prolisso agg. [dal lat. prolixus "molto esteso", propr. "che scorre in avanti"]. - 1. a. [di persona, che si dilunga eccessivamente nel parlare o nello scrivere: oratore p.] ≈ (fam., scherz.) chiacchierone, [...] , telegrafico. 2. (lett.) [detto spec. della barba, dei capelli, delle vesti, che scendono e sembrano fluire: io già con la barba p. e con ravvolti capelli ... miseramente vivea (G. Boccaccio)] ≈ fluente, lungo, (lett.) profuso. ↔ corto. [⍈ ETERNO] ...
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già avv. [lat. iam]. - 1. a. [davanti a un verbo o a una locuz. in funz. di predicato, indica che, nel momento in cui si parla, un fatto è ormai compiuto o è accaduto da poco, oppure rafforza l'idea del [...] prima. e. (ant.) [in un'epoca precedente a quella in cui ci si trova: in Firenze fu g. un giovane chiamato Federigo (G. Boccaccio)] ≈ per l'addietro, una volta, un giorno, un tempo. f. [dal momento preciso in cui viene pronunciata una frase: g. me lo ...
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migliore /mi'ʎore/ [lat. melior -oris, compar. di bonus "buono"; trattato anche in ital. come compar. di buono]. - ■ agg. 1. [come compar. di buono, che è superiore in bontà, capacità, efficacia, qualità, [...] , sottintendendo un sost., la cosa migliore, più conveniente: scegliere, prendere il m.] ≈ meglio. ↔ peggio, (ant.) peggiore. b. [con valore neutro, ciò che più torna a vantaggio di qualcuno: vattene per lo tuo m. (G. Boccaccio)] ≈ bene. ↔ male. ...
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gocciolare [der. di gocciola] (io gócciolo, ecc.). - ■ v. intr. 1. (aus. avere) [emettere un liquido a gocciole: il rubinetto gocciola; ti gocciola il naso] ≈ (non com.) gocciare, [di moccio] (region.) [...] ] ≈ (non com.) gocciare, sgocciolare, stillare. ■ v. tr. [versare a gocciole un liquido o un fluido: ogni vicino arbore pareva che gocciolasse sanguinose lacrime (G. Boccaccio)] ≈ Ⓣ (fisiol.) essudare, (non com.) gocciare, sgocciolare, stillare. ...
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querela /kwe'rɛla/ s. f. [dal lat. querela, der. di queri "lagnarsi"]. - 1. (lett.) a. [cantilena di parole lamentose, uggiose e importune: Già desïai con sì giusta q. ... farmi udire (F. Petrarca)] ≈ [...] . [protesta per un danno subìto: in presenzia d'uomini che giusti giudici sieno alla mia q. (G. Boccaccio)] ≈ (non com.) doglianza, lagnanza, lamentazione, lamentela, lamento, (lett.) querimonia, recriminazione, rimostranza, [per mezzo di uno scritto ...
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querimonia /kweri'mɔnja/ s. f. [dal lat. querimonia, der. di queri "lamentarsi"], lett. - 1. [cantilena di parole lamentose uggiose e importune] ≈ [→ QUERELA (1. a)]. 2. [protesta per un danno subìto: [...] n'andò al santo frate, e dopo molte q. piagnendo gli disse (G. Boccaccio)] ≈ [→ QUERELA (1. b)]. ...
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questione /kwe'stjone/ (lett. quistione) s. f. [dal lat. quaestio -onis, der. di quaerĕre "chiedere, interrogare"]. - 1. (lett.) [il domandare qualcosa: più caute diverrete nelle risposte alle q. che fatte [...] vi fossero (G. Boccaccio)] ≈ domanda, interrogativo. ‖ richiesta. ↔ risposta. ‖ replica. 2. [richiesta di rispondere a qualcosa, spec. se la risposta comporti speciale impegno: dare una risposta a una q. importante] ≈ [→ QUESITO² (1)]. 3. (giur.) [ ...
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grembo /'grɛmbo/ s. m. [lat. grĕmium, con influenza di lembo]. - 1. [concavità che, in una persona seduta, si forma tra le ginocchia e il petto, con partic. riferimento a donne: il g. materno; la mamma [...] fianchi o lembo del vestito sollevato per mettervi dentro qualcosa: fatto del mantello g., quello di pietre empié (G. Boccaccio)] ≈ [→ GREMBIULE (1)]. b. [quanto riesce a essere contenuto in un grembiule] ≈ grembiulata. 4. (fig., lett.) a. [di bacino ...
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eccesso /e'tʃ:ɛs:o/ s. m. [dal lat. excessus -us "l'oltrepassare"]. - 1. a. [l'eccedere, il superare un limite determinato: prendere una multa per e. di velocità] ≈ abuso, dismisura, eccedenza, esagerazione, [...] dai vizi (C. Goldoni). I contr., invece, sempre al sing., sono misura, moderazione e il più formale temperanza: la moderazione di ciascuno affetto è lodevole (T. Tasso); tu il picciolo fallo con grandissima temperanza mitigasti (G. Boccaccio). ...
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esitare¹ /ezi'tare/ v. intr. [dal lat. haesitare, intens. di haerēre "essere attaccato"] (io èsito, ecc.; aus. avere). - [essere e mostrarsi incerto, perplesso, con la prep. a: e. a credere] ≈ indugiare, [...] un sinon. più marcato di e. può essere anche dubitare: non dubitare: parla sicuramente meco e della mia compagnia prendi fidanza (G. Boccaccio). Più raro è ciurlare nel manico.
Sostantivi - Il sost. der. da e. è esitazione, e anch’esso ha vari sinon ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...