teocrazia Forma di governo in cui la sovranità è teoricamente esercitata dalla divinità.
La t. nella storia dei popoli
Si possono distinguere due forme tipiche di teocrazia. In certi casi la t. ha un [...] . Una propaggine democratica di questa corrente è rappresentata da F.-R. de La Mennais, per la sua avversione all’assolutismoregio e per l’affermazione della Chiesa come tutrice dei diritti del popolo e della libertà di fronte al potere civile ...
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parlamento
Francesco Tuccari
I rappresentanti del popolo
Il parlamento è una delle istituzioni più importanti dei sistemi politici democratici contemporanei. Eletto in genere a suffragio universale [...] del clero e della borghesia cittadina.
La crisi nell’età dell’assolutismo e l’eccezione inglese
Tra il 16° e il 18° , esso ebbe una struttura bicamerale, con un Senato di nomina regia e una Camera dei deputati eletta dapprima a suffragio ristretto e ...
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Rappresentanza
Maurizio Cotta
Il tema
Quello della rappresentanza è certamente un tema centrale nella storia delle liberaldemocrazie moderne. Tant'è vero che, quando uno degli autori classici di questa [...] ; anzi, riceve nuovi sviluppi di non trascurabile importanza. Sul piano dei fatti l'affermarsi dell'assolutismoregio significa indubbiamente la sconfitta delle istituzioni parlamentari, che così chiaramente esprimevano il particolarismo e pluralismo ...
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Gruppi di interesse e di pressione
Domenico Fisichella
Introduzione
Nel linguaggio delle scienze sociali è possibile individuare due accezioni fondamentali della parola 'gruppo'. Per la prima, di carattere [...] 'esistenza di 'cricche' e 'camarille' di postulanti appartenenti a vari ceti è documentata nelle esperienze dell'assolutismoregio, ove tali aggregazioni operavano tra l'altro attraverso la 'petizione', tuttavia il sistema economico di mercato, nella ...
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BONSI, Piero
Umberto Coldagelli
Figlio di Francesco e di Cristina Riari, nacque a Firenze il 15 aprile del 1631.
Il B. apparteneva a famiglia nobile (il padre era membro del Senato toscano) che aveva [...] tutto provinciale - di esercitare una parte politica notevole. Egli fu infatti nella Linguadoca il principale strumento dell'assolutismoregio, l'esecutore solerte e scrupoloso della volontà di Luigi XIV: parte, questa, tanto più importante in quanto ...
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Il parlamento dal modello inglese alla realtà odierna
Augusto Barbera
Solo richiamandosi alla storia del Parlamento inglese è possibile cogliere i tratti dei moderni parlamenti. Mentre in altri Paesi [...] proclamato con forza la libertà di parola dei membri del Parlamento, che sarebbe stata preziosa nella battaglia contro l’assolutismoregio, prima contro i Tudor poi contro gli Stuart. Nel 1649 un Parlamento decimato, ma indomito, condanna alla pena ...
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tirannia
Il governo del tiranno, l’esercizio della tirannide. Il problema della t. appare già ampiamente sviluppato nel pensiero politico greco, e riceve da Aristotele una formulazione di importanza [...] della t. e del tirannicidio si svuotò sempre più di contenuto di fronte alla maggiore complessità del problema delle garanzie costituzionali, della limitazione dell’assolutismoregio, della formulazione di una concezione liberale dello Stato. ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] mondo moderno-borghese e si trasforma anche in polemica contro l’assolutismo livellatore in favore dello S. articolato nei ceti e nelle forme giudiziarie. Centro di questo sistema è il potere regio, a cui spetta con oculato arbitraggio conservare l’ ...
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Democrazia
Georges Burdeau
di Georges Burdeau
Democrazia
sommario: 1. Introduzione. 2. La democrazia come valore. 3. Evoluzione dell'esigenza democratica. a) Garanzia della libertà. b) Strumento di [...] e dall'altro quella che vedeva l'indebolimento del potere regio. Al punto d'intersezione tra la curva ascendente del dell'errore. Escludendola, il potere chiuso si rinserra nell'assolutismo della propria verità.
1. La democrazia marxista. - Il ...
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MAGGIORANZA, PRINCIPIO DI
Augusto Barbera
Carlo Fusaro e Vincenzo Denicolò
Diritto
di Augusto Barbera, Carlo Fusaro
Introduzione
Il principio di maggioranza è quello in base al quale nell'ambito [...] unanimi o a maggioranza avrebbe per ciò stesso assunto il titolo regio, senza necessità di consenso pontificio. Con la costituzione Licet dei Borboni.
All'affermazione in Europa dell'assolutismo, con l'edificazione dello Stato nazionale accentrato, ...
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ugonotto
ugonòtto s. m. (f. -a) [dal fr. huguenot, che è dal ted. Eidgenosse «confederato» (nome di un partito di Ginevra nel 16° sec.), incrociato con il nome del capo del partito antisavoiardo Hugues Besançon]. – Appartenente al movimento...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...