ESTE, Alberto d'
Antonio Menniti Ippolito
Quinto di questo nome, nacque a Ferrara nel 1347 dal marchese Obizzo (III) signore di Ferrara e di Modena. Figlio naturale, fu poi legittimato; già nominato [...] le cui clausole v'era quella che stabiliva la restituzione agli Estensi del territorio di Este, una volta che questo fosse stato conquistato.
Il cambiamento d'alleanza generò una acuta crisi intema. Istigato dai vecchi soci della signoria, fiorentini ...
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GUERRIERI GONZAGA, Anselmo
Paola Bernasconi
Secondo di sei figli, nacque a Mantova il 19 maggio 1819 dal marchese Luigi e da Maria Rasponi, nobildonna ravennate.
Il G. crebbe nella casa della prozia [...] ), il G. aveva mostrato la propria avversione ai cambiamenti manifestando scarsa fiducia in un eventuale rinnovo della classe dirigente e rivendicando alle cosiddette consorterie moderate il merito di quanto era stato fatto per il paese e il diritto ...
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Carlomagno
Chiara Frugoni
Il fondatore del Sacro Romano Impero
Il mattino di Natale dell'anno 800 Carlomagno veniva incoronato imperatore a Roma dal papa. Rinasceva così l'impero, il Sacro Romano Impero [...] testo. Alcuino utilizzò anche un nuovo tipo di scrittura, che è stata chiamata carolina (dal latino Carolus "Carlo"), molto staffa comportò un cambiamento nel sistema di combattere. Il nucleo più importante dei guerrieri di Carlomagno divenne quello ...
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BEATRICE d'Aragona, regina d'Ungheria
Edith Pàsztor
Nata il 14 nov. 1457, molto probabilmente a Capua, era la figlia quartogenita di Ferdinando I d'Aragona, noto come Ferrante, allora principe di Calabria, [...] cioè l'arcivescovo di Bari, Antonio Aiello, e il vescovo di Ferrara, Lorenzo Roverella. Essendo stato quest'ultiino nunzio trono il figlio del re di Polonia Ladislao Jagellone da cui aveva ricevuto in cambio promessa di matrimonio, e verso il ...
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Carlo Ratti
Milano dopo l’Expo
L’esito dell’Esposizione milanese è stato, con la sorpresa di molti, positivo, ma cosa ne sarà della città, dell’area espositiva e dei suoi contenuti dopo che i padiglioni [...] mass media nazionali – l’Esposizione universale di Milano è stata un successo. Un successo proclamato dal pubblico giovane capitale di una vera e propria Startup nation; in molti altri luoghi. Oggi l’innovazione sta cambiando il volto di molte città ...
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Piero Ignazi
Missioni all’estero: guerrieri o pacificatori?
In Italia, l’analisi della politica estera ha incontrato per la prima volta la dimensione militare quando sono state avviate le prime missioni [...] del sistema internazionale o delle caratteristiche del sistema politico, sono stati i mutamenti di cultura politica a consentire questo cambiodi passo rispetto al passato e alle scelte di Germania e Giappone.
Un mutamento aiutato da due ulteriori ...
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Gianfranco Pasquino
Il signor quaranta per cento
Matteo Renzi, la sua ascesa e il suo impatto politico e mediatico sull’Italia in recessione visti attraverso la lente d’ingrandimento di uno dei maggiori [...] di partito Enrico Letta, prima rassicurato (#Enricostaisereno), poi disarcionato, la battaglia di Renzi per un cambiodi 22 febbraio 2014. La transizione dal renzismo di lotta al renzismo di governo è stata, come nelle intenzioni del leader, fulminea ...
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Paolo Branca
Prove di democrazia nel mondo islamico
Le rivolte che si sono susseguite a catena in molti paesi del Nord Africa e del Medio Oriente sul finire del 2010 e nei primi mesi del 2011 sono presto [...] state battezzate ‘primavera araba’, benché iniziate in pieno inverno. Tale denominazione dipende dalle speranze dicambiamento che esse hanno suscitato, prendendo alla sprovvista anche i più esperti osservatori che non si aspettavano fenomeni tanto ...
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camorra
Associazione criminale esistente nel Napoletano fin dall’epoca spagnola e diffusa oggi anche nel resto della Campania. Occorre distinguere la c. tradizionale, tra la metà del sec. 19° e la fine [...] una tendenza che si mantenne anche dopo il 1860. Il cambiamento della c. dopo la Seconda guerra mondiale coincise con locale. Negli anni Cinquanta e Sessanta, lo Stato attuò una serie di campagne repressive contro i camorristi, intaccandone prestigio ...
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Ferrari, Giuseppe
Filosofo e uomo politico (Milano 1811 - Roma 1876). Laureato in giurisprudenza, si dedicò poi completamente agli studi filosofici. Ebbe in Gian Domenico Romagnosi il proprio maestro [...] avrebbe dovuto assumere la rivoluzione italiana. La via del cambiamento graduale, a suo dire, non aveva sbocco, perché di parlamentare, trovandosi però isolato dal resto della Sinistra. Fu inoltre sostenitore di una piena emancipazione dello Stato ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...