Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] Per la prima l’art. 7 dispone che lo Stato e la Chiesacattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani; i loro armena; in Occidente, in virtù dello sviluppo dell’architettura romanica dell’11° e 12° sec., contribuisce a mutare ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] , e cioè contro i Bizantini e la nobiltà cattolico-romana; eliminò il pericolo franco stringendo rapporti di parentela delle città, e la colpa di un'errata politica verso la Chiesa e tristi accuse di dissolutezza furono attribuite e rivolte a lui ...
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Secolarizzazione
Langdon Gilkey
di Langdon Gilkey
Secolarizzazione
sommario: 1. Introduzione. 2. Genesi, natura e sviluppo dello ‛spirito secolare'. 3. La crisi: contraddizioni nella cultura secolare, [...] autorità ultimi e universali. Le istituzioni, anche le monarchie e le Chiese, sorgono e cadono e mutano la loro forma; le filosofie, lato, abbiamo, per esempio, la ben nota definizione cattolico-romana, secondo cui le dottrine sono vere solo se sono ...
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Costantino fra giurisdizionalismo e ius publicum ecclesiasticum
Pier Virginio Aimone Braida
«Tutto dipende dal carattere degli uomini che regnano o che amministrano la cosa pubblica. La storia ci insegna [...] a chi invece nel corso della bimillenaria storia dei romani pontefici ne ha, anche se per breve tempo, interrotto la continuità e ha persino ritenuto che il papato (e con esso la Chiesacattolica) fosse giunto al termine, Napoleone Bonaparte. Costui ...
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Francesco Zanchini
Abstract
Dopo alcuni spunti di carattere generale sul diritto costituzionale nelle chiese cristiane, specifica attenzione è portata sulla costituzione odierna della chiesacattolica, [...] di una nuova costituzione materiale nella chiesacattolica, tesa a purificarla dalle troppe .
Un tale ritorno al passato era oggi invece impensabile nella teocrazia cattolico-romana, dopo il Rinascimento, la Riforma, l’Illuminismo e la fine ...
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GUARNACCI, Mario
Fabrizio Vannini
Nacque a Volterra il 24 o 25 ott. 1701, secondo degli otto figli di Raffaello Ottaviano, gentiluomo di camera del granduca Cosimo III e commendatore dell'Ordine di [...] nello stesso anno fu nominato "prelato della nazione" della chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini.
Socio di più accademie 4 filze); 5571: Della verità della religione cristiana, cattolico-romana, Poesie di Zelalgo Arassiano; 5572: Versioni dell'Ecuba ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] popolo cristiano, rivelò l’insostenibilità di una Chiesacattolica al rimorchio delle forze liberali. I ministri S. Crisogono.
I segni di una vera rinascita, per la quale l’arte romana torna dominante in Italia e al di là delle Alpi, si hanno nell’ ...
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Unione fisica, morale e legale dell’uomo (marito) e della donna (moglie) in completa comunità di vita, al fine di fondare la famiglia e perpetuare la specie.
Antropologia
Se inteso nella sua definizione [...] di Trento (1563), per i cattolici è subentrato l’obbligo della celebrazione ius connubii: e lo avevano solo i cittadini romani tra loro. Durante l’Impero fu vietato il legislazione matrimoniale e lasciò alla Chiesa l’esclusivo potere di regolarlo. ...
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Bene giuridico protetto dalle norme disciplinanti i delitti di falso (➔ falsità). È definita pubblica la f. integrante un fenomeno collettivo permanente, un peculiare atteggiamento morale o un costume [...] fin dalle prime generazioni cristiane. La posizione attuale della Chiesacattolica si può sintetizzare con le parole di apertura dell’ opera (dal 1989 Opera romana) per la preservazione della f. e per la provvista di nuove chiese in Roma, sotto ...
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il vocabolo codice è usato oggi in due sensi affatto diversi: quello paleografico e quello giuridico: dal significato primitivo di caudex (= codex) "tronco, ceppo" si passa a quello di riunione di tavole [...] nell'ordinamento centrale della Chiesa; basta ricordare l'istituzione delle congregazioni romane, opera di Sisto V costituzione promulgativa di Benedetto XV, e la professione di fede cattolica; lo seguono come complemento, e col titolo di Documenta, ...
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cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...
chiesa
chièṡa s. f. [lat. ecclēsia «riunione dei fedeli; luogo di culto», dal gr. tardo ἐκκλησία «id.» (nel gr. classico ἐκκλησία, der. di ἐκκαλέω «chiamare», significa «adunanza, assemblea»)]. – 1. La comunità dei fedeli, sia in senso mistico...