ZAMBRINI, Francesco
Albano Sorbelli
Linguista, letterato, bibliografo, nato a Faenza il 25 gennaio 1810, morto a Bologna il 9 luglio 1887. Fatti i primi studî in Faenza e in Imola, nel 1829 si iscrisse [...] della lingua e letteratura dei primi secoli. Alla morte dello Z. gli successe nella presidenza della commissione Giosue Carducci, di lui amico e collaboratore.
Il nome dello Z. rimane specialmente affidato all'interessante catalogo ragionato Le opere ...
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ARLIA, Costantino
Luigi Lerro
Nacque il 23 ag. 1829 ad Aiello Calabro. Laureatosi in giurisprudenza a Napoli, entrò in magistratura e quindi al ministero di Grazia e Giustizia, ove prestò lungamente [...] 'infima italianità,pubblicata a due riprese nel 1884 e nel 1896 a Milano.
Puntiglioso "linguaiolo", secondo la definizione di Carducci, era naturalmente portato verso indagini metodiche e comparazioni fra testo e testo. I suoi lavori, a mano a mano ...
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In linguistica, la categoria di nome astratto non è universalmente accettata. I nomi astratti non sarebbero infatti di facile definizione dal punto di vista semantico: non a caso l’‘astrattezza’ non rientra [...] di fama, concreto quando indica una persona celebre («via, non fo per dire, / ma oggi sono una celebrità», Giosuè Carducci, “Davanti San Guido” in Rime nuove, vv. 23-24).
La terminologia utilizzata è di conseguenza piuttosto eterogenea, quando non ...
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REGOLA O REGOLO?
Sono due sostantivi di genere diverso che derivano (più o meno direttamente) dallo stesso etimo.
• Il femminile regola (dal latino regulam) significò dapprima ‘assicella di legno, regolo’ [...] o popolo’ (dal sostantivo latino regulum); in questa accezione, la forma è oggi rarissima
A un affamato regolo nov’esca offron d’anime e terre (G. Carducci, Levia Gravia).
VEDI ANCHE
alternanza di genere e di significato
genere dei nomi ...
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Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...] a sé stessi (9):
(7) Tu fior de la mia pianta
percossa e inaridita,
tu de l’inutil vita
estremo unico fior
(Giosuè Carducci, “Pianto antico”, vv. 9-12)
(8) O contraddizione, Musa del comico, o diva ironia, o elegante mantello dell’humor e spada della ...
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Il termine barbarismi designa spregiativamente fin dall’antichità le parole (e, più generalmente, gli elementi morfologici, sintattici e stilistici) considerate estranee allo spirito e alla forma di una [...] del mondo avendo i barbarismi in conto di eleganze»); di un uso pienamente acclimatato testimoniano occorrenze in una lettera di ➔ Giosuè Carducci e nella Prefazione di Fanfani & Arlia (18812, p. XI).
Se fino al XIX secolo la polemica contro i ...
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VANNUCCI, Atto
Guido Mazzoni
Storico e filologo; nacque a Tobbiana nel Pistoiese il 29 dicembre 1810, morì a Firenze il 9 giugno 1883. Figlio di contadini, ricevette l'istruzione elementare da preti, [...] eroica. Fu ammirato e amato da quanti lo conobbero a fondo (il Tommaseo gli fu ingiustamente acre); anche dal Carducci, sebbene lo stimasse un "temperato". Fu nominato senatore nel 1865.
Scrittore, pur senza vera originalità, di grande virtù per ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] più recenti (Serianni 2009: 245-261). È in parte da correggere il luogo comune che considera l’opera di Carducci il canto del cigno della poesia aulica e fedele al codice lirico tradizionale. Anche nelle sue poesie, complessivamente solidali con ...
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Nacque a Pescasseroli (L’Aquila) il 25 febbraio 1866. Compiuti gli studi medio-superiori a Napoli, scampò al terremoto di Casamicciola (luglio 1883), in cui perse i genitori e la sorella, e fu accolto [...] conto degli influssi degli autori da lui prediletti (Giambattista Vico, G.W.F. Hegel, K.W.F. Schlegel, Giosuè Carducci, Francesco De Sanctis) e soprattutto dell’assiduo lavoro di correzione a cui sottoponeva i suoi lavori in occasione delle loro ...
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Per metrica si intende l’insieme delle regole che governano il discorso poetico (o in versi), in quanto distinto da quello in prosa (in antico, oratio soluta, sciolta dalle regole della versificazione). [...] vari artifici, di adattare alla prosodia dell’italiano le regole della metrica classica (così le Odi barbare di ➔ Giosuè Carducci).
La metrica italiana, come in genere la metrica delle lingue che non riconoscono l’opposizione di quantità vocalica ...
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carducciano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. Del poeta Giosuè Carducci (1835-1907), relativo alla sua opera, o ispirato alla sua poetica: la concezione c. della poesia; stile, gusto carducciano. 2. Seguace, imitatore, studioso della poesia del Carducci:...