Astronomo (sec. 2º a. C.), uno dei più grandi dell'antichità; non si hanno notizie precise della sua vita. Ma già gli antichi gli attribuivano la teoria dell'infinità dell'universo e la concezione della Terra come un mondo infinitesimo rotante, accompagnato dalla Luna, intorno al Sole. Egli aveva dato anche un'esatta spiegazione della marea ...
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Grammatico greco (1º sec. a. C.) della scuola pergamena di Cratete, citato da Ateneo come autore di varie opere tra cui erano importanti i Κωμῳδούμενα in almeno 6 libri, una specie di prosopografia della commedia ...
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Re cassita di Babilonia (1226-1197 a C ); sotto il suo regno, Babilonia riconquistò l'indipendenza sia dall'Elam sia dall'Assiria e assurse a potenza dominante in Mesopotamia. ...
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Re di Babilonia, figlio di Nabucodonosor. Succedette al padre nel 562 a. C., ma regnò solo due anni, perché nel 560 a. C. fu ucciso in una sommossa provocata dal cognato Nergalsharusur. Mentre in Babilonia [...] E.-M. appare come un sovrano debole, con cui s'avvia la crisi dell'impero, la Bibbia ne conserva grato ricordo, per la benevolenza usata al re di Giuda Ioachin, suo prigioniero (II-IV Re XXV, 27-29) ...
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Re di Babilonia dal 721 al 710 a. C., e poi di nuovo nel 703. Apparteneva a una delle tribù aramaiche stanziate sul Golfo Persico. Impadronitosi del trono, si fece campione della resistenza e della ribellione [...] agli Assiri, che da tempo predominavano in Babilonia. Con l'aiuto degli Elamiti, si oppose una prima volta a Sargon II, che solo dopo lungo tempo riuscì ad aver ragione di lui. Alla morte di Sargon II, si sollevò di nuovo contro il successore ...
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Re di Babilonia dal 747 al 735 a. C. Dal suo avvento al trono inizia un'era astronomica, seguita anche dai Greci alessandrini fino alla riforma giuliana del calendario. ...
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Re di Babilonia (1646-1626 a. C.); sotto il nome di A. ci è giunto un editto di capitale importanza per la conoscenza del diritto e della società paleo-babilonesi. ...
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Re di Babilonia tra il 560 e il 556 a. C. Personaggio importante sotto Nabucodonosor, sposò una figlia del re e poi guidò la rivoluzione in cui il cognato Amēl Marduk (Evil Merodach) fu deposto e ucciso. ...
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Ultimo re dell'impero neobabilonese (555-538 a. C.). Salito al trono a seguito di una rivoluzione, condusse una spedizione militare in Palestina per rafforzare i confini dell'impero e organizzò un'alleanza [...] , e in particolare il culto del dio lunare Sin. Ciò gli alienò le simpatie del sacerdozio di Marduk, particolarmente potente in Babilonia. Quando (539) il re dei Persiani Ciro assalì e conquistò la capitale dell'impero, vi fu perciò accolto come ...
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babilonia
babilònia s. f. [uso fig. del nome della città di Babilonia, altro e più com. nome della città di Babele (v. babele), che nella tradizione cristiana indica spesso un luogo di perdizione e di ignominia, oltre che di gran confusione]....
babilonico
babilònico agg. [dal lat. Babylonĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Della regione di Babilonia (meno com. di babilonese): la civiltà b.; esilio b., o cattività b., o schiavitù b., l’esilio degli Ebrei in Babilonia nel sec. 6° a. C.: al tempo...