Marco GrimaldiDante in dodici paroleRoma, Fila 37, 2023 Non si può pensare, oggi, di mettere seriamente in discussione la presenza di Dante nei curricoli scolastici: la proposta suonerebbe polemica, non [...] e adottarne una più filologicamente corretta, così come appare sulla copertina del libro: tenendo fede a quel che scrive Boccaccio, Claudia Intino raffigura il poeta con la barba e una corona di alloro fluttuante e «quasi metafisica», proprio perché ...
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Ogni volta che ai vertici del Governo arriva una persona nuova, il linguaggio adottato da quest'ultima influenza molto il lessico della politica, quello mediatico e, di conseguenza, quello dei cittadini [...] da una stessa lingua, storia, civiltà, interessi, specialmente in quanto coscienti di questo patrimonio comune» – viene citata da Boccaccio nel 1353, ma la voce si carica di nuove sfumature nel Settecento. Il linguista Gianfranco Folena nel 1965 ...
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Sulle pagine del quotidiano «Il Foglio», Alfonso Berardinelli ha scritto a proposito di Rivoluzioni e popolo nell'immaginario letterario italiano ed europeo di Stefano Brugnolo (Macerata, Quodlibet, pp. [...] maneggiato e compulsato, tra gli altri, la Bibbia in volgare o Il cavalier Zuanne de Mandavilla o il Decameron del Boccaccio in edizione non purgata. A indicare come, nel dominio del discorso parlato e dialettale, si fossero inseriti elementi di ...
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Un libro nuovoChi sull’ultimo scorcio del Duecento ebbe tra le mani quel libro fu preso da grande stupore. Incipit vita nova: non poteva esserci titolo più appropriato. La novità affermata nel titolo e [...] , Zelada 104 6, f. 29r. Pagina iniziale della Vita nuova (dettaglio). La scrittura posata che esempla il codice è quella di Giovanni Boccaccio, il quale vi avrebbe lavorato tra la fine degli anni ’40 e la prima metà degli anni ’50 del sec. XIV. ...
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Cecilia GibelliniPomilio, Petrarca e l’humanitas«Diacritica», IX, 49, 31 ottobre 2023, pp. 33-50 Di Mario Pomilio (Orsogna [Chieti] 1921 - Napoli 1990), critico letterario discutibile (nessuno più di lui [...] ), La mente perturbata. Figurazioni letterarie del male interiore, Roma, Cierre Grafica, 2013.Ead., Giovan Battista Casti tra Boccaccio e Voltaire, Lanciano, Carabba, 2015.Ead., Passeri solitari. Un motivo poetico e il canto di Leopardi, Alessandria ...
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Considerata come scrittura di terz’ordine, la librettistica non ha mai ricevuto l’attenzione critica che, invece, avrebbe meritato (e che merita), dal momento che è sempre stata vista in funzione ancillare [...] immaginario collettivo popolare, tant’è che, in seguito, sarebbe stato protagonista di una novella del Decameron di Giovanni Boccaccio della giornata sesta, la giornata dei «motti di spirito», la giornata della celebrazione della potenza della parola ...
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«Tengo la testa alta,attraverso il mio cuore e spero di morireamarmi è complicatotroppa paura, molti cambiamentisto bene e tu sei il mio preferitonotti buie in preghiera»Alright, Kendrick Lamar Red Bull [...] boccaccesco, con la stessa irriverenza a sfondo erotico del Decameron: «Lei studia letteratura / Mi fa un bel Boccaccio». Non manca la fotografia rap sulle vicende politiche attuali, col paradosso dell’ambiguità linguistica, «Il mio presidente è ...
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Francesco PanarelliDante a Mezzogiorno. Il Regno di Sicilia nella CommediaRoma, Carocci, 2024 È probabilmente nel De vulgari eloquentia (I 12, 4) che troviamo la menzione più estesa e complessa che Dante [...] delle cantiche.Insomma, di certo Dante non mise mai piede nell’Italia meridionale, al contrario di Petrarca e Boccaccio, che proprio a Napoli trovarono alcuni dei momenti più alti e significativi della loro formazione e del loro riconoscimento ...
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Il primo capitolo, Come nasce un linguista, si legge tutto d’un fiato e così, pagina dopo pagina, quelli successivi. Come un romanzo che fatalmente tiene incollato il lettore dall’inizio alla fine, la [...] sulla storia di Napoli (uscirà invece come volume a parte, e da questo scaturiranno gli studi sull’Epistola napoletana di Boccaccio con il censimento dei trenta testimoni manoscritti e la scoperta del più antico): «Ricordo che avevo tutta la famiglia ...
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Il sostantivo sentimento, deverbale da sentire, nel suo significato più ampio e pieno (‘momento della vita interiore, pertinente al mondo degli affetti e delle emozioni’) è attestato per la prima volta, [...] vivaci su cui preluce la gioia del ‘viaggio circolare’»), raffocarsi ‘ridestarsi, riaccendersi’ (come nel Filostrato di Boccaccio: «[…] dell’abbracciar si raffocò 'l disiro, dolendosi dell’ora che dovea lor dipartire […]»), rinnovellare ‘provare di ...
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boccaccia
boccàccia s. f. [pegg. di bocca] (pl. -ce). – 1. Bocca grande e sgraziata o sformata; si usa soprattutto come espressione di spregio o riferito a persona maldicente o sboccata: chiudi questa b.; non dar retta a quella boccaccia....
Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...