Letterato (Venezia 1474 - ivi 1557); canonico della basilica di S. Marco. Scrisse versi, fu appassionato studioso di Dante, Petrarca e Boccaccio e si occupò di grammatica e retorica italiana (Vulgari elegantie, [...] 1520). Di notevole interesse una sua raccolta di passi danteschi "dove si biasimano i vizî e si fanno altre salutevoli ammonizioni" (La spada di Dante Alighieri poeta, 1534) ...
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Filologo e critico letterario (Savona 1913 - Venezia 2004). Un ramo della famiglia discende dall'abate Stoppani (1824-1891), e porta vivo il senso di quella missione, che fu del cattolicesimo liberale [...] di Giovanni di Pagolo Morelli, 1956, e i Mercanti scrittori, 1986; e infine: Con amore volere. Narrar di mercatanti fra Boccaccio e Machiavelli, 1996). Non meno importanti gli studi sull'Umanesimo civile, sin dall'edizione di Un trattato inedito di ...
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rivivere
Solo in If XV 76, a proposito della pianta (D. stesso), in cui riviva [" cioè per buone operazioni risurgà ", Boccaccio] la sementa santa dei Romani.
La frase allude alla diffusa convinzione [...] (Guittone, Compagni, Villani), condivisa da D., che i Fiorentini discendessero dai Romani ...
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Filologo italiano (Padova 1857 - ivi 1932), prof. di filologia romanza nell'univ. di Padova (1883-1927). Socio nazionale dei Lincei (1921). Si occupò particolarmente del Boccaccio (Due studi riguardanti [...] opere minori del Boccaccio, 1882; Contributo agli studi sul Boccaccio, 1887; Il Cantare di Fiorio e Biancifiore, 1889-1899) e di letteratura provenzale (assai importante il Manuale per l'avviamento agli studi provenzali, 3a ed. accr., 1926). ...
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Poeta (n. Alessandria - m. ivi 1619); autore di rime di vario genere (anche una riduzione in ottave della novella Gismonda del Boccaccio), tra cui migliaia di madrigali (pubblicati nel 1605, sotto il titolo [...] Tela cangiante) ...
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Ilaro
Giorgio Padoan
Il nome di I. è legato a una delle questioni più spinose della biografia dantesca. Nello Zibaldone Laurenziano XXIX 8, autografo (per la parte che qui interessa) del Boccaccio, [...] il suo tempo), egli non può tacere le sue forti perplessità. La trascrizione dell'epistola di I. a opera del Boccaccio nello Zibaldone Laurenziano si colloca a fianco di altri testi danteschi o d'interesse dantesco - alcuni dei quali conservatici da ...
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CAVALCANTI (de Cavalcantibus) Mainardo (Maghinardo)
Luisa Miglio
Nacque a Firenze da Giachinotto nella prima metà del XIV secolo. Allontanatosi presto dalla città natale e stabilitosi presso la corte [...] legame d’affetto e di stima che unì i due personaggi. Nella prima, scritta tra il 10 e il 28 ag. 1372, il Boccaccio conclude con il ricordo del recente matirmonio dell’amico, a cui egli stesso aveva in qualche modo contribuito con i suoi consigli, e ...
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GIARDINI, Pietro
Angela Asor Rosa
Nacque a Ravenna, presumibilmente nella seconda metà del sec. XIII, da Giardino, di professione notaio.
Il G. è noto soprattutto dalla testimonianza di Giovanni Boccaccio, [...] pp. 62 s.; N. Zingarelli, La vita, i tempi e le opere di Dante, Milano 1931, I, p. 78; II, pp. 762, 1338; G. Boccaccio, Esposizioni sopra la Comedia di Dante, a cura di G. Padoan, Milano 1965, p. 20; Id., Trattatello in laude di Dante, a cura di P.G ...
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Salutati, Coluccio
Carlo Dionisotti
Letterato (Stignano 1331 - Firenze 1406). Nominato cancelliere di Firenze nel 1375, fu per trent'anni, dopo la morte del Petrarca e del Boccaccio, il più autorevole [...] e, che più importa, nel periodo dal 1375 al 1390, quando egli a Firenze raccolse e sviluppò a suo modo l'eredità del Boccaccio. Certo è che in origine egli riconobbe nel Petrarca, non in D., il suo maestro, e che, pur apprezzando entro certi limiti l ...
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conca
Andrea Mariani
. In If IX 16 In questo fondo de la trista conca discende mai alcun del primo grado... ?, il Boccaccio commenta: " nomina conca [il fondo dell'Inferno] dalla similitudine che hanno [...] alcune c. alla forma essenziale dello 'nferno... il quale... è ampio di sopra e di sotto vien restrignendo ". Ma già il Buti nota che " ogni cosa che tiene è conca ", quindi la metafora trista conca per ...
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boccaccia
boccàccia s. f. [pegg. di bocca] (pl. -ce). – 1. Bocca grande e sgraziata o sformata; si usa soprattutto come espressione di spregio o riferito a persona maldicente o sboccata: chiudi questa b.; non dar retta a quella boccaccia....