mescere
Luigi Peirone
Ricorre, in rima rara (con esca e cresca) nel senso proprio di " versare da bere ", ma in contesto figurato: Cacciaguida invita D., anche se già ne conosce il pensiero in quanto [...] le anime vedono tutto rispecchiandosi in Dio, a esprimere a viva voce il suo desiderio, perché t'ausi / a dir la sete, sì che l'uom ti mesca (Pd XVII 12), " sì che tu possa essere soddisfatto ".
Dal punto ...
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Pressa, della
Arnaldo D'addario
Consorteria magnatizia di Firenze; suoi esponenti erano già emersi nella vita pubblica della città molto prima che Cacciaguida li vedesse al potere, come D. gli fa ricordare [...] in Pd XVI 100-101. I cronisti (Malispini XLIX; Villani IV 10, VI 65, 68) ne ricordano le antiche origini, comuni ai Bonaguisi e ai Galigai, e citano i nomi mitici di un Uguccione e di un Bonaguisa armati ...
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Pilli (Pigli)
Arnaldo D'addario
Consorteria consolare fiorentina, che D. fa citare mediante l'allusione allo stemma (la colonna del Vaio) da Cacciaguida (Pd XVI 103) come una fra le più cospicue già [...] nel sec. XII, insieme ai Sacchetti, ai Giuochi, ai Fifanti, ai Barucci, ai Galli e ai Chiaramontesi. Il Villani (IV 12) li annovera fra i " gentili uomini e grandi in quelli tempi " abitanti " nel quartiere ...
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Città capitale della Toscana, una delle più importanti città d'Italia, e per i ricordi storici, per i tesori artistici che racchiude, nonché per la vaghezza della sua posizione, una delle più celebrate [...] esaltato dai cronisti in confronto all'età seguente e che Dante contrappose alla città dei tempi suoi come la Fiorenza di Cacciaguida.
Ma anche a estendere il Comune di poche miglia fuor della "cerchia antica" quante aspre fazioni contro la nobiltà ...
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Arrigucci
Simonetta Saffiotti Bernardi
. Nobile famiglia fiorentina già decaduta, secondo quanto nota l'Ottimo, ai tempi di Dante. Questi la ricorda per bocca di Cacciaguida in Pd XVI 108, nel corso [...] per il Davidsohn questo avvenimento sarebbe da mettere in relazione con il detto Compagno. A questo personaggio probabilmente si riferisce Cacciaguida allorché afferma che gli A. eran già tratti / a le curule. Figlio di Compagno è un Arriguccio che ...
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astro
Mentre frequente è in D. l'uso di ‛ stella ', a. è presente solo in Pd XV 20, dove indica metaforicamente l'anima di Cacciaguida: tale dal corno che 'n destro si stende / a piè di quella croce [...] corse un astro / de la costellazion che lì resplende. Nella terzina a. è chiaramente connesso con l'immagine della ‛ costellazione ', in quanto singolo componente di un aggregato di corpi luminosi. Anzi, ...
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ceppo
. Ricorre soltanto in Pd XVI 106 col significato di " stirpe ", " schiatta originaria ", da cui discendono talune famiglie fiorentine che D. fa ricordare qui da Cacciaguida: Lo ceppo di che nacquero [...] i Calfucci / era già grande ...
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Guidi, Guido IV il Vecchio (Guido Guerra)
Renato Piattoli
, A lui D. non accenna mai direttamente nelle sue opere, tranne forse per larvata allusione quando Cacciaguida dice che dai Ravignani discese [...] il conte Guido (Pd XVI 98), indubbiamente con riferimento al conte Guido Guerra VI che era disceso dal matrimonio di Guido il Vecchio con Gualdrada Ravignani. Questo Guido è indicato da G. Villani (V 37) ...
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Urbisaglia (Orbisaglia)
Gino Franceschini
Città della Marca d'Ancona, ai limiti fra i territori di Macerata e Fermo, ricordata da D. perché al suo tempo in completa decadenza. Cacciaguida infatti nell'illustrare [...] se ne vanno / di retro ad esse Chiusi e Sinigaglia (Pd XVI 67-75). Un legame fra la causa esposta da Cacciaguida e il motivo reale della caduta delle città portate ad esempio non è storicamente accettabile; sappiamo infatti che causa principale della ...
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Fifanti (o Fisanti)
Arnaldo D'addario
Famiglia nobile di Firenze. I F. sono ricordati da D. (Pd XVI 104) fra le grandi consorterie del tempo di Cacciaguida, insieme ai Sacchetti, ai Giuochi, ai Barucci [...] e ai Galli. Il Malispini conferma questo giudizio di valore politico e sociale con la notizia della dignità equestre concessa da Carlo Magno a un Arnaldo F. e con l'accenno alla familiarità goduta da Alderigo ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
paterno
patèrno agg. [dal lat. paternus, der. di pater «padre»]. – 1. a. Del padre, che appartiene al padre o da lui proviene: l’amore p.; i consigli, i rimproveri p.; l’autorità p.; la casa p.; beni p. (e analogam. eredità p., quella costituita...