GIACON, Carlo
Simone Pollo
Nacque a Padova il 28 dic. 1900 da Giovanni e Giuseppina Basso. Interrotti gli studi di ragioneria, nell'ottobre 1917 entrò nella Compagnia di Gesù. Trascorsi i primi anni [...] e contemporaneo. Questo indirizzo prese forma, nel 1954, nella pubblicazione de La causalità nel razionalismo moderno: Cartesio, Spinoza, Malebranche, Leibniz (Milano-Roma).
In quest'opera è analizzata la traduzione del classico binomio metafisico ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luciano Bottoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In armonia con le esigenze profonde del classicismo francese, La Fontaine focalizza [...] dei dibattiti teologici dell’epoca, come quello relativo all’anima degli animali — che oppone, fra gli altri, Gassendi (1592-1655) a Cartesio (1596-1650) – e che risuona nei versi di Un animale sulla luna (Un animal dans la lune). Nel 1693 (anche se ...
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LAVAGNA, Giovan Giacomo
Girolamo de Miranda
Nacque probabilmente a Napoli nella prima metà del XVII secolo. La famiglia era forse legata a un ramo dei Ravaschieri che, originari di Genova, erano giunti [...] avere ascoltato l'intervento di Galeno e di altri, dopo avere udito le tante citazioni tratte dai testi di Aristotele, Cartesio, Gassendi, così come pure da quelli di Claudiano, Varrone, Dante e Francesco Patrizi, tutti alla fine bandisce dalla sua ...
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prove dell'esistenza di Dio
prove dell’esistenza di Dio
Nella storia della riflessione filosofica e teologica si danno varie prove dell’esistenza di Dio, strettamente connesse a presupposti logici-metafisici [...] essere contingente come quello dell’isola, ma dell’essere necessario di Dio. E in questa forma l’argomento ontologico passò in Cartesio, in Spinoza e in Leibniz. Kant invece lo combatté riprendendo in sostanza il motivo di Gaunilone. Ma, di fatto, l ...
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È termine che può essere inteso in diverso modo a seconda del punto di vista da cui ci si mette nel considerare l'uomo, le sue potenze, i suoi atti e i suoi fini.
Più comunemente e, per così dire, più [...] cattolicismo non mancava chi vedesse i difetti del sistema. Non si allude qui alle critiche del Sarpi e del Cartesio, che dovevano poi essere rinnovate e largamente ampliate e dialetticamente rinvigorite dal Gioberti. Il principale dei difetti era ...
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SPAVENTA, Bertrando
Guido Calogero
Pensatore e storico della filosofia, nato a Bomba (Chieti) il 26 giugno 1817, morto a Napoli il 20 febbraio 1883. Scolaro, insieme col fratello Silvio (v.), nel seminario [...] Bruno e Campanella gli si svelano eome iniziatori di quello stesso pensiero moderno, continuatori del quale sono poi, fuori d'Italia, Cartesio e Spinoza e Kant e i postkantiani. D'altra parte anche Rosmini e Gioberti, in un primo tempo semplicemente ...
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. Biologia. - In biologia s'intende per teoria dell'evoluzione, o della discendenza, la dottrina secondo la quale sono apparsi dapprima sulla terra solo esseri viventi semplicissimi, dai quali, nella serie [...] aveva bensì seguitato a covare nelle menti dei filosofi: si citano soprattutto Giordano Bruno, Lucilio Vanini, Fr. Bacone, Cartesio, Leibniz (tralasciamo le affermazioni più esplicite ma troppo fantastiche di De Maillet e di Robinet), ma per i ...
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Somatoestesia
VVERNON B. MOUNTCASTLE
di Vernon B. Mountcastle
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) generalità; b) sistema somatico afferente. □ 2. Definizioni e principî. □ 3. Capacità umane nella sfera della [...] tra sensazione, percezione e meccanismi cerebrali, problema che ha appassionato così intensamente i filosofi fin dai tempi di Cartesio e prima ancora. Particolare rilevanza sarà data, d'altra parte, alle capacità somatoestetiche dell'uomo e al grande ...
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Logica matematica
Abraham Robinson
*La voce enciclopedica Logica matematica è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un’introduzione di Gabriele Lolli e un saggio di Beppo [...] un rinnovato contatto tra la matematica e la logica o, più in generale, la filosofia. Così, per esempio, Cartesio considerava la sua opera geometrica un'applicazione dei principi generali dell'euristica che egli aveva sviluppato nella sua filosofia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero di Kant si pone come cerniera tra due secoli, non solo nel senso che cerca [...] viene presentata nell’esperienza sensibile; anzi sostiene che persino la nostra esperienza interna (quella che permetteva a Cartesio di trovare come unica verità inconfutabile l’atto del pensare) non potrebbe esistere senza un’esperienza esterna. La ...
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cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...
razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...