Figlio primogenito (n. 742 - m. Aquisgrana 814) di Pipino il Breve, re dei Franchi, e di Bertrada; alla morte del padre (768) ebbe l'Austrasia e la Neustria al nord de l'Oise, e l'Aquitania in comune col [...] di nome forse Desiderata (v. Ermengarda). Desiderio allora accolse nella sua corte la vedova e i partigiani di Carlomanno. Carlomagno, sollecitato dal papa Adriano I, impose a Desiderio di abbandonare al papa le terre che aveva occupato nell'esarcato ...
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Vassallo di Carlomagno (sec. 8º), si rifugiò presso Desiderio re dei Longobardi, che aiutò nella lotta contro Carlomagno. La leggenda lo dice figlio di un re di Danimarca (donde l'appellativo). È l'eroe [...] de Roland appare come uno dei principali paladini, ma la sua caratteristica fisionomia epica è quella di ribelle a Carlomagno; così compare, per es., nel poema La Chevalerie Ogier de Denemarche (sec. 13º), risalente a una tradizione formatasi in ...
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Terza moglie (m. 794) di Carlomagno; figlia del franco Raoul, sposò Carlomagno nel 783 e gli dette due figlie. Secondo Eginardo sarebbe stata responsabile della rivolta di Pipino il Gobbo nel 792, e perciò [...] rinchiusa nel convento di Prüm ...
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Figlia (secc. 8º-9º) di Carlomagno e di Ildegarda; al fine di stringere relazioni più amichevoli con l'Oriente, Carlomagno pensò a un matrimonio di R. con il giovane Costantino VI. R. fu educata da una [...] missione greca stabilitasi presso la corte carolingia; ma, per le vicende occorse nell'Impero d'Oriente, il matrimonio fallì ...
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Figlio primogenito (m. 811) di Carlomagno e di Ildegarda. Accompagnò il padre in Italia nel 799; fu inviato poi nell'805 contro i Boemi e l'anno dopo contro i Sorabi. Secondo la spartizione stabilita da [...] Carlomagno nell'806 avrebbe dovuto avere oltre la Francia Austrasica e Neustrica, parte della Borgogna, la Frisia, la Sassonia e la Turingia. ...
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Figlio naturale (m. 856) di Carlomagno; fu il confessore di Ludovico il Pio; vescovo di Metz, fu anche nominato da Sergio II vicario apostolico nella Gallia, ma rinunciò per l'ostilità sorta contro questo [...] privilegio. Nell'844 presiedette il concilio di Thionville ...
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Romano (m. 816), successore di papa Adriano I (795), fu innalzato alla cattedra pontificia dal clero romano in opposizione alla nobiltà laica. Appena eletto, partecipò la sua nomina a Carlomagno re dei [...] dispose un'inchiesta sulla condotta del papa, accusato dalla nobiltà romana di adulterio e di spergiuro. Poco dopo lo stesso Carlomagno venne a Roma, e L., superata la difficile situazione con una solenne purgatio, nella notte di Natale dell'800 ...
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Uno degli uomini di fiducia di Carlomagno (746 circa -821); abate del convento di Saint-Amand (782); arcivescovo di Salisburgo (785), accompagnò (800) Carlo Magno a Roma; fu più volte missus dominicus [...] e sottoscrisse il testamento dell'imperatore. Svolse intensa attività missionaria nella Carinzia, estendendo la giurisdizione della diocesi della Baviera elevata per lui a sede metropolitana (ricevette ...
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Figlio di Pipino e nipote di Carlomagno (n. 797 circa - m. Aquisgrana 818); succeduto al padre sul trono d'Italia nell'810, conservò i rapporti di subordinazione verso il nuovo imperatore Ludovico il Pio. [...] Ma poiché la Ordinatio imperii del luglio 817, che regolava la successione dell'Impero e quindi anche del regno d'Italia, non faceva alcun cenno di lui, B., temendo per la sua sorte, tentò di rendere il ...
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carolingio
carolìngio (o carolìngico) agg. [der. del lat. Carŏlus «Carlo»] (pl. f. -gie o -ge). – Dei Carolingi, dinastia francese che ebbe come più illustre rappresentante Carlomagno (dal quale prese il nome); che si riferisce a Carlomagno...
carolino
agg. [der. del lat. Carŏlus «Carlo»]. – Relativo a un personaggio di nome Carlo; si usa in determinate espressioni e con riferimento a determinati personaggi (che sono in genere sovrani): costituzione c., emanata da Carlo V a Regensburg...