(gr. ᾿Ορϕεύς, lat. Orpheus; etimologia discussa, forse da una radice comune al gr. ὀρϕανός e lat. orbus, con un significato di "solitudine", "privazione", che ricorre in nomi e termini aventi riferimento [...] diffuso specialmente fra il 3° e il 6°), che fu adottato anche dall'arte cristiana, con varie implicazioni allegoriche (fra le quali quella del buon pastore). Nell'artemoderna il mito di Orfeo fu numerose volte soggetto di quadri e sculture. Tra ...
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Scrittore e pittore (Rignano sull'Arno 1879 - Forte dei Marmi 1964); lasciò presto le scuole per studiare liberamente pittura; dal 1903 al 1907 visse a Parigi; tornato in Italia, fu tra i principali collaboratori [...] è stato per lui il più fecondo, tanto da riaffiorare di volta in volta nei suoi quadri migliori. Si ricordano Casa colonica della coll. M. Rimoldi a Cortina d'Ampezzo, Campi arati e Campo con pagliaio nella Galleria nazionale d'artemoderna di Roma. ...
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Critico d'arte e letterario italiano (n. Bologna 1935). Partendo dalle posizioni teoriche del Gruppo '63, si è occupato di fenomenologia degli stili artistici, interessandosi in particolare di storia dell'arte [...] . La ricerca artistica 1970-2005 (2006); Storia dell'arte contemporanea in Italia. Da Canova alle ultime tendenze 1789-2006 (2007); Autoritratto a stampa e La narrativa europea in età moderna, entrambi del 2010; Tutto sul postmoderno (2013); La ...
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Perosino, Maria. – Storica dell’arte e scrittrice italiana (Torino 1961 - ivi 2014). Curatrice di mostre d’arte, settore in cui annovera numerose pubblicazioni e curatele di cataloghi (Renoir, 1992; Toulouse-Lautrec, [...] 1992; La galleria d'artemoderna, con R. Maggio Serra, 1994; Felice Frankel: l'incanto della scienza, 2004; Leopardi. La biblioteca, la casa, l'infinito, 2006; Abc e altri giochi di Bruno Munari, 2008; Effetto terra, 2010; Lorenzo Mattotti. La ...
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Giornalista e saggista, critico d'arte e romanziere francese (Bilbao 1897 - Parigi 1986). Durante il periodo clandestino commissario della regione di Tolosa per il governo provvisorio, fu poi arrestato [...] per la sua attività antitedesca e ferito (1944) in combattimento. Dal 1946 al 1965 conservatore capo del Museo nazionale d'artemoderna di Parigi, direttore di studi alla École pratique des hautes études (1965-70). Opere principali: Éloge de la folie ...
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Scultore e pittore italiano (Rovereto 1901 - Milano 1986). Terminati gli studî d'ingegneria al politecnico di Milano, studiò all'accademia di Brera con A. Wildt. In contatto con il gruppo che gravitava [...] partitura ritmica dello spazio (Scultura 15, 1935, Torino, Gall. d'artemoderna; I sette savi, 1937, andata distrutta e replicata nel 1969, Roma, Gall. nazionale d'artemoderna), sottolineano il carattere tutto mentale della sua ricerca, che in ...
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Poeta e pensatore svizzero tedesco (Schopfheim, Baden, 1888 - Neggio, Lugano, 1965). Abbandonata la professione di medico, si rivolse a interessi filosofici, nello spirito di un umanesimo cristiano sempre [...] e più approfondito. Das Ende des Impressionismus (1916) è un manifesto contro il relativismo e il meccanicismo dell'artemoderna; Der letzte Mensch (1921) è una composizione poetica che delinea una riscossa dall'attuale umana degenerazione. Sulla ...
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Critico e saggista francese (Bordeaux 1915 - Parigi 1976), direttore dal 1966 dell'École pratique des hautes-études. Esponente della nouvelle critique, teorizzò una critica intesa come "lettura", adesione [...] de Proust (1963); Les lignes de la main (1969); Admirable tremblement du temps (1970); La verité et les mythes (post., 1979). Si è occupato anche di artemoderna (Le travail de Jean Dubuffet, 1973; 1863: naissance de la peinture moderne, 1974). ...
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Letteratura e arti visive
Giorgio Patrizi
Se il Novecento può dirsi il secolo delle avanguardie - nel senso che da esse derivano le sue espressioni meglio caratterizzanti il percorso della modernità [...] , scrittori e artisti hanno definito tale prospettiva interdisciplinare. È dalla fine del 19° secolo, quando l'artemoderna sancisce la rinuncia alla poetica del 'rispecchiamento', che l'immagine si rivela nuovamente nella sua radicale autonomia ...
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MARSAN, Eugène de
Salvatore Rosati
scrittore francese, nato a Bari nel 1882. Oltre a questa origine italiana, i suoi numerosi soggiorni in Spagna hanno contribuito a far di lui un convinto assenore [...] cui manifesta tendenze di psicologo e di moralista, egli ha cercato di conciliare questi suoi ideali estetici con le conquiste dell'artemoderna. Per altro non è sempre riuscito ad evitare che la sua classicità si traducesse in classicismo; e la sua ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...