Economia
Effetto di i. (o effetto di dimostrazione) Espressione riferita alle scelte di consumo che non sono prese in base al livello di reddito e dei prezzi, ma per i. dei consumi sostenuti da vicini, [...] considerata il più importante stilema della polifonia contrappuntistica, alla base di forme come il conductus dell’Arsantiqua e la ‘caccia’ dell’Ars nova; il mottetto e derivati nel Rinascimento; la ‘fuga’ nella musica barocca, costituendo in tutti ...
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Sistema di misurazione delle durate musicali, sviluppatosi in Europa con la diffusione della polifonia, dall’11° sec. (Arsantiqua) agli inizi del 16°. I rapporti tra le durate variarono a seconda delle [...] 14° sec., riapparendo alla luce i ritmi binari (Ars nova), si provvide alla valutazione delle varie durate mediante o binaria) o con regole complicate («proporzioni»), come nell’Ars nova francese. Le regole si complicarono sempre più nelle scuole ...
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Musicologo (Parigi 1874 - Dieppe 1910); con A. Restori e J. Beck fu uno dei più attivi studiosi dell'arte e specialmente della musica trovadorica e d'Arsantiqua. Fu professore (1908) all'École des hautes [...] études sociales di Parigi; dal 1907 accolse, nelle trascrizioni, la teoria modale pre-franconiana allora proposta dal Beck ...
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Francóne. - Nome dei due teorici musicali fioriti a Parigi nel sec. 13º; l'uno detto da Colonia, l'altro da Parigi. Incerta è l'attribuzione al primo o al secondo degli scritti "franconiani": Compendium [...] dinscantus e Ars cantus mensurabilis, che, specie quest'ultimo, sono i maggiori documenti dottrinarî dell'Arsantiqua parigina. ...
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Musicista (sec. 13º) di Amiens, ricordato come uno dei maestri dell'Arsantiqua, specialmente per l'impulso dato alla notazione mensurale. ...
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VITRY, Philippe de
Musicista, nato nella Champagne circa il 1285, morto a Parigi nel 1361. Fu anche poeta, diplomatico, segretario di monarchi (Carlo IV e Filippo VI), prelato (vescovo di Meaux). Quale [...] null'altro che un Mottetto. Quale teorico, il de V. diede un grande contributo all'evoluzione dell'Arsantiqua a quella ch'egli denominò Ars nova, permettendo sicuri sviluppi alla ritmica (con l'assunzione del ritmo binario) e alla notazione.
Bibl ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] Per la pittura del periodo si ricordano: S. Pietro in Vincoli; S. Maria Antiqua; S. Maria in via Lata; S. Saba; S. Crisogono; S. Lorenzo fuori Società italiana di musica moderna, e la rivista Ars Nova. Molte furono le associazioni musicali nate a ...
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L’arte di combinare più melodie contemporaneamente, nata nel Medioevo con la pratica polifonica, dalla sovrapposizione nota contro nota (punctum contra punctum) di una seconda linea melodica, detta discanto, [...] alla parte superiore anziché al basso. A questo stile fu dato il nome di Ars nova (➔) in contrapposizione a quella dei discantisti, che si disse antiqua. Nell’Ars nova le parti inferiori potevano essere strumentali quanto vocali e, nell’esecuzione a ...
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GUIDO d'Arezzo (Guido Aretinus)
Cesarino Ruini
Monaco benedettino e teorico della musica attivo nella prima metà dell'XI secolo, il suo nome è legato a un gruppo di scritti di teoria musicale trasmessi [...] G. compare nel canone degli scrittori più autorevoli dell'ars musica, divenendo man mano, nel corso del secolo 1957; R.L. Crocker, "Musica rhythmica" and "musica metrica" in antique and medieval theory, in Journal of music theory, II (1958), pp. ...
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clausola
clàuṡola (ant. clàuṡula) s. f. [dal lat. clausŭla, der. di claudĕre «chiudere»]. – 1. a. Conclusione di uno scritto, di una lettera e sim.; chiusa di un periodo, o di un membro del periodo, spec. con riguardo all’ordine delle parole...