LABIRINTO
F. Colalucci
Il concetto di l. giunse alla cultura medievale attraverso due differenti generi di fonti letterarie dell'Antichità: da una parte il mito del l. costruito da Dedalo per il re [...] confusione mentale e morale, ma anche il simbolo di alcuni più specifici aspetti del male; così, per es., Giovanni Boccaccio nel Corbaccio materializzò le insidie del falso amore in un 'laberinto d'amore' oscuro e abitato da fiere, mentre Francesco ...
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Alberti, Leon Battista
Stefano De Luca
Un grande protagonista dell'Umanesimo
Leon Battista Alberti ebbe vasti e molteplici interessi. Appassionato di letteratura ma anche di matematica, scrittore e [...] ". Le sue opere in lingua volgare non si ispirano però ai modelli trecenteschi (il Convivio di Dante o il Decameron di Boccaccio), bensì ai classici latini e ai loro ideali di equilibrio e armonia.
L'educatore
Educare i propri figli, cioè insegnare ...
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BORGOGNA
A. Châtelet
(franc. Bourgogne)
Regione storica della Francia orientale, che coincide, dal 1790, con gli attuali dip. dell'Ain, della Côte-d'Or, di Saône-et-Loire e, in parte, della Nièvre e [...] ), offerto a Filippo da Jacques Raponde, mercante parigino. Si tratta della prima traduzione francese conosciuta del De mulieribus di Boccaccio ed è anche assai probabile che questo sia stato il primo codice dell'opera stessa a ricevere un apparato ...
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VILLA
Giuseppe LUGLI
Raffaello FAGNONI
. Antichità. - Dalle pitture di Tell el Amarna e di tombe egizie si rileva la diffusione di un rudimentale uso di ville presso gli Egizî. Cari ai Babilonesi e [...] da Bernardo Buontalenti; presso S. Domenico la celebre villa Palmieri, già chiamata Schifanoia: dove, secondo la tradizione, il Boccaccio avrebbe trovato rifugio durante la peste con le novellatrici del Decameron; sulla Via Bolognese la villa Capponi ...
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Milano
"Com'è bella la città, com'è grande
la città, com'è viva la città"
(Giorgio Gaber)
Milano: città anseatica e città infinita
di Aldo Bonomi
31 marzo
Si inaugura nell'area dell'ex raffineria Agip [...] I Visconti chiamarono a corte Giotto e Giovanni di Balduccio, erede della scuola pisana di Arnolfo di Cambio, Petrarca e Boccaccio, in seguito l'umanista Francesco Filelfo. Nell'arte e nella cultura gotica Milano competeva con la borghese Firenze e ...
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CREMONA
G. Voltini
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, presso la riva sinistra del Po.La scelta del sito destinato ad accogliere il centro urbano di C., dedotta colonia nel 218 a.C. dai Romani [...] della volta antistante il catino absidale, una Madonna con il Bambino e un devoto del 1370, restaurata da Boccaccio Boccaccino nel 1507, evidenzia nelle parti originali aspetti della pittura postgiottesca lombarda; un frammento d'affresco con testa ...
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Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] i militari, anche tre dei maggiori esponenti della cultura meridionale, tutti e tre in stretti rapporti con Petrarca (quindi con Boccaccio, anche lui venuto a Napoli da Firenze nel 1328): Barbato da Sulmona, Giovanni Barrile e Niccolò di Alife. Deve ...
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boccaccia
boccàccia s. f. [pegg. di bocca] (pl. -ce). – 1. Bocca grande e sgraziata o sformata; si usa soprattutto come espressione di spregio o riferito a persona maldicente o sboccata: chiudi questa b.; non dar retta a quella boccaccia....