Nome di una zona di Roma, sulla riva destra del Tevere, corrispondente al Colle Vaticano che dai 19 m di piazza S. Pietro sale nel punto più alto a 77 m.
Territorio sul quale è riconosciuta alla Santa [...] successiva, da parte della critica identificata come opera di Arnolfo di Cambio, e la cosiddetta cattedra di s. di Roma furono raccolte all’inizio del 16° sec. sotto Giulio II nel cortile del Belvedere (Hermes di Prassitele; Apollo; Laocoonte ecc ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] , Milano 1976; A. Bruschi, Prima del Brunelleschi: verso un'architettura sintattica e prospettica, I- Da Arnolfo a Giotto, in Palladio, iii s., 27 (1978); II- Da Giotto a Taddeo Gaddi al tardo Trecento, ibid., 28 (1979); G. Carbonara, Iussu Desiderii ...
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VELLETRI (A. T., 24-25-26 bis)
Roberto ALMAGIA
Ignazio Carlo GAVINI
Giuseppe LUGLI
Giovanni COLASANTI
Antichissima città del Lazio meridionale, situata a 350 m. s. m. su uno sperone che scende dal [...] sec. XIII i marmorarî romani, seguaci di Arnolfo, vi aggiunsero pregevoli opere di cui rimangono vestigia città latine, mentre egli stesso in un altro passo (VI, 42) e Livio (II, 30) la dicono popolata da Volsci e per questo fatto in lotta con Roma ...
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GIOTTO
A. Tomei
Pittore e architetto fiorentino, nato, secondo la tradizione, a Vespignano nel Mugello intorno al 1267, attivo tra la fine del Duecento e la prima metà del Trecento.Artista-simbolo dell'intero [...] artistica a Ferrara, Ferrara 1987; A.M. Romanini, Gli occhi di Isacco. Classicismo e curiosità scientifica tra Arnolfo di Cambio e Giotto, AM, s. II, 1, 1987, 1-2, pp. 1-56; Aggiornamento scientifico all'opera di G. Matthiae, Pittura romana del ...
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NICOLA PISANO
M. Wundram
Scultore attivo in Italia nella seconda metà del 13° secolo.L'opera di N. ebbe nell'ambito della scultura un ruolo altrettanto incisivo di quello che, una generazione più tardi, [...] può essere individuato in quello della corte dell'imperatore Federico II, benché non sia possibile cogliere diretti punti di contatto con per sé, per suo figlio Giovanni e per i suoi aiuti Arnolfo e Lapo (Nicco Fasola, 1941, p. 218).A prima vista ...
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RESTAURO
M. Cordaro
Il termine lat. restaurare è sicuramente utilizzato in testi e iscrizioni medievali insieme ad altri, considerati sinonimi o equivalenti, quali instaurare, renovare, reficere, aptare, [...] dello stesso monumento e in altre opere di Arnolfo di Cambio, evidentemente per esigenze di praticità ed dei mosaici della scarsella del battistero fiorentino: lo stato di conservazione, AM, s. II, 6, 1992, 2, pp. 69-90; A.M. Romanini, Une statue ...
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CAVALLINI, Pietro
A. Tomei
(o Pietro de' Cerroni)
Artista attivo principalmente a Roma e a Napoli tra l'ultimo quarto del Duecento e il primo decennio del Trecento.Scarse e variamente interpretate, [...] , Quaderni di Palazzo Venezia 4, 1987; A. M. Romanini, Gli occhi di Isacco. Classicismo e curiosità scientifica tra Arnolfo di Cambio e Giotto, AM, s. II, 1, 1987, 1-2, pp. 1-56; Aggiornamento scientifico all'opera di G. Matthiae. Pittura romana del ...
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LORENZETTI, Ambrogio
C. De Benedictis
Protagonista con il fratello Pietro e con Simone Martini della pittura senese del Trecento, L. è documentato a Siena e a Firenze dal 1319 al 1349 (Rowley, 1958), [...] Vergine, che richiama l'opera di Giotto e di Arnolfo di Cambio. Il legame con Firenze, testimoniato dalla Madonna L. risulta già morto.La pittura di L., lodato da Ghiberti (Commentari, II, 10) e da Vasari, per il quale i costumi e le inclinazioni ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] sculture paleocristiane e preromaniche di Pavia, in Arte del primo Millennio, "Atti del II Convegno per lo studio dell'arte dell'Alto Medioevo, Pavia 1950", a cura di duecentesco e trecentesco progettato da Arnolfo di Cambio e riassumibile nell' ...
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CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] di Realvalle: una fondazione cistercense di Carlo I d'Angiò, AM, s. II, 7, 1993, 1, pp. 153-196; Ratio fecit diversum. San Bernardo 128; A.M. Romanini, La cattedrale gotica: il caso di Arnolfo a Santa Maria del Fiore, in Storia dell'arte italiana, XII ...
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