CALCO, Tristano
Franca Petrucci
Figlio di Andrea e di Maddalena Caimi, nacque presumibilmente poco prima della metà del sec. XV; sposò Susanna Calcaterra ed ebbe un figlio, Giovanni Francesco. Benché [...] Gabotto-A. Badini Confalonieri, Vita di Giorgio Merula, in Rivista di storia, arte, arch. della prov. di Alessandria, III(1894), pp. 29-52, , 140, 145, 152; E. Fueter, Storia della storiografia moderna, Napoli 1943, pp. 132-34; A. Calderini-G. ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Francesco Redi
Marta Stefani
Il nome di Francesco Redi è legato, a seconda della prospettiva dalla quale s’intende osservare il suo contributo, a tre aspetti ricorrenti. Se ci poniamo dal punto di vista [...] degl’insetti, diverrà caratteristica della sua ‘arte della sperimentazione’.
Raccolte le varie ipotesi L. Santini et al., Pisa 1997.
Francesco Redi: un protagonista della scienza moderna, Atti del Convegno, Arezzo (28-29 novembre 1997), a cura di W ...
Leggi Tutto
BORSIERI, Pietro
Mario Scotti
Nato a Milano il 16 apr. 1788 da Vincenzo e Isabella Fontana (la famiglia era originaria del Trentino; il nonno paterno fu il celebre medico Giambattista), compì gli studi [...] piedi", si incontra una notevole considerazione di gusto romantico sull'arte: è necessario che lo scrittore scelga "uno stato d'animo La tesi centrale è quella della mancanza di una cultura moderna in Italia, una cultura che non fosse sterile vanto ...
Leggi Tutto
A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] a rappresentare a lungo il modello della prosa d’arte italiana.
Sulla base dei due protocolli, quello della nella pubblica amministrazione (➔ burocratese), nei mezzi di comunicazione moderni – la lingua letteraria si mette all’inseguimento di ...
Leggi Tutto
Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] ».
Anzi, a un certo punto, è stato accentuato ad arte (nella poesia neoclassica e in quella seria del primo Ottocento dei modi più consueti è quello di nobilitare l’onomastica moderna o con perifrasi dotte (Giuseppe Parini: ultimo caffro per africani ...
Leggi Tutto
MARAINI, Fosco
Domenico De Martino
Nacque a Firenze, il 15 nov. 1912, da Antonio, affermato scultore, e da Yoi Pawlowska Crosse, inglese di origine polacca, vissuta da bambina in Ungheria, scrittrice [...] dopo un breve periodo negli Stati Uniti, per studiare i musei d'arte orientale, il M. tornò in Giappone allo scopo di preparare una in una prospettiva che risulta prossima a quella della più moderna semiologia (cfr. Campione, in Il Miramondo, p. 43 ...
Leggi Tutto
Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] traduzione del primo canto della Iliade di Omero, 1807) e di autori moderni in prosa (Viaggio sentimentale di Yorick lungo la Francia e l’Italia di precedenti lascia il posto alla celebrazione dell’arte come valore universale, tanto più enfatizzata ...
Leggi Tutto
BRACCO, Roberto
Giorgio Pullini
Nacque a Napoli il 10 nov. 1861 da Achille e da Rosa De Ruggero. Frequentò la scuola con scarso profitto, assumendo fin dai diciassette anni un impiego, in un ufficio [...] sulla sua opera delle più importanti correnti d'arte e di pensiero del tempo ed ammettendone, volti di ieri, Bari 1948, pp. 7-17; F. Flora, in Saggi di poetica moderna, Messina 1949, pp. 157-76; R. Cristaldi, E forse verrà un giorno. Confidenze di ...
Leggi Tutto
ANGIOLETTI, Giovanni Battista
Lucia Strappini
Nacque a Milano il 27 nov. 1896 da Emilio e da Giannina Camola, da una famiglia della media borghesia cittadina; dopo "un'infanzia spaventosamente malinconica", [...] tendenza che si apprezzava sopratutto per la sua novità e modernità.
Si tratta di sette prose, di cui una fu particolarmente a una decisa novità di scrittura, in sintonia con la prosa d'arte, identificandosi con la forma dell'elzeviro, di cui l'A. fu ...
Leggi Tutto
Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] poesia: ch’ella non si fa apprender per alcun’arte») e il particolare uso dell’aggettivo, spesso anteposto (« Mulino, pp. 105-121.
Battistini, Andrea (2004), Vico tra antichi e moderni, Bologna, il Mulino.
Bertoni, Giulio (1932), La lingua del Vico, ...
Leggi Tutto
moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...