GABRIELE di Pietro
Tiziana Plebani
Figlio di Pietro, nacque intorno alla metà del Quattrocento con tutta probabilità a Treviso (e non come ritenuto da alcuni a Tarvisio).
Il Federici ritenne che G. [...] . Nel novembre dello stesso anno G. e Filippo di Pietro fecero uscire, sempre in società, il Filocolo del Boccaccio (IGI, 1785), stringendo rapporti con l'umanista Girolamo Squarzafico, che già lavorava per la colonia tedesca dei prototipografi ...
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LEONICO, Angelo
Paola Cosentino
Nacque a Venezia all'inizio del XVI secolo da Giacomo Antonio Franceschi e Agostina Leonico Tomeo, sorella dell'umanista Niccolò. Sebbene in alcuni documenti risulti [...] 1832, pp. 511 s.; F. Marletta, Il "Trolio e Griseida" di A. L.: contributo alla storia della varia fortuna del Boccaccio, Catania 1911; M. Milani, Il "Soldato" di A. L. come "Anticanace", in Giorn. stor. della letteratura italiana, XCVI (1979), pp ...
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Uomo di stato e umanista olandese (Amsterdam 1522 - Gouda 1590); per aver favorito la rivolta contro il regime spagnolo, fu arrestato (1567) e l'anno dopo costretto all'esilio. Tornato in patria dopo la [...] U.", 1561), considerata la sua migliore opera poetica. Tradusse anche (dal francese) metà del Decamerone di Boccaccio (Vijftigh lustighe historiën, "Cinquanta storie divertenti", 1861). Pubblicò un canzoniere (Liedboeck, 1575). Scrisse anche commedie ...
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CIAMPI, Sebastiano
Domenico Caccamo
Nacque a Pistoia il 30 ott. 1769 da famiglia povera; compì gratuitamente i primi studi nel seminario della sua città e a ventisei anni fu ordinato sacerdote, senza [...] al viaggio e alle prime esperienze polacche, sono stati pubblicati da V. Branca, S. C. in Polonia e la Biblioteca Czartoryski (Boccaccio, Petrarca e Cino da Pistoia), Wrocław-Warszawa-Kraków 1970, pp. 19-31- Un primo lavoro biogr. sul C. fu compilato ...
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COLLI, Vincenzo, detto il Calmeta
Marzio Pieri
Della nobile famiglia dei Colli di Vigevano, nacque, intorno al 1460, nell'isola di Chio, dove il padre ricopriva una magistratura genovese. Portato bambino [...] C. assunse il soprannome di Calmeta (si crede da quel Calmeta "pastor solennissimo" che si incontra nel Filocolo del Boccaccio); certo a contatto col Cortese andò formandosi il quadro critico della sua consapevolezza dei problemi della lingua e della ...
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DELLA TOSA, Ciampi
Franca Allegrezza
Figlio di Pino di Vanni e della prima moglie di questo, nacque probabilmente a Firenze, nei primissimi anni del sec. XIV. Dalla prima moglie, di cui ignoriamo il [...] peste, l'8'Iuglio del 1348, a Firenze. Viene ricordato come "in armis fortior", insieme col padre, nell'epitaffio scritto dal Boccaccio per il sepolcro che venne loro innalzato in S. Maria Novella.
Fonti e Bibl.: S. Della Tosa, Annali, in Cronichette ...
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Attrice cinematografica e televisiva polacca (n. Pila 1979). Con alle spalle diverse esperienze nel mondo della moda, nel 1998 si è trasferita in Italia per poi debuttare nel cinema due anni più tardi [...] ha vinto il Nastro d'argento come miglior attrice, nel 2015 ha interpretato la pellicola dei fratelli Taviani Maraviglioso Boccaccio e il film per la televisione Limbo, tratto dall'omonimo romanzo di M. Mazzucco. Tra le interpretazioni più recenti ...
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PASINI, Alberto
Anna Chiara Fontana
– Nacque a Busseto, in provincia di Parma, il 3 settembre 1826 da Adelaide Crotti Balestra e da Giuseppe, funzionario dell’amministrazione pubblica del Comune parmense, [...] all’Accademia di belle arti, poi non conclusa, scegliendo dapprima la sezione di paesaggio e scenografia diretta da Giuseppe Boccaccio (Botteri Cardoso, 1991, p. 24), e successivamente (1848) quella di disegno e litografia guidata dall’incisore Paolo ...
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Letterato (Venezia 1470 - Roma 1547). Seguendo a Firenze (1478-80) il senatore Bernardo (v.), suo padre e suo primo maestro, si familiarizzò col volgare fiorentino, dei diritti del quale egli, umanista [...] , sostenne la fiorentinità della lingua italiana, propose come modelli per la poesia il Petrarca, per la prosa il Boccaccio, e diede una delle prime grammatiche della nostra lingua, riducendo a consapevole sistema quell'umanesimo volgare che era già ...
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Poeta (Firenze intorno al 1258 - ivi 1300). Di famiglia guelfa (dice Giovanni Villani che era una "delle più possenti case di genti, di possessione e di avere in Firenze"), figlio di Cavalcante, fu promesso [...] Il Villani dice che "era, come filosofo, virtudioso uomo in più cose, se non ch'era troppo tenero e stizzoso", e il Boccaccio lo definisce "un de' miglior loici che avesse il mondo ed ottimo filosofo naturale". Fu in sostanza il capo riconosciuto di ...
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boccaccia
boccàccia s. f. [pegg. di bocca] (pl. -ce). – 1. Bocca grande e sgraziata o sformata; si usa soprattutto come espressione di spregio o riferito a persona maldicente o sboccata: chiudi questa b.; non dar retta a quella boccaccia....