria e in seguito anche a Firenze, rimasta orfana di grandi scultori dopo la scomparsa diArnolfodiCambio (v.), un buon palcoscenico per imporsi all'attenzione della corte angioina di Napoli, da tempo legata alle due città toscane da vincoli ...
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CUPOLA
E. Galdieri
Tipo di volta a pianta curvilinea (circolare, ellittica, ovoidale) costituita geometricamente dalla superficie generata dalla rotazione di una curva intorno a un asse verticale. La [...] Firenze 1980; L'edificio del Santo di Padova, a cura di G. Lorenzoni, Vicenza 1981, I, pp. 221-222; A.M. Romanini, Nuove ipotesi su ArnolfodiCambio, AM 1, 1983a, pp. 157-202; id., La cattedrale gotica: il caso diArnolfo a Santa Maria del Fiore, in ...
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MASO di Banco
E. Neri Lusanna
Pittore e scultore fiorentino, attivo a Firenze nella prima metà del sec. 14°, M. si configura come la personalità più eminente e innovativa nella schiera dei maestri strettamente [...] con una sterminata produzione affidata alla bottega e ai collaboratori.Tuttavia la personalità di M., come quelle diArnolfodiCambio, di Giotto e di Andrea di Cione, è indicata dalle fonti in tutta la sua versatilità nelle arti. Ghiberti ...
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BERLINO
V.H. Elbern
BERLINO (ted. Berlin)
Capitale della Germania. Nel Medioevo B. era costituita da due città, Berlin e Cölln, separate dal fiume Sprea. L'origine dei nomi delle due città non è stata [...] 1881); la Dormitio Virginis della facciata originaria di S. Maria del Fiore, diArnolfodiCambio (1904); la Madonna di Dangolsheim (1913); due sibille, provenienti dal pulpito di Giovanni Pisano per la cattedrale di Pisa, andate distrutte durante la ...
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BALDACCHINO
A. M. D'Achille
Tipo di copertura di varie forme, con valore protettivo e simbolico, onorifico e decorativo, destinato a persone e cose.Il termine b. (lat. medievale baldekinus), derivato [...] letto che, come attestano le rappresentazioni pittoriche e alcuni monumenti funebri della fine del Duecento, tra cui quelli diArnolfodiCambio, esisteva già in epoca medievale. Rispetto agli altri tipi visti finora, questo mantenne più spiccato il ...
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arca
s. f. [lat. arca, dal tema di arcēre «contenere»]. – 1. a. Mobile, usato spec. nell’età antica e nel medioevo, a forma di cassa: di uso sacro, come quelle, talora preziose per materia e per lavoro, destinate a conservare le reliquie,...