Irlanda, storia della
Francesco Tuccari
Un'isola divisa
L'Irlanda fu conquistata da popolazioni celtiche intorno al 4° secolo a.C. e sino al 12° secolo d.C. mantenne ‒ con la parentesi dell'occupazione [...] l'Inghilterra tentò di imporre all'Irlanda la Chiesa anglicana e il protestantesimo. Il cattolicesimo divenne allora anni Sessanta le sei contee dell'Ulster ‒ dove i cattolici, in costante crescita, rivendicavano l'unione alla repubblica irlandese ...
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Carlo V
Massimo L. Salvadori
Il sogno di una monarchia universale
Carlo V è stato uno dei più grandi sovrani della storia moderna. Il suo impero era così vasto che si diceva che su di esso non tramontasse [...] con l'appoggio di principi desiderosi di impadronirsi dei beni della Chiesa, l'imperatore ricorse alla forza. Con la guerra detta di Smalcalda (1546-47) prevalsero le forze cattoliche, ma la riscossa avversaria indusse Carlo a riconoscere con la pace ...
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Enrico VIII, re d'Inghilterra
Silvia Moretti
Il re che si mise a capo della Chiesa inglese
Nel 1534 il re d'Inghilterra Enrico VIII uscì dalla Chiesa di Roma e diede vita alla Chiesa anglicana, di cui [...] suo strappo aveva avuto motivazioni personali e soprattutto politiche, ma non religiose, e di conseguenza la Chiesa anglicana continuò a seguire la dottrina cattolica. Dopo la morte di Enrico VIII, nel 1547, furono i suoi successori, prima il figlio ...
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Tommaseo, Niccolò
Scrittore, linguista e patriota (Sebenico, Dalmazia, 1802 - Firenze 1874). Dopo la laurea in giurisprudenza, visse alcuni anni fra Padova e Milano, lavorando come giornalista e saggista, [...] nazione» dalmata e si adoperò per un riavvicinamento tra la Chiesa di Roma e gli ortodossi. Rientrò in Italia nel . Figura tra le più significative e controverse dell’intellettualità cattolica italiana dell’Ottocento, autore di un precoce atto d’ ...
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Cardinale e uomo politico (Parigi 1585 - ivi 1642). Di famiglia nobile ma non illustre, ebbe un'educazione letteraria accurata. L'improvvisa rinuncia al vescovado di Luçon, cui la famiglia Du Plessis aveva [...] uno stato nello stato e si eliminava ogni distinzione giuridica tra cattolici e ugonotti, ora tutti egualmente sudditi del re. La , egli volle sempre dissociato, pur essendo uomo di Chiesa, l'elemento religioso dall'elemento politico: poté così ...
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Storico, giornalista e uomo politico (Firenze 1925 - Roma 1994). Professore di storia contemporanea all'univ. di Firenze dal 1950, fu direttore de Il Resto del carlino (1955-68), del Corriere della sera [...] . Tra le opere: Il papato socialista (1950); L'opposizione cattolica da Porta Pia al '98 (1954); Giolitti e i cattolici 1901-1914 (1960); L'autunno del Risorgimento (1971); Le due Rome. Chiesa e Stato tra '800 e '900 (1973); Italia di minoranza ...
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Figlia (Greenwich 1516 - Londra 1558) di Enrico VIII e di Caterina d'Aragona, dopo che la madre fu caduta in disgrazia visse soprattutto presso la sorellastra Elisabetta. Costretta a riconoscere l'Atto [...] e seppe dimostrarsi moderata all'atto di ristabilire il culto cattolico. Ma il matrimonio (1554) con Filippo principe di cui ricchezza era non di rado fondata su terre confiscate alla Chiesa. Intanto nel marzo 1557 tornò Filippo (diventato Filippo II) ...
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Storico tedesco (Grossbriesen, Slesia, 1900 - Bonn 1980), prof. di storia della Chiesa nell'univ. di Breslavia (1930-33) poi, dal 1949, prof. della stessa disciplina all'univ. di Bonn. Il principale oggetto [...] del Concilio di Trento e della "riforma cattolica", dal saggio critico-bibliografico Die Erforschung der , hanno contribuito a chiarire il significato della riforma della Chiesa nel quadro della società e della spiritualità del Cinquecento. Socio ...
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Uomo politico e giornalista italiano (Milano 1869 - ivi 1939). Direttore nel 1898 dell'Osservatore cattolico di Milano, poi dell'Unione, trasformatasi nell'Italia, fu uno dei maggiori esponenti del cattolicesimo [...] liberale, favorevole alla riconciliazione tra Stato e Chiesa. Deputato dal 1909, fu tra i fondatori del Partito popolare. Ministro delle Finanze con Banca popolare di Milano. Promotore dell'università Cattolica di Milano, pubblicò numerosi libri di ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] discussione su temi religiosi conduce a numerose convergenze e analogie tra mondo protestante e cattolico.
In contrasto con il lusso e il cerimoniale della Chiesa di Roma, emerge l’esigenza di una nuova architettura religiosa semplice e austera, che ...
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cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...
chiesa
chièṡa s. f. [lat. ecclēsia «riunione dei fedeli; luogo di culto», dal gr. tardo ἐκκλησία «id.» (nel gr. classico ἐκκλησία, der. di ἐκκαλέω «chiamare», significa «adunanza, assemblea»)]. – 1. La comunità dei fedeli, sia in senso mistico...