Rispetto a tutto ciò che la c. prometteva negli anni Quaranta e Cinquanta, gli sviluppi realizzati in seguito da questa nuova scienza risultano in parte superiori e in parte inferiori all'aspettativa.
I [...] di teoremi di logica, trigonometria, geometria e algebra, per la composizione di musiche, per di W. R. Ashby, i modelli di Grey Walter, la macchina di P. Nayrac, il modello di C. E. Shannon, quelli di A. M. Uttley, di B. L. M. Chapman, di F. H ...
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FUNZIONALE, ANALISI (v. funzionali, XVI, p. 180)
Tullio Viola
Portano questo nome gli sviluppi più moderni dell'analisi matematica, generati dalla fecondazione che le teorie classiche hanno ricevuto [...] dalla topologia e dall'algebra astratte. Il nome è talvolta sostituito da quello di "Analisi astratta". La sua F(x) "additivo" in V, quando
b) F(x) "omogeneo" in V, quando
c) F(x) "lineare" in V, quando F(x) è simultaneamente continuo e additivo in V ...
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matematica. - Termine con cui si designano certe speciali espressioni che si presentano spontaneamente nella risoluzione dei sistemi di equazioni di 1° grado o, come si suol dire, lineari. Per riferirci [...] dànno luogo a due determinanti A, B, ed è C = AB; se è m 〈 n, C è uguale alla somma dei prodotti che si hanno x3) + λ3u3 (x1, x2, x3) = 0 l'equazione di una rete di curve algebriche dello stesso ordine, l'equazione ∂ (u1, u2, u3)/∂ (x1, x2, x3) = ...
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. Nei più vari campi della tecnica si fa oggi largo uso di segnali che, anziché poter assumere un valore qualunque (segnali analogici) possono assumere soltanto un certo numero di valori discreti (segnali [...] definiscono le operazioni su variabili binarie sono dettate dall'algebra di Boole. Alcune di queste operazioni sono riportate sia J sia K e usando come ingresso l'ingresso del clock (C); si ottiene così un funzionamento trigger (fig. 8). Il comando ...
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. 1. Ha importanza fondamentale, in tutta la matematica, lo studio della variazione delle funzioni di una o più variabili quando alle variabili stesse si attribuiscono determinati incrementi. Nel calcolo [...] 1819; G. Boole, Treatise of the Calculus of finite differences, Cambridge 1860 (trad. tedesca di C. H. Schnuse, Brunswick 1867); S. Pincherle, L'Algebra delle forme lineari alle differenze, in Mem. dell'Acc. delle scienze di Bologna, 1895; A. A ...
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È uno strumento costituito essenzialmente di due aste di eguale lunghezza collegate fra di loro a cerniera, capaci dì assumere quindi un'iuclinazione relativa qualsiasi (v. fig.: n. 5); dev'essere possibile [...] cosa consiste l'estensione in parola? La risposta che l'algebra moderna dà a questa domanda è esauriente e costituisce in pari spessori degli oggetti (v. fig.: nn. 7, 8), e i c. di calibro, aventi invece le gambe ricurve all'infuori, che servono a ...
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. L'aggettivo "cubica" da "cubo" significa di terzo grado, e in questo senso s'applica ad equazioni, o forme algebriche di terzo grado, rappresentanti curve, o superficie, o varietà a quante si vogliano [...] studio delle cubiche piane fu proseguito da C. Mac Laurin, il quale scoperse che ogni
Bibl.: F. Enriques-O. Chisini, Lezioni sulla teoria geometrica delle equazioni e delle funzioni algebriche, voll. 3, Bologna 1915-1924, I, ii, cap. II (nn. 21, 22 ...
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HUME, David
Guido Calogero
Filosofo, storico ed economista inglese, nato a Edimburgo il 26 aprile 1711, ivi morto il 25 agosto 1776. Dopo avere trascorso i primi anni della sua vita nella proprietà [...] razionalmente erano soltanto l'aritmetica e l'algebra), la più rigorosa distinzione, che vi è H. Burton, Life and Correspondence of D. H., voll. 2, Edimburgo 1846-50; C. J. W. Francke, D. H., Haarlem 1907. Per l'opera filosofica e scientifica ...
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. La teoria dei corpi (astratti) costituisce uno dei capitoli più profondamente studiati dell'algebra moderna (v. in questa App.); essa ha avuto origine da una celebre memoria di E. Steinitz del 1910, [...] tal caso però si può "costruire" un corpo K′, che sia un'estensione algebrica semplice di K, tale che l'equazione f(x) = 0 abbia una positivo, negativo o nullo) è determinato da x; e ponendo:
essendo c un numero reale qualunque > 0 e 〈 1 si ha la ...
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FRAZIONE (ted. anche Bruch)
Ettore BORTOLOTTI
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Se in una classe di grandezze, fra loro omogenee (v. grandezza), si prefissa una di esse, che indicheremo con U, come unità, e un'altra grandezza A è [...] 1868, come atto a esprimere i rapporti A : C, B : C fra tre numeri dati A, B, C per mezzo di frazioni approssimate di egual denominatore, , in Periodico di Mat., Bologna 1931; R. Bombelli, L'algebra, Bologna 1572, p. 37; P. A. Cataldi, Trattato del ...
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ciclo1 s. m. [dal lat. tardo cyclus, gr. κύκλος «cerchio, giro»]. – 1. In matematica, generalizzazione del concetto di linea chiusa; in algebra, sottogruppo ciclico di un gruppo. 2. In botanica, il complesso dei fillomi (foglie, antofilli, brattee)...
matematica
matemàtica (ant. e raro mattemàtica) s. f. [dal lat. mathematĭca (sottint. ars), gr. μαϑηματική (sottint. τέχνη); v. matematico]. – 1. a. Originariamente, la scienza razionale dei numeri (aritmetica, intesa come scienza della quantità...