L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] (➔ tematica, struttura), normalmente individuato nel soggetto della frase principale. Tuttavia, in diversi casi tale soggetto non coincide con il soggetto grammaticale della principale. Ciò si verifica, per es., quando l’infinito dipende da una ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] (L’Ottimo commento 1829: 421)
L’applicazione consapevole e sistematica al volgare delle categorie e delle regole grammaticali del latino (i casi, i tempi verbali, le concordanze sintattiche) consentì a Leon Battista Alberti, in una data successiva al ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] (27) impongono ai processi atomici una struttura grammaticale unitaria. Gli esempi (28-30) sono giustapposizioni ablativo assoluto continua nei costrutti participiali assoluti. In alcuni casi si tratta di formule fossili, come preso atto, ...
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Le semivocali sono suoni di tipo vocalico che, nei dittonghi (➔ dittongo) e nei trittonghi (➔ trittongo), si combinano alle ➔ vocali propriamente dette. Una suddivisione più fine oppone le semivocali alle [...] due semivocali divergono anche dal punto di vista della variabilità. Nei casi di presenza di /w/ e assenza di /u/, le vocali 15, pp. 255-296.
Migliorini, Bruno (1990), Innovazioni grammaticali e lessicali dell’italiano d’oggi, in Id., La lingua ...
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Le interrogative dirette sono frasi indipendenti (come negli esempi 1 e 2) o principali (es. 3) che contengono una domanda:
(1) hai dormito bene?
(2) quando vieni?
(3) pensi che Carlo abbia ragione?
Nella [...] , Trecentonovelle, 2)
In assenza di altri segnali grammaticali (come le parole interrogative nel caso delle parziali), è il modo di gran lunga più usato. Solo in alcuni casi il verbo dell’interrogativa diretta è al condizionale, che in particolare si ...
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Per il parlante comune la comunicazione orale consiste di suoni che possono essere trascritti ortograficamente o foneticamente. Così, una parola come casa può essere resa in forma scritta come una sequenza [...] associati: in genere, ma non mancano eccezioni e casi intermedi, i tratti segmentali sono percepibili e categorizzabili in portatrice di un tono discreto che è assegnato a livello grammaticale o lessicale ed è pertanto un tratto segmentale. Quindi, ...
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Insieme a nomi, verbi e aggettivi, gli avverbi costituiscono una delle classi aperte di parole nel lessico dell’italiano.
Uno degli aspetti più difficili nell’analisi degli avverbi riguarda la loro definizione [...] informazione sono codificati insieme; al contrario, le informazioni grammaticali e lessicali sono espresse in un ordine preciso, al predicato (seppur con le differenze osservate fra i due casi), quelli in (30-31) possono invece essere considerati come ...
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Le frasi causali sono frasi subordinate che esprimono la causa (➔ causalità, espressione della) o il motivo dell’evento codificato nella principale; più in generale, esse rientrano tra le costruzioni sintattiche [...] molestato la donna giudice che lo processava per uno di questi casi; condannato per aver stuprato la miss entrata nella sua camera d participio quanto il gerundio possono avere soggetti grammaticali diversi da quello della proposizione reggente:
(38 ...
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L’analisi logica potrebbe essere definita come quel tipo di analisi tradizionalmente incentrata sull’identificazione delle funzioni nella frase semplice: fondamentalmente del ➔ soggetto e del predicato [...] ha sempre provocato gravi dispiaceri». E infatti sono davvero troppi i casi in cui il soggetto in italiano non occupa la prima posizione ha mangiato Maria ed altre ancora. La moderna ricerca grammaticale (valga per tutti Salvi & Vanelli 2004: 297 ...
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Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] propriamente detti, che forniscono indicazioni riguardo alle categorie grammaticali di ➔ diatesi, modo (➔ modi del verbo), nell’impiego degli ausiliari si incontrano soprattutto in tre casi: coi verbi intransitivi, coi verbi impersonali, coi verbi ...
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tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, l’intero numero, il pieno complesso, senza...
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...