Famiglia napoletana, di antica nobiltà, vantava una mitica origine bizantina; da un Giovanni (sec. 12º) prendono inizio quattro rami della famiglia: i C. Rossi, i C. Cannella, i C. di Capua e i C. Carafa, [...] (1609), Grande di Spagna (1708). Si ricordano ancora i C. di Melfi, con Giovanni (v.), maresciallo di Francia e il figlio Giovanni Antonio (1515-1569), vescovo di Troyes e successivamente - convertitosi al protestantesimo - amico di Calvino e Beza. ...
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Farel, Guillaume
Riformatore francese (Gap, Delfinato, 1489-Neuchâtel, Svizzera, 1565). Studiò a Parigi, e subì presto l’influenza dell’umanesimo religioso di Lefèvre d’Étaples; deciso e conseguente, [...] ; abile e impetuoso ebbe successo e nel 1537 ottenne persino, per sé e i fratelli, il diritto di cittadinanza. Poi comparve Calvino, che F. sostenne nelle prime lotte e col quale fu anche esiliato; poi, poco a poco, accanto alla personalità del nuovo ...
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Storico italiano (Firenze 1916 - ivi 2006), prof. di storia nell'univ. di Messina (1952), poi di Firenze (dal 1960). I suoi interessi si sono orientati soprattutto verso ricerche di storia del principato [...] l'ampia sintesi Storia dell'età moderna (1965) e una serie di opere per la scuola e la divulgazione. Di carattere autobiografico è invece La strada della liberazione. Dalla riscoperta di Calvino al Fronte della VIII Armata (con V. Spini, 2002). ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] sia da una parte sia dall’altra: mentre Dávid e Biandrata vi facevano insistito riferimento nelle loro opere, anche i calvinisti non mancavano di lodare Giovanni II come un novello Costantino, che metteva fine alle dispute religiose e scacciava gli ...
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Protestantesimo. La Riforma
Gianni Long
Gli inizi della Riforma
La Riforma protestante fu l’avvenimento più importante del 16° sec. e si fa risalire all’affissione delle celebri tesi di Lutero nel 1517. [...] l’antiquité du vray christianisme, 1627). Secondo l’Histoire ecclésiastique (1580), che ha tra gli autori il successore di Calvino, Teodoro di Beza, la storia è interamente governata da Dio e la Riforma è frutto della sua azione provvidenziale: anche ...
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Nome di varî personaggi romani: 1. Console nel 192 a. C., vinse i Boi; partecipò poi alle operazioni militari contro Antioco III di Siria, che si conclusero con la battaglia di Magnesia (190). 2. Nipote [...] ). 4. Figlio di Lucio Domizio Enobarbo, il console del 54 a. C., fu avversario di Cesare. Nel 42 vinse Domizio Calvino decimando la flotta dei triunviri; riconciliatosi quindi con Antonio, fu governatore della Bitinia (40-34) e console nel 32. L'anno ...
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Storico italiano (Palermo 1889 - Napoli 1946). Dedicatosi dapprima alla storia delle origini del cristianesimo, O. si è poi rivolto alla storia del Risorgimento, dei rapporti fra cattolicesimo e civiltà [...] francese nell'età della Restaurazione (1946). Postumi apparvero: Aspetti del cattolicesimo della Restaurazione (1946); Giovanni Calvino (1947); Il senso della storia (1948); una raccolta di scritti risorgimentali (Difesa del Risorgimento, 1951 ...
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ERCOLE II d'Este
Gino Benzoni
Primogenito del duca Alfonso I e della sua seconda moglie Lucrezia Borgia, nacque a Ferrara il 4 apr. 1508, riempiendo di gioia il padre con la sicurezza dell'erede maschio [...] . Così si sbarazzò d'una fastidiosa influenza. Ma ciò con relativo suo giovamento, ché proprio in quell'anno - lo stesso in cui Calvino, che aveva appena pubblicato l'Institutio, giunse, il 23 marzo, con l'amico Jean Du Tillet, a Ferrara, sino ad un ...
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BARBARIGO, Gregorio
Boris Ulianich
Nacque a Venezia il 27 marzo 1579 (M. Barbaro, in Arbori de' patritii veneti, I, p. 173, in Arch. di Stato di Venezia, riporta la data del 27 maggio; ma cfr. nello [...] di Roma. Il suo nome appare fra i lettori di libri considerati globalmente eretici - fra questi, oltre l'Institutio di Calvino e l'Apologia di Giacomo I d'Inghilterra, si trovavano anche scritti di Machiavelli e Guicciardini - di cui una volta ...
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BARGONI, Angelo
Nilo Calvini
Nacque a Cremona da modesta famiglia il 26 maggio 1829. Poté iniziare gli studi giuridici all'università di Pavia grazie ad un sussidio raccolto dalla nobildonna Antonietta [...] a Roma: tesi che Mordini espose il 27 luglio alla Camera, riscuotendo il favore del Diritto,e che lui stesso, Fabrizi, Calvino e Cadolini cercarono, come è noto, di far prevalere presso Garibaldi. L'arresto dei primi tre e lo stesso scontro di ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...