L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] Pertanto, i verbi italiani si classificano in tre classi in base alle desinenze infinitive: -are, -ere e -ire. Nel p. 44)
(55) Ai piedi dello sperone sentí scoccare le dieci, e queste erano certamente i campanili di Canelli a batterle (Beppe Fenoglio ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] di cui l’opera intende essere un resoconto, e occupa ben dieci pagine dell’edizione del 1525 (Bembo 2001: 112-118; esposte in modo semplice, corredate da elenchi di forme, specchietti di base, e brevi passi di riepilogo (cfr. Castelvecchi 1986: LV; ...
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Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] di alcuni fonemi è un compito piuttosto arduo. Giannelli (2000) individua, soprattutto sulla base di fenomeni morfosintattici, dieci varietà toscane (fiorentino, senese, pisano-livornese, lucchese, elbano, aretino, amiatino, basso garfagnino-alto ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] comincia l’acqua ad alzarsi, ed in termine di 5 o 6 ore ricresce dieci palmi e piú […] Trovatemi ora voi come e donde ell’è qua venuta. (facciano acquisto) invece di una (acquistino). Ma la base verbale offerta da fare, dare, venire, ecc., è così ...
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Analfabetismo indica la condizione di chi non conosce e non sa usare l’alfabeto né per leggere né per scrivere, e dunque dispone solo della lingua parlata. Alfabetismo indica, all’opposto, la conoscenza [...] i censimenti, che lo Stato unitario dal 1861 effettua regolarmente ogni dieci anni. Con i registri dell’ufficio di leva e con le documentata. Nella Lecce della metà del Seicento, sulla base delle pratiche matrimoniali, si è potuto valutare che nobili ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] l’alternanza tra alcune parole come aere e aria è stabilita sulla base del genere poetico: per es., aria prevale nella sezione degli idilli, aere nelle prime dieci Canzoni, stilisticamente di tono più sostenuto (Nencioni 1988: 384).
Numerose sono le ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] ➔ allotropi, cioè «stati o esiti fonetici» diversi di una medesima base etimologica. Così dal lat. solĭdu(m) abbiamo l’italiano soldo e il improbo, incombe, fratricida, ecc.) nelle Annotazioni alle dieci Canzoni (1824) di ➔ Giacomo Leopardi, in ...
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Il proverbio (dal lat. provĕrbiu(m), da vĕrbum «parola») è oggetto di studio di numerose discipline: letteratura, sociologia, antropologia, dialettologia, storia delle tradizioni popolari (nell’insieme [...] Proverbi sono raccolti in gruppi di 12, ordinati alfabeticamente in base alla lettera iniziale, e ognuno di essi consta di un La struttura del Dizionario è ad albero, a partire dalle dieci categorie più generali (la natura, le età della vita, la ...
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Il cognome, o nome di famiglia, ha la funzione di distinguere un individuo indicando la sua appartenenza a una delle articolazioni minori (famiglia, gruppo familiare, clan, ecc.) della collettività. Rispetto [...] da un processo di fissazione storica e viene poi assunto in base a specifiche norme di legge che riguardano la filiazione sia legittima al limite di una o due province). Considerando i dieci cognomi più diffusi in assoluto, tre non sono panitaliani, ...
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I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] ellissi del nome di una valuta (di fatto, l’euro): mi daresti i dieci che mi devi?, eccole cinque di resto, ecc.;
(c) indicano un numero ecc. nella tarda latinità, per diventare quindi la base dei nuovi tipi romanzi (Rohlfs 1968: 313). Vale ...
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dieci
dièci (ant. dièce) agg. num. card. [lat. dĕcem]. – Numero successivo al nove, composto di cinque più cinque unità (in cifre arabe 10, nella numerazione romana X), corrispondente cioè alla somma delle dita nelle due mani dell’uomo, e...
numerazione
numerazióne s. f. [dal lat. numeratio -onis (der. di numerare «numerare») «pagamento in contanti» e nel lat. tardo «conteggio»]. – 1. In matematica, numerazione, o sistema di n., il sistema dei numeri e la loro rappresentazione....