L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] [ˈpεtːso] pezzo, [ˈmεdːzo] mezzo, ma [aˈʦjoːne] azione, [baˈʣar] bazar; e nelle pronunce trascurate tendono anch’esse a ridursi (2008), Un territorio che cambia: demografia e contesto sociale, «Prospettive sociali e sanitarie» 16, pp. 15-27.
Poggi ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] impiegato in questi usi. L’essere proprio dei ceti socialmente alti, con elevato grado d’istruzione, risponde alla constatazione le sue risorse per adattarsi anche a questo nuovo raggio d’azione. Si sono in tal modo manifestati due fenomeni. Da un ...
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Per tipi illocutivi si intendono i tipi di azioni che si eseguono nel proferire parole. L’atto illocutivo, detto anche atto illocutorio (in ingl. illocutionary act), è uno degli aspetti dell’atto linguistico: [...] fa la capacità di eseguire quanto promette;
(c) presuppone che l’azione non sia stata già eseguita;
(d) ha per il parlante lo ), L’insorgere del conflitto. Uno studio sull’organizzazione sociale del disaccordo nella conversazione, Milano, F. Angeli.
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] esso. Ciò vale in particolare per quanti, per condizione sociale e livello di istruzione, non praticano regolarmente la scrittura: .
Bertinetto, Pier Marco (1986), Tempo, aspetto e azione nel verbo italiano. Il sistema dell’indicativo, Firenze, ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] voglia di mascherarsi. Agili, per affrontare la complessità sociale. Incriptati nelle loro cerchie minime. Nei piccoli gruppi (1) o la preferenza data ai nomi d’azione derivati da verbi (➔ azione, nomi di; ➔ deverbali, nomi; ➔ nominalizzazioni): ...
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Il termine neologismo giunse in Italia dalla Francia, dove néologisme, formato non più tardi del 1735 su elementi del greco classico significanti «nuova parola», completati dal suffisso -isme (it. -ismo), [...] ’oralità o alla scrittura individuale) a una certa accettazione sociale, e ancor più dallo status di neologismo d’uso incipiente al XVIII secolo. A partire da quell’epoca l’azione neologica ha cominciato a essere esercitata soprattutto dai giornalisti ...
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La geografia linguistica (o geolinguistica o anche linguistica areale o spaziale) è una disciplina che studia l’estensione nello spazio e la distribuzione geografica dei fenomeni linguistici (fonetici, [...] del sistema e quindi determinarne la scomparsa) e l’azione terapeutica messa in atto dai parlanti in seguito alla della dicotomia tra linguistiche dello spazio e linguistiche del sociale. Tra questi figura la geolinguistica variazionale, definita da ...
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Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] burocratico-amministrativo può anche essere rilevata un’azione di contrappeso ai veloci cambiamenti che hanno burocratico, in Id. (a cura di), Lingua e identità. Una storia sociale dell’italiano, Roma, Carocci, pp. 213-240.
Zolli, Paolo (1980), ...
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Con genere e lingua ci si riferisce all’ampia problematica di studi, tipicamente interdisciplinari (in ingl. gender studies), sui risvolti sociali e culturali delle differenze sessuali e biologiche che [...] la fine del secolo scorso per indicare il sesso come costruzione sociale e storica all’interno di relazioni di potere, riflesso quindi nel del simbolismo sulla lingua, dall’altra l’azione di rinforzo della lingua sul simbolismo stesso. Proprio ...
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Il linguaggio della cortesia è l’insieme delle strategie, norme e convenzioni verbali adottate da una comunità per contenere la conflittualità e favorire l’armonia nell’interazione comunicativa. In quanto [...] dell’interazione comunicativa e a mantenere l’equilibrio e l’ordine sociale. In questo senso, la cortesia è un aspetto di una o limitazioni della propria indipendenza e libertà di parola e azione.
Il possesso di queste due proprietà essenziali – la ...
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sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...
azione1
azióne1 s. f. [dal lat. actio -onis, der. di agĕre «agire», part. pass. actus]. – 1. a. L’agire, l’operare, in quanto espressione e manifestazione della volontà; s’identifica ora con atto (considerata in questo caso l’azione come atto...