Siena Comune della Toscana (118,5 km2 con 54.308 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città, uno dei più importanti centri storici e artistici d’Italia, sorge a 323 m s.l.m. su alcuni rilievi fra [...] Valdelsa dai guelfi fiorentini e francesi. Il nuovo governo guelfo, instaurato a S. da Guido di Montfort, vicario di Carlod’Angiò, impose molte prescrizioni, ma con la pace del cardinale Latino Orsini (1280) furono riammessi in città i ghibellini e ...
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(fr. Marseille) Città e porto della Francia meridionale (839.043 ab. nel 2006; 1.480.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), sul Mediterraneo, all’estremità orientale del Golfo [...] al 600 a.C. da coloni provenienti da Focea, città ionica d’Asia, e divenne presto capitale di un impero marittimo che dalla 536) e sotto i re merovingi e carolingi. Sottomessa da Carlod’Angiò, M. perse l’indipendenza e iniziò una fase di decadenza. ...
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Scultore e architetto (Colle di Val d'Elsa, Siena, tra il 1240 e il 1245 circa - Firenze tra il 1302 e il 1310), figlio di Cambio e Perfetta. Figura centrale della cultura artistica del Medievo con la [...] e opere
Nel 1265 lavorò alle dipendenze di Nicola Pisano nel pulpito di Siena. Attestato a Roma nel 1277 presso Carlod'Angiò, per il quale probabilmente realizzò alcuni anni dopo la statua in Campidoglio, venne richiesto a Perugia per la Fontana ...
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Pittore (sec. 13º-14º). Alle poche notizie documentate fa da complemento una precoce e significativa valutazione critica risalente al Ghiberti che considera il C. "dottissimo" maestro. Fu attivo a Roma, [...] un frammento con la testa del Redentore (Vaticano, camposanto teutonico). A Napoli, dove il C. è documentato al servizio di Carlod'Angiò nel 1308, forse sono di sua mano alcune parti dell'Albero di Jesse in un affresco del duomo e una piccola parte ...
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Ivrea Comune della prov. di Torino (30,2 km2 con 22.839 ab. nel 2021; detti Eporediesi). Si estende parte in piano, parte su rilievi (altezza media 250 m s.l.m. ca.) ai piedi della Serra cui dà il nome, [...] II si impossessò della città nel 1238; presa nel 1266 da Guglielmo VII marchese del Monferrato, sottomessa con la forza da Carlod’Angiò (1271), passò poi fra l’altro ai Torriani milanesi e da questi a Enrico VII, finché alla morte dell’imperatore si ...
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Figlia (n. 1221 circa - m. 1295) di Raimondo Berengario IV conte di Provenza. Moglie dal 1234 di Luigi IX il Santo, influente se pur osteggiata dalla suocera Bianca di Castiglia, fu alla crociata del 1248 [...] Enrico III, in Francia rappresentò il partito inglese e, morto il marito (1270), lottò invano contro l'altro cognato Carlod'Angiò per il possesso della contea di Provenza. Si ritirò infine in un convento presso Parigi (oggi sobborgo Saint-Marcel). ...
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Guerre indette fra 11° e 13° sec. dai popoli cristiani d’Europa contro i musulmani per liberare il Santo Sepolcro di Gerusalemme (v. fig.).
Il concetto di guerra santa, in antitesi al primitivo pacifismo [...] c. Fu guidata da Luigi IX che nel 1270 sbarcò a Tunisi dove la peste lo uccise e decimò l’esercito. Carlod’Angiò concluse un trattato con il principe musulmano di Tunisi, ottenendo Malta e Pantelleria. Alla fine del 13° sec. gli ultimi possedimenti ...
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(fr. Avignon) Città della Francia meridionale, capoluogo del dipartimento di Vaucluse.
Nella località dove poi sorse A. colonie massaliote eressero templi dedicati a Eracle e ad Artemide; in età romana [...] , duramente provata dalla guerra civile, perse nel 1251 gran parte dei suoi privilegi, finendo poi sotto la signoria di Carlod’Angiò conte di Provenza. Signori del confinante Contado Venassino erano divenuti dal 1229 i papi, che l’avevano tolto a ...
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Famiglia genovese, il ramo più importante della numerosa stirpe dei conti di Lavagna. Tra i suoi primi esponenti, fu Ugo (sec. 12º-13º), che si chiamò Fliscus, da cui il nome della famiglia. L'assunzione [...] potere. Alberto e Nicola, fratelli di Ottobono, proclamati ribelli, riuscirono ad allargare la lotta a guerra aperta tra il comune e Carlod'Angiò. La morte di Adriano V, il fallimento del moto guelfo capitanato da Opizzo nel 1289, poi l'esilio (1295 ...
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Famiglia fiorita in Sicilia dal sec. 11º al 15º e che forse può ricollegarsi ai Clermont di Francia. I più antichi membri ricordati sono un Edgardo di Capua e un Ugo signore di Colubraro e Policoro (Basilicata), [...] proscritti da Ruggero II, il quale poi restituì la proprietà a Riccardo. Il nipote di quest'ultimo, Riccardo III, ricevette da Carlod'Angiò il titolo di conte. Il ramo diretto maschile si sarebbe spento nel 1315 con Ugo III; il nome fu continuato da ...
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angioino
agg. e s. m. [der. di Angiò; il fr. corrispondente è angevin, ma solo con riferimento all’Angiò, mentre nei riferimenti storici è usata la specificazione d’Anjou]. – 1. Relativo o appartenente alla dinastia dei conti e duchi d’Angiò,...
naso
s. m. [lat. nasus]. – 1. a. Nell’uomo, parte prominente del volto, a forma di piramide triangolare, situata sulla parte mediana della faccia, sotto la fronte e sopra il labbro superiore; protegge l’organo dell’olfatto (mucosa pituitaria),...