Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] atto nel parlato e la pressione delle lingue d’uso quotidiano. Prima che la riforma della cultura voluta da CarloMagno restaurasse la corretta grafia e, accanto ad essa, una più stretta osservanza delle antiche regole fonetiche e morfosintattiche, i ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] (basti l'esempio dell'epigrafe su marmo nero fatta incidere da CarloMagno per Adriano I su testo di Alcuino e oggi a Roma nel corso del sec. 9° e precisamente nei grandi codici commissionati da Carlo il Calvo, quali la Bibbia di S. Paolo f.l.m. a ...
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Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; [...] peculiare delle lingue dell’Europa centro-occidentale, vale a dire al nucleo centrale dell’area linguistica cosiddetta di CarloMagno o dello Standard Average European (SAE; per un quadro generale cfr. Haspelmath 2001). Al di fuori di questa ...
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Il trapassato remoto è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che indica principalmente un evento compiuto in un passato immediatamente prossimo a un altro evento passato, in generale espresso dal [...] durata e ripetizione nell’azione:
(13) Rugger afflitto non apriva bocca;
e poich’egli ebbe sofferto e sofferto,
a CarloMagno un giorno fece istanza
che a Filinoro facesse aver creanza
(Gozzi 1911: 145).
Come il trapassato prossimo, così anche il ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] scritture nazionali. Una delle esperienze più significative è quella della cosiddetta scrittura carolina maturata alla corte di CarloMagno, promossa dalla Scuola Palatina di Aquisgrana, dove, nell’VIII secolo, si raccolsero i più grandi eruditi del ...
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L’epiteto (dal gr. epítheton «aggiunta») è un nome, un aggettivo o una locuzione che si aggiunge a un nome a cui può essere legato da diversi gradi di necessità. Nei testi di retorica è indicato come figura [...] di questa classe gli epiteti dei regnanti, in particolare se appartenenti alla stessa dinastia: CarloMagno, Carlo il Calvo, Carlo il Grosso, Carlo il Semplice.
L’epiteto esornativo può introdurre informazioni già presenti nel significato del nome ...
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PIETRO da Pisa
Vito Sivo
PIETRO da Pisa (Petrus Pisanus diaconus). – Su di lui abbiamo scarsissime e incerte notizie, oltre a quelle fornite da Eginardo e Alcuino di York. Non sono note né la data della [...] Saint-Riquier (Pauli et Petri diaconorum Carmina, a cura di E. Dümmler, 1881, XLII, p. 75), l’altro inviato a nome di CarloMagno (ibid., XLIII, p. 76). Sulla base di un atto del 5 giugno 796, sottoscritto da Petrus diaconus e da Fiducia clericus, si ...
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Mare interno compreso fra le coste meridionali dell’Europa, settentrionali dell’Africa e occidentali dell’Asia Anteriore. Si estende per circa 2.505.000 km2 (non considerando il Mar Nero e il Mar di Marmara), [...] del 4° sec. con la campagna d’Asia di Alessandro Magno. Riunite sotto di sé in una forte monarchia militare le genti 11° secolo. Pur fermato a E da Bisanzio e a O da Carlo Martello, l’Islam, controllando le grandi isole da Cipro alle Baleari, rimase ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] il dominio persiano, gli E. subirono la conquista di Alessandro Magno, il dominio dei regni ellenistici e infine quello romano. L duca Federico II nel 1244. Con la Bolla d’oro di Carlo IV (1356) i principi elettori ottennero il privilegio di tenere E ...
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(o Langobardi) Popolazione germanica che appare nelle fonti scritte nel 5° sec., quando si stanziò nel Meclemburgo (a E dell’attuale Amburgo).
Storia
Le origini. - Secondo l’antico mito longobardo delle [...] di parziale convivenza con il papato, allora rappresentato da Gregorio Magno.
La massima potenza. - Una nuova fase di aperto contrasto una violenta rivolta dei L. del Friuli costrinse Carlo a destituire una serie di duchi longobardi sostituendoli ...
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magno
agg. [dal lat. magnus «grande»]. – Sinon. ant. e letter. di grande: Mi fuor mostrati li spiriti magni (Dante); case de le quai mai le più magne Non vide il paladin prima né poi (Ariosto). È ancora vivo in locuz. partic.: aula m., v....
albertino
agg. – Relativo a un personaggio storico di nome Alberto. 1. Scuola a. di Colonia, il gruppo dei seguaci del filosofo e teologo Alberto Magno (sec. 13°), formatosi alla sua scuola, e caratterizzato dal prevalere di motivi platonici...