Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] un versetto lirico formato da due arsi e tre tesi libere, con schema íàíàæ. Di origine popolare e di carattere rituale, si trova, per es., nel χελιδονισμός («canto alla rondine») dei fanciulli rodiesi e, in seguito, solo o associato al ferecrateo e a ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] perlustrare spregiudicatamente gli aspetti della natura, ma accettava con religiosità anche il mistero, cantando gli idoli dell'immaginazione e della credenza popolare. L'epicureismo è superato in una nuova e più complessa sensibilità che nasce dalla ...
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Decameròn (o Decàmeron, o Decameróne) Raccolta di cento novelle di G. Boccaccio, la cui stesura definitiva può essere attribuita agli anni tra il 1349 e il 1351. Consta d'un proemio, di un'introduzione [...] , giovanissima anch'essa, ma lieta e pronta al canto e ingenuamente lasciva; Emilia, innamorata di sé come di implicazioni ideali e fantastiche ha determinato la maggior fortuna popolare di talune novelle comiche.
A questa grande varietà di temi ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] aree di diffusione, l’origine e la cronologia delle varie forme e dei singoli canti.
La fiaba
Il campo della novellistica non ha problemi diversi da quelli della poesia popolare. Così, mentre Croce ha messo l’accento sul valore d’arte assoluto che ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] ritmo», che nel Medioevo indicava un verso non metrico, accentato, popolare, quello cioè che col tempo fu fornito di r. (➔ moduli tradizionali rigidamente prestabiliti (strutture che d’altro canto vengono rivivificate da autori che mirano al loro ...
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Architettura
Nelle chiese occidentali, lo spazio destinato ai cantori e al clero durante le funzioni liturgiche; ne è parte integrante l’insieme dei sedili, in origine semplici banchi di marmo, in seguito [...] il gruppo dei danzatori in canto e la loro danza, di solito in onore di qualche dio. Il c. greco più antico fu detto c. ciclico perché i coreuti si disponevano in tondo intorno all’altare del dio; era di origine cretese e popolare e fu innalzato a ...
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Poeta tedesco (Quedlinburg 1724 - Amburgo 1803). Ritenuto tra i fondatori della poesia tedesca moderna, l'opera che ne segnò l'esordio e la consacrazione fu il poema in 20 canti Messias (1748-73), monumentale [...] e l'immediata consacrazione, fu il Messias, poema in 20 canti pubblicati e rielaborati a più riprese fra il 1748 e il 1773 non riuscito di creare un dramma che fosse insieme nazionale e popolare. Pure in tale sede, quindi, K. mancò la finalità che ...
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Poeta tedesco (Ansbach, Franconia, 1796 - Siracusa 1835). Riaffermando l'autonomia del fenomeno artistico, considera l'arte la più alta espressione dell'attività creativa dell'uomo, e la vita un godimento [...] uomini la verità, un sacerdote. P. non fu mai poeta popolare, eppure fu a tal punto apprezzato da essere persino considerato il contro K. L. Immermann e H. Heine (il quale dal canto suo non gli risparmiò aspre censure). Più felice, per la nota ...
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Letteratura
La più antica forma metrica della lirica d’arte nella letteratura italiana. Trasse origine dalla cansó provenzale e subì nel tempo varie modifiche fino agli stilnovisti e a Petrarca, che fu [...] inizi del 20° sec., nel campo della musica leggera e popolare, con il termine c. si è sempre più spesso definito c. che scandivano i ritmi di lavoro degli schiavi, e nei canti religiosi spiritual e gospel. Il blues, la c. afroamericana strutturata in ...
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Arte e uso di comporre versi all’improvviso, senza preparazione e meditazione, o di comporre musica nell’atto stesso di eseguirla. È detta i. l’opera stessa, letteraria o musicale che si compone improvvisando. [...] , G. Milli Cassone. Continuava intanto a fiorire la poesia popolare improvvisata, tradizionale in alcune campagne d’Italia.
Musica
L’i , presso gli organisti e i cembalisti che accompagnavano il canto in chiesa o in concerto o in teatro, spesso ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...
popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...