CONCORDANZA A SENSO
Si definisce concordanza a senso quella in cui ci si allontana dalle norme grammaticali che regolano la concordanza tra le parti variabili del discorso, privilegiando elementi che [...] anche nella lingua letteraria
Ancor regnava in que’ tempi un’iddea /la qual Diana si facea chiamare, /e molte donne in divozion l’avea (G. Boccaccio, Ninfale fiesolano)
sì de la scheggia rotta usciva insieme /parole e sangue (D. Alighieri, Inferno). ...
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Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] cavalleresche (dalle Vite dei Santi ai Reali di Francia) che, accanto al modello alto di ➔ Petrarca e ➔ Boccaccio, mettevano in circolazione un «Italiano puro, et commune», non «ristrettamente, et affettatamente Toscano» (Domenico Manzoni, 1564, cit ...
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CARLINO, Marco Antonio (Ateneo)
Claudio Mutini
Sull'incertezza che può sussistere circa il nome è lo stesso C. a fornire spiegazioni: in un capitolo della sua opera, La grammatica volgar dell'Atheneo [...] il C. ha una personale proposta da porgere e questa consiste nell'imitazione non più del Petrarca nella poesia e del Boccaccio per la prosa (secondo le direttive contenute nelle Prose della volgar lingua), ma del Petrarca, dell'autore dell'Arcadia e ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] e, mediamente, trovadorica, che non a Petrarca o allo stil novo; così come sono più vicine, forse, al romanzo brettone che non a Boccaccio, malgrado le apparenze, le novelle di un J. Rodríguez de la Cámara (El siervo libre de amor, 1440 ca.) o di un ...
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Filologia
Gianfranco Contini
di Gianfranco Contini
Filologia
sommario: 1. La filologia nella storia della cultura. 2. Critica testuale. □ Bibliografia.
1. La filologia nella storia della cultura
Chi [...] . Un'accurata descrizione della forma e della stessa grafia s'impone per i grandi delle cui opere possediamo autografi (Petrarca, Boccaccio), e anche per i non grandi del Medioevo per cui si dia questa ventura (da Francesco da Barberino al Sacchetti ...
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CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] le sue letture di trecentisti (Vite dei ss. Padri di D. Cavalca, Fioretti di s. Francesco, Dante, Petrarca, Boccaccio) i biografi ottocenteschi divergono alquanto; ma tutti concordano nell'affermare che la prima lettura, che lo accese di grande amore ...
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PERIODO IPOTETICO
Il periodo ipotetico è un periodo attraverso il quale si esprime un’ipotesi da cui può derivare una conseguenza. È formato dall’unione di una proposizione reggente, o ➔apodosi, con [...] antico
se potuto aveste veder tutto, /mestier non era parturir Maria (D. Alighieri, Purgatorio)
se io giovine ancora avea contro alla tua deità commessa alcuna cosa, l’età semplice mi dovea rendere scusata (G. Boccaccio, Elegia di Madonna Fiammetta). ...
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CITOLINI (Cittolini, Citolino), Alessandro
Massimo Firpo
Figlio di Teofilo, nacque intorno al 1500 a Serravalle (a ridosso dell'odierna Vittorio Veneto, in provincia di Treviso) da famiglia agiata, [...] breviario aperto in mano per mostrar che sono dotti" e ribadiva tale atteggiamento scopertamente anticlericale anche nel pur scontato riferimento al Boccaccio, difeso dall'accusa di empietà ("Chi fu manco religioso! o i sacerdoti a fare il male o il ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] corte non è pratico accostese alla latina (de’ docti parlo). Et volemo tucto il tusco idioma imitare per havere Dante, Boccaccio et Pulci non dico da imitare, ma robare? Cosa de imbecillo ingegno! Che, se dicti auctori si deperdissero, paricchi muti ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] italiana moderna, Milano, Hoepli (1a ed. 1905).
Manni, Paola (2003), Il Trecento toscano, La lingua di Dante, Petrarca e Boccaccio, in Storia della lingua italiana, a cura di F. Bruni, Bologna, il Mulino.
Mengaldo, Pier Vincenzo (1994), Il Novecento ...
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boccaccia
boccàccia s. f. [pegg. di bocca] (pl. -ce). – 1. Bocca grande e sgraziata o sformata; si usa soprattutto come espressione di spregio o riferito a persona maldicente o sboccata: chiudi questa b.; non dar retta a quella boccaccia....