energia
energìa [Der. del lat. energia, dal gr. enérgeia, da érgon "lavoro"] [LSF] Capacità che un corpo o un sistema di corpi ha di compiere lavoro, sia come e. in atto, cioè che opera nel processo [...] rispettiv., al primo ordine e al secondo ordine: v. interazioni molecolari: III 253 a, c. ◆ [LSF] E. di attivazione: generic., l'e. che bisogna fornire a la nascita della meccanica statistica quantistica, fu messa in luce grazie all'impossibilità di ...
Leggi Tutto
GINI, Corrado
Nora Federici
Nacque a Motta di Livenza (Treviso) il 23 maggio 1884 da Luciano e da Lavinia Locatelli, in una famiglia agiata di alta borghesia agraria.
La sua preparazione culturale fu [...] pubblici ricevuti dal G. dopo la prima guerra mondiale. Fu consulente del governo ed esperto della Lega delle Nazioni; da lui proposta.
Fonti e Bibl.: Studi in onore di C. G., I-II, Roma 1960; V. Castellano, C. G.: a memoir, in Metron, XXIV (1965), ...
Leggi Tutto
raggio
ràggio [Der. del lat. radius, in origine "bacchetta appuntita", poi "raggio luminoso" perché questo s'irradia rettilineamente da una sorgente raccolta, come il raggio della ruota che parte rettilineamente [...] dielettrica del vuoto, e carica dell'elettrone, me massa di quiete dell'elettrone, c velocità della luce nel vuoto, pari a 2.817 940 92(38) 10-15 , per il quale v. atomo: I 289 d; tale metodo fu estesamente impiegato, per es. da O. Stern e W. Gerbach ...
Leggi Tutto
CEVA, Tommaso
Giovanna Gronda
Fratello minore del matematico Giovanni e maggiore del letterato gesuita Cristoforo, nacque a Milano il 20 dic. 1648 da Carlo Francesco e Paola de' Colombi, in una famiglia [...] , già edito a Milano nel 1702). Negli ultimi anni fu afflitto da una paralisi resa più grave dalla sordità e dalla pp. 350-51; e in contributi specifici: R. Ramat, La critica del padre C., in Civiltà moderna, X (1938), pp. 385-95; XI (1939), pp. ...
Leggi Tutto
DE MARCHI, Luigi
Paola Gardellini-Ilaria Luzzana Caraci
Nacque a Milano il 16 maggio 1857 da Giovanni e da Caterina Perego; quarto di cinque figli (furono suoi fratelli Emilio, Attilio, Odoardo), riuscì [...] italiano (dal 1915 al 1918).
Ma il D. non fu estraneo neppure alla vita politica del suo tempo. Nel 1914 Mem. d. Accad. di scienze lett. ed arti in Padova, LIII (1936-37); C. Somigliana, Commem., in Atti d. Acc. d. scienze di Torino, LXXII (1936-37 ...
Leggi Tutto
MALFATTI, Gianfrancesco
Alessandra Fiocca
Nacque ad Ala nel Trentino il 26 sett. 1731 da Giovanni Battista e da Giuseppa Malfatti. Dopo studi nel collegio dei gesuiti di Verona, a diciassette anni si [...] tecniche sviluppate indipendentemente da C. Hermite e L. Kronecker.
Nel 1771 fu attuata un'importante citato, risale al 1807).
Il M. morì a Ferrara il 9 ott. 1807 e fu sepolto in duomo, nella cappella di S. Maurelio.
Fonti e Bibl.: Un risveglio di ...
Leggi Tutto
forza
fòrza [Der. del lat. fortia, da fortis "forte"] [MCC] In termini elementari, la causa capace di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo; come tale, cioè in relazione alle modificazioni [...] in cui il concetto di f. fosse superfluo. Tale idea fu realizzata da H. Hertz la cui Meccanica (1894) è svolta , di scambio: v. forze nucleari: II, rispettiv., 691 f, 694 b, 693 c, 692 f. ◆ [MCC] F. ordinaria: una qualunque f. non impulsiva, tale ...
Leggi Tutto
ottica
òttica [s.f. dall'agg. ottico] [OTT] (a) Parte della fisica che studia i fenomeni relativi all'emissione, alla propagazione e alla ricezione della luce, sia nel vuoto che in mezzi materiali, con [...] largamente usati per la messa a punto di dispositivi vari. Fu poi riconosciuta la possibilità di usare anche lenti e prismi , che si può far iniziare con l'enunciazione del principio di C. Huygens (1680) ma che s'affermò soltanto all'inizio del ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: matematica. Teoria degli invarianti
Leo Corry
Teoria degli invarianti
L'algebra del XIX sec. ebbe uno sviluppo intenso che coprì numerosi domini. Nuove entità matematiche come gruppi, anelli [...] fattori a, b, c,… che compaiono nel prodotto deve essere uguale a un multiplo di m. Aronhold fu il primo a esprimere dimostrare con la notazione precedente che
[10] a(bc)+b(ca)+c(ab)=0.
Un'altra identità, più complessa e molto utile, deducibile ...
Leggi Tutto
induzione
induzióne [Der. del lat. inductio -onis, dal part. pass. inductus di inducere "indurre" (→ induttivo)] [FAF] Procedimento logico, opposto a quello della deduzione, per cui dall'osservazione [...] vettoriale omonima, l'i. magnetica, B. Questa fu definita inizialmente, in perfetta analogia con il vettore i ottenuti con determinate operazioni appartengono a I (o godono di P); (c) si esclude che elementi diversi da quelli detti appartengano a I ( ...
Leggi Tutto
kung fu
⟨kuṅ fu⟩ s. cin., usato in ital. al masch. – Antica tecnica di lotta di origine cinese, di cui troviamo tracce sin dall’11° sec. a.C., durante la dinastia Zhou. Come sistema codificato di arti marziali nasce nel 527 d.C. nel monastero...