Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] , la dislocazione a sinistra antepone invece un sintagma nominale con tutti i suoi indicatori grammaticali. Nel primo caso la ripresa (o tramite clitico o tramite un pronome libero, un dimostrativo, un sintagma nominale di tipo anaforico) è ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] si suddividono in due categorie principali, per ragioni grammaticali e semantiche. In particolare, la frase infinitiva o autonomo può esprimere un evento in una successione narrativa. In tal caso, è introdotto dalla preposizione a o ecco:
(78) E gli ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] tutti pubblicati a Venezia nel 1549, 1550 e 1581), questo modo di ricavare regole grammaticali dai testi dei grandi scrittori toscani del Trecento (con un’apertura, nel caso di Dolce, a scrittori non toscani e non del Trecento come Jacopo Sannazaro e ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] un’espressione passa da un significato lessicale a uno grammaticale, è probabile che perda gli elementi morfologici che torinese è cul là, in alto piemontese chel là.
Un altro caso di grammaticalizzazione, che si ritrova non solo in italiano, ma in ...
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In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] quali erano già state identificate dall’analisi grammaticale tradizionale.
I nomi di agente hanno per struttura di macchina a vapore, ha una diversa semantica: nel primo caso a indica una peculiarità operativa, nel secondo un tipo di propulsione ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] cui livelli tonali diversi modificano il senso o la categoria grammaticale di una parola. In queste lingue i toni sono lessicali mentre a[s]ociale e giramelo non lo sono; in questo caso il dominio dell’accento è il gruppo clitico, che comprende la ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] ‘ferma l’azione’, per così dire: manca l’evento di primo piano. In (35), tempi verbali e subordinazione grammaticale entrano in conflitto. In caso di conflitto prevale il tempo verbale: l’imperfetto spinge la frase principale sullo sfondo, mentre la ...
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L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] la guardia di cui si parla dev’essere una donna. Infine, si noti che anche nel caso in cui i nomi siano armonici sia dal punto di vista grammaticale, in quanto entrambi femminili, sia dal punto di vista denotazionale, in quanto entrambi maschili, l ...
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Per il parlante comune la comunicazione orale consiste di suoni che possono essere trascritti ortograficamente o foneticamente. Così, una parola come casa può essere resa in forma scritta come una sequenza [...] di [ʧe]; infatti, il tratto forte ~ debole è un caso di opposizione gradiente, nel senso che si applica ricorsivamente a vari di un tono discreto che è assegnato a livello grammaticale o lessicale ed è pertanto un tratto segmentale. Quindi ...
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L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] -, part-) + vocale tematica (-a-, -e-, -i-) + marca del passato (nel caso specifico, -v-) + marca della persona e del numero (per es., -o, -ano nel passato (per questo nella tradizione grammaticale è considerato tempo relativo per eccellenza). Ciò ...
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caso
caṡo s. m. [dal lat. casus -us, propr. «caduta», der. di cadĕre «cadere»; nel sign. 7, il lat. casus è un calco del gr. πτῶσις (che significava anch’esso propr. «caduta»)]. – 1. Avvenimento fortuito, accidentale e imprevisto: è stato...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...