GORGOLINI, Pietro
Angelo D'Orsi
Nacque a Castrovillari, nel Cosentino, il 22 maggio 1891, da Michele e da Maria Lamuraglia.
La madre era piemontese, il padre romagnolo-marchigiano, Michele, il quale [...] interlocutori in sede locale vi fu il poeta Arturo Foà, ebreo fascista destinato a finire nel campo di sterminio di Auschwitz. Con Foà il G. tentò la strada della rivista di intrattenimento, sulla falsariga del mensile illustrato del Corriere della ...
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SACERDOTI, Piero
Giandomenico Piluso
– Nacque a Milano il 6 dicembre 1905 dall’ingegner Nino e da Margherita Donati, figlia di Lazzaro, banchiere di origine modenese che nel 1869 aveva costituito a [...] -Milano, 2001), conosciuta pochi mesi prima a Parigi, figlia di un avvocato ebreo tedesco, Sigmund, che sarebbe morto ad Auschwitz alla fine del 1943. Dall’unione nacquero Giorgio (Nizza, 1943), Andrea ed Emilio (Parigi, 1946) e Michele (Milano, 1950 ...
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PUECHER PASSAVALLI, Virginio
Stefano Locatelli
PUECHER PASSAVALLI, Virginio. – Nacque a Lambrugo (Como) il 16 dicembre 1926, secondogenito di Giorgio (notaio) e Annamaria Gianelli. La famiglia, di nobili [...] attoriale, riprese televisive a circuito chiuso, inserti cinematografici (un documentario di Cioni Carpi girato appositamente ad Auschwitz e Birkenau), Puecher declinò la poetica brechtiana del Piccolo «in maniera meno formalistica di Strehler, e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel tentativo di mantenere memoria e insieme ridefinire la propria identità, nel [...] , una trasformazione migliorativa delle strutture, fino all’edulcorazione: il luogo dove ciò appare con più evidenza è Auschwitz, prodotto finale del processo di ottimizzazione dello sterminio ebraico, che ora rischia di apparire un parco, con ...
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Goodrich, Frances
Patrick McGilligan
Commediografa, attrice teatrale e sceneggiatrice statunitense, nata a Belleville (New Jersey) il 21 dicembre 1891 e morta a New York il 29 gennaio 1984. Insieme [...] , che affidò loro l'adattamento teatrale di The diary of Anne Frank, il commovente diario dell'adolescente ebrea morta ad Auschwitz. L'opera, cui avevano lavorato emotivamente coinvolti, andò in scena nel 1955 e vinse il premio del Critics' Circle ...
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Ford, Aleksander
Riccardo Martelli
Regista e produttore cinematografico polacco, nato a Łódź il 24 novembre 1908 e morto a Los Angeles il 4 aprile 1980. Benché i suoi film non si siano mai distinti [...] di A.I. Solženicyn V kruge pervom, e in Germania Sie sind frei, Doktor Korczak (1974), sul medico polacco ucciso ad Auschwitz. Negli anni successivi non riuscì più a trovare lavoro; si tolse infine la vita negli Stati Uniti, dove si era recato per ...
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poesia
Il tratto distintivo della p. è innanzitutto il suo carattere intransitivo e autoriflessivo. La parola poetica, infatti, nel rimandare a sé stessa, produce una molteplicità di significati sempre [...] appunto in riferimento all’opera di Beckett che Adorno riconosce alla p., soprattutto dopo la cesura storica rappresentata da Auschwitz, una funzione innanzitutto testimoniale. Di qui, sempre per Adorno, il valore della memoria che fa sì che nella p ...
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Letteratura e musica
Giancarlo Moretti
Alcuni generi musicali quali il melodramma, la romanza, il Lied e la canzone, per citare i più comuni, nascono dall'incontro tra musica e parola, da una correlazione [...] Resistenza europea, il Journal d'amour di M. Weinberg (n. 1919), scritto nello stesso anno in ricordo delle vittime di Auschwitz, e le Liriche della resistenza vietnamita di L. Chailly (n. 1920) del 1974, su testi di vari autori vietnamiti; così ...
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Patria
Maurizio Viroli
Dall'inizio degli anni Novanta del 20° sec., la cultura e il linguaggio politici hanno riscoperto un concetto democratico di p. profondamente diverso dalle interpretazioni nazionalistiche [...] interno della repubblica. Per questa ragione, il patriottismo costituzionale è il solo patriottismo possibile in Germania dopo Auschwitz.
Habermas separa il patriottismo costituzionale dal nazionalismo e lo collega allo spirito del 1848, quando per l ...
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NOBEL, Premi
Serena Andreotti Ravaglioli
(XXIV, p. 867; App. I, p. 899; II, II, p. 409; III, II, p. 270; IV, II, p. 599)
Nella presente voce sono raggruppati i soli premi N. per la pace, frequentemente [...] della causa di tutti i popoli oppressi.
Wiesel durante la seconda guerra mondiale fu internato nei campi di sterminio nazisti di Auschwitz e di Buchenwald, e lì vide morire i genitori e una sorellina. Liberato dalle forze alleate, nel 1945 andò a ...
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Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...
cristofobico
agg. Che si rifiuta di prendere in considerazione la figura di Cristo e il cristianesimo. ◆ anche dopo Auschwitz e i gulag, «la libertà di indifferenza ha vinto», dice [George] Weigel riferendosi al testo «cristofobico» approvato...