Poeta (n. Alessandria - m. ivi 1619); autore di rime di vario genere (anche una riduzione in ottave della novella Gismonda del Boccaccio), tra cui migliaia di madrigali (pubblicati nel 1605, sotto il titolo [...] Tela cangiante) ...
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GIARDINI, Pietro
Angela Asor Rosa
Nacque a Ravenna, presumibilmente nella seconda metà del sec. XIII, da Giardino, di professione notaio.
Il G. è noto soprattutto dalla testimonianza di Giovanni Boccaccio, [...] pp. 62 s.; N. Zingarelli, La vita, i tempi e le opere di Dante, Milano 1931, I, p. 78; II, pp. 762, 1338; G. Boccaccio, Esposizioni sopra la Comedia di Dante, a cura di G. Padoan, Milano 1965, p. 20; Id., Trattatello in laude di Dante, a cura di P.G ...
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Banchiere fiorentino (n. 1240 - m. dopo il 1303), ricordato con questo nome per le sue ricchezze nella novella di Ser Ciappelletto di Boccaccio. Si recò giovanissimo in Francia a esercitarvi la mercatura, [...] divenne tesoriere di Filippo IV il Bello, e assisté Carlo di Valois nella sua venuta in Italia. Fu compagno anche di G. Nogaret, nella sua ambasceria a Bonifacio VIII, finita con il famoso oltraggio di ...
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Letterato (n. Perugia - m. Napoli 1348). Fece parte del circolo di letterati raccolti intorno a Roberto d'Angiò; da lui imparò parecchio Boccaccio giovane. Perduta è la sua opera maggiore, Collectiones, [...] una raccolta mitologica ordinata genealogicamente; restano invece i commenti all'Arte poetica di Orazio e alle Satire di Persio, documenti della cultura preumanistica napoletana ...
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Poeta italiano (Settimo Milanese 1874 - Bordighera 1938). Acquistò fama soprattutto per il Boccaccino (1920), poema in ottave intorno alla vita giovanile del Boccaccio, sul tono della poesia burlesca dei [...] secc. 15º-16º. Descrittore assai vivo di scene e quadretti all'aria aperta (Il Rossin di Maremma, 1922; ecc.), la sua vena più genuina va tuttavia cercata dove, su quel fondo arcaicizzante e svagato, s'inseriscono ...
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Letterato (n. Napoli - m. 1559), è noto per il suo Vocabolario di cinque mila vocabuli toschi non men oscuri che necessari del "Furioso", Boccaccio, Petrarca e Dante, edito a Napoli nel 1536, uno dei primissimi [...] esempî, se non proprio il primo, di dizionario italiano ...
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Copista fiorentino, vissuto nella seconda metà del sec. 14º, probabilmente mercante. Nel 1384 scrisse il codice Laur. 42. 1 del Decamerone di G. Boccaccio, che costituisce un'autorevole testimonianza della [...] tradizione di quell'opera, pur dopo l'identificazione di un autografo (Berl. Ham. 90) ...
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Filologo tedesco (Dresda 1845 - Kiel 1913); prof. nell'univ. di Münster e di Kiel (dal 1892). Oltre agli studî su Petrarca (1878), su Boccaccio (1880) e sul Rinascimento italiano (1884), si devono ricordare [...] di lui la Enzyklopädie und Methodologie der romanischen Philologie (3 voll., 1884-88), il vocabolario etimologico delle lingue romanze (1890), precursore di quello di W. Meyer-Lübke. Diresse dal 1879 al ...
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Letterato (Pontedera 1834 - Pisa 1898). Avvocato, poi bibliotecario a Pisa, amico del Carducci, autore di volumi di vario argomento: Diporti letterarî sul Decamerone del Boccaccio (1873); Grammatica araldica [...] (1881); Conversazioni di Giovanni Rosini (1889); Saggi critici e biografici (1891), Scritti araldici e cavallereschi (1894) ...
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MANNELLI, Francesco
Arianna Terzi
Nacque a Firenze tra il 1356 e il 1357, secondogenito di Amaretto di Zanobi e Zenobia di Domenico Guidalotti Rustichelli.
Il M. apparteneva a una delle più antiche [...] e il Corbaccio, in Studi di filologia italiana, LIV (1996), p. 195; G. Padoan, "Habent sua fata libelli", in Studi sul Boccaccio, XXV (1997), pp. 193-212; F. Carrai, Di chi sono le postille recentiori nel codice Mannelli?, ibid., XXX (2002), pp. 159 ...
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boccaccia
boccàccia s. f. [pegg. di bocca] (pl. -ce). – 1. Bocca grande e sgraziata o sformata; si usa soprattutto come espressione di spregio o riferito a persona maldicente o sboccata: chiudi questa b.; non dar retta a quella boccaccia....