secolarizzazione Termine entrato nel linguaggio giuridico durante le trattative per la pace di Vestfalia (1648), allo scopo di indicare il passaggio di beni e territori dalla Chiesa a possessori civili, [...] interesse è la riflessione sviluppata da K. Löwith, secondo cui le moderne filosofie della storia traggono «origine dalla fede biblica in un compimento futuro» e finiscono «con la s. del suo modello escatologico». Secondo H. Blumenberg, invece, non ...
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Diritti dell'uomo
Louis Henkin
Introduzione
I 'diritti dell'uomo' o 'diritti umani' designano quell'insieme di principî morali che governano il rapporto tra l'uomo e la società: tali principî vennero [...] società antiche e medievali offrono anche esempi di limiti istituzionali e normativi al potere di governo. Nelle società bibliche e post-bibliche possiamo rinvenire una divisione dei poteri e una qualche forma di checks and balances tra re e profeti ...
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Pio X, santo
Maurilio Guasco
Giuseppe Melchiorre Sarto nacque a Riese (Treviso) il 2 giugno 1835, secondogenito tra dieci fratelli e sorelle, da Giovanni Battista e Margherita Sanson. Battezzato il [...] alunni di teologia di seguire un corso completo di Sacra Scrittura. Nel 1909 veniva decisa la fondazione del Pontificio Istituto Biblico. Con la condanna, nel dicembre 1903, di alcune opere di A. Loisy, esegeta e storico francese, si apriva anche il ...
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Diritto
Contratto di c. Contratto con cui un soggetto, detto committente, conferisce mandato senza rappresentanza a un altro soggetto, detto commissionario, per acquistare o vendere beni per suo conto, [...] sacra, istituita nel 1852; la Pontificia c. per i beni culturali della Chiesa, istituita nel 1993; la Pontificia c. biblica, istituita nel 1902 e ristrutturata nel 1971; la Pontificia c. ‘Ecclesia Dei’, istituita nel 1988 dopo lo scisma di M ...
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Diritto
Giovanni Pugliese
Sommario
Parte prima. Aspetti del fenomeno giuridico nel tempo e in diversi luoghi e gruppi sociali.
1. Congetture sulle comunità primitive. 2. Cenni sui diritti del Vicino [...] palaziale'; b) i diritti mesopotamici, anatolici e altri della civiltà palaziale; c) il diritto dell'Egitto faraonico; d) il diritto biblico. 3. I diritti greci. 4. Il diritto romano e i suoi modelli: a) il regime repubblicano; b) i giuristi artefici ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] ; da quello spirito che più apertamente si manifesta nella Commedia, non soltanto in quanto annunzia il Veltro, ma nel più largo senso biblico, cioè d'interprete della parola di Dio e di banditore della sua volontà. Un po' lo portavano i tempi, ma la ...
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Francesco Zanchini
Abstract
Dopo alcuni spunti di carattere generale sul diritto costituzionale nelle chiese cristiane, specifica attenzione è portata sulla costituzione odierna della chiesa cattolica, [...] Principi di diritto costituzionale canonico, Torino, 1992).
Il che oltre tutto concorre a spiegare come mai le fonti bibliche di gran lunga più pertinenti sul terreno della ricostruzione – anche sul terreno giuridico – dell’orizzonte della chiesa ...
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GRAZIANO
Diego Quaglioni
Poche personalità nella storia del pensiero e dell'esperienza giuridica dell'età intermedia sono così avvolte dall'oscurità, e al tempo stesso così presenti alla tradizione, [...] che gli autori dei tre libri di testo più diffusi nell'insegnamento teologico, canonistico, e di storia biblica volgarizzata fossero nati dalla stessa madre" (Kuttner, G., 1953, p. 21): "Archiepiscopus Florentinus […] scribit: "Circa ista tempora ...
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MAIMONIDE
PPiero Morpurgo
Moise o Moshè ben-Maimon (abbreviato Rambam), o in arabo Mousa Ibn Maymoun, noto anche come M., talmudista, filosofo, medico, esegeta di famiglia rabbinica, nacque a Cordova [...] Federico II a dar prova di quanto l'analisi dell'origine della materia fosse stata importante anche per l'interpretazione biblica. Di un suo intervento esegetico ci riferisce Jacob Anatoli: difatti nel commentare il passo ove è scritto che "Mosè ed ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] 'arianesimo. - Convertiti da Ulfila verso la metà del sec. IV, i Visigoti e i Vandali accettavano, col tipo di testo biblico in uso a Costantinopoli, le formule ariane. L'arianesimo, sconfitto entro l'Impero, diventò così retaggio dei barbari, in una ...
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biblicismo
s. m. [dal ted. Biblicismus]. – 1. In teologia, stretta aderenza alla Bibbia. 2. Tendenza di alcuni teologi luterani a interpretare la Bibbia in senso realistico o letterale, soprattutto relativamente all’escatologia.