Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante [...] al divertimento di un estroso immaginare di tono spesso fiabesco, che è parte integrante e caratterizzante dello stesso realismo del Boccaccio. Il quale guarda la realtà con occhio lucidissimo e attentissimo; ma ciò è per lui essenzialmente un mezzo ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, [...] ferrarese ebbe ripercussione l'arte di questo raffinato e sensibile caposcuola.
Camillo Boccaccino nacque nel 1501 dalla seconda moglie di Boccaccio. Lavorò dapprima col padre, poi nel 1522 si recò a Parma presso il Correggio, e là restò fino al 1524 ...
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Pseudo Boccaccio (anche Falso Boccaccio, fin dall'Ottocento)
Francesco Mazzoni
Boccaccio E così designata un'organica, continuata postilla trecentesca alla Commedia (attribuita in qualche codice al Boccaccio) [...] tiene una e chi un'altra "; o quella sul gran rifiuto, che alla tradizionale candidatura celestiniana affianca (a norma del Boccaccio, delle Chiose Ambrosiane, di Benvenuto) quella di Esaù, per poi tornare poco dopo, con Pietro nella prima redazione ...
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BOCCACCIO, Giuseppe
Amalia Barigozzi Brini-Paola Ceschi Lavagetto
Figlio di Girolamo e Caterina Sporta, nacque a Colorno nel 1790 o1791. Pare che fin da bambino si esercitasse nello studio del disegno, [...] dimostrando tali qualità da interessare il duca Ferdinando di Parma. Ma alla morte di questo, nel 1802, il B. si trovò nell'impossibilità di frequentare le scuole; fu Salvatore Balzari che ne capì le doti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il capolavoro di Giovanni Boccaccio è il Decameron – scritto tra il 1349 e il 1351 [...] 1370), ora conservato nella Staatsbibliothek di Berlino. Muore a Certaldo il 21 dicembre 1375.
Le opere giovanili
La prima opera di Boccaccio è scritta in latino: l’ Elegia di Costanza (scritta nel 1332 ca.), in cui lo scrittore si misura con Ovidio ...
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BOCCACCIO (Boccaccino) di Chellino
Zelina Zafarana
Figlio di Chellino (o Golino, o Ghelino: forme varie per Michele) Bonaiuti, di Certaldo, non se ne conosce l'anno della nascita. Sappiamo che svolse [...] la Société de l'hist. de Paris et de l'Ile de France, V (1878), pp. 80 ss.; V. Crescini, Contributo agli studi sul Boccaccio, Torino-Firenze-Rorna 1887, pp. 155, 257 ss.; I. Del Lungo, Beatrice,nella vita e nella poesia del sec. XIII, Milano 1891, pp ...
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Nome con cui G. Boccaccio rappresentò e celebrò, in quasi tutte le sue opere di fantasia, la sua donna poetica. Che alla base di questa rappresentazione ci fosse un'esperienza autobiografica, è certo; [...] un membro della famiglia d'Aquino. Ma l'esistenza storica di una Maria d'Aquino non è confermata da alcun documento. Il Boccaccio ci racconta di essersi innamorato di lei un sabato santo nella chiesa di S. Lorenzo a Napoli (si noti la persistenza ...
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Frate agostiniano, amico di Boccaccio, che lo lasciò custode della sua biblioteca, andata poi dispersa dopo la morte del frate. Tra il 1370 e il 1374 Boccaccio gli indirizzò una lettera (Ep. XXIII) in [...] cui gli spiegava i significati allegorici del suo Buccolicum carmen ...
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Oncogeni e oncosoppressori
Carla Boccaccio
Paolo M. Comoglio
Il cancro è una malattia genetica somatica che colpisce un numero ristretto di geni: gli oncogeni e i geni oncosoppressori. I primi controllano [...] Comoglio, Paolo M.,. La cellula: biologia molecolare e dello sviluppo, Torino, UTET, 1993.
Comoglio, Boccaccio 1996: Comoglio, Paolo M. - Boccaccio, Carla, The HGF receptor family: unconventional signal transducers for invasive cell growth, "Genes to ...
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inginocchioni
. Nei manoscritti del Boccaccio, poi nella tradizione dipendente, in luogo di s'era [l'ombra di Cavalcante] in ginocchie levata, si legge in If X 54, per evidente trivializzazione, s'era [...] inginocchion levata; cfr. Petrocchi, ad locum ...
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boccaccia
boccàccia s. f. [pegg. di bocca] (pl. -ce). – 1. Bocca grande e sgraziata o sformata; si usa soprattutto come espressione di spregio o riferito a persona maldicente o sboccata: chiudi questa b.; non dar retta a quella boccaccia....