Legislazione e codificazione
Carlo Ghisalberti
Dall’invasione longobarda del 568, con l’unità politica della penisola era venuta meno anche quella giuridica tramandata dal mondo romano. Se le leggi [...] pur imbevuto di venerazione per il diritto e la lingua romana, aveva sottolineato l’opportunità di giungere a una sistemazione razionale in una società dove forte era il peso della Chiesacattolica, parve una grande conquista del codice. Nonostante le ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il problema della codificazione
Riccardo Ferrante
Il termine codice si presta a una serie molto ampia di applicazioni e di torsioni semantiche. Dal 'codice genetico' in medicina al 'codice a barre' [...] del 1804 è abrogato nello Stato della Chiesa, nel Regno di Sardegna (ma rimane Mancini, e anche da un cattolico come Antonio Rosmini (1797- Il codice civile generale austriaco confrontato con le leggi romane e col già codice civili d’Italia, Milano ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] alcuni principi di Germania e poi con gl'altri re e principi cattolici" (Nuntiaturberichte, s. 2, II, pp. 50-56).
La si veda ancora: L. Cardella, Mem. stor. de' cardinali della Santa romanaChiesa, Roma 1793, I, pp. 89-92; G. Tiraboschi, Storia della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Mos italicus e mos gallicus
Italo Birocchi
Un indirizzo nuovo per la scienza giuridica
La coppia di concetti mos italicus/mos gallicus entrò in uso nel Cinquecento, allorché la metodologia nuova dell’Umanesimo [...] Chiesa di Roma, e per lo più sostituito con le fonti dirette dell’Antico e Nuovo testamento; ma anche nei Paesi cattolici Guzmán, Ratio scripta, Frankfurt a.M. 1981.
D.J. Osler, Budaeus and Roman law, «Ius commune», 1985, 13, pp. 195-212.
M. Ascheri, ...
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Sergio Lariccia
Abstract
Vengono esaminati il significato e le norme dei Patti lateranensi stipulati l’11 febbraio 1929 fra l’Italia e la Santa Sede, con particolare riferimento alle disposizioni del [...] è «definitivamente ed irrevocabilmente» composta e quindi eliminata la “questione romana” (art. 26); con il Concordato si è disciplinata la posizione giuridica della Chiesacattolica in Italia.
Le norme bilaterali contenute nei Patti lateranensi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Diritto canonico e diritto ecclesiastico
Carlo Fantappiè
Nella tradizione culturale e nell’ordinamento universitario del nostro Paese, dall’Unità fino a oggi, diritto canonico e diritto ecclesiastico [...] segna una svolta nella vita della Chiesaromana (C. Fantappiè, Chiesaromana e modernità giuridica, 2008).
Alla servito a riscoprire la natura specifica dell’ordinamento della Chiesacattolica e ad affinarne la metodologia; nondimeno esso non ...
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Carlo Bersani
Abstract
Il rapporto fra elementi di frattura e di continuità; le forze ideali ed i soggetti politici che si confrontarono in Assemblea Costituente, vengono descritti attraverso alcuni momenti [...] il concordato del 1929 («Lo Stato e la Chiesacattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani 1 dello Statuto albertino, «pel quale la religione cattolica, apostolica e romana è la sola religione dello Stato.» Il principio di ...
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BICHI, Alessandro
Gaspare De Caro
Nacque a Siena il 30 sett. 1596, da Vincenzo e da Faustina Piccolomini, ambedue appartenenti alla più antica aristocrazia senese. Nonostante la sua condizione di primogenito, [...] romana e quella francese.
Tornando alle vie già tanto sperimentate della mediazione per una pace tra le potenze cattoliche spinosa controversia morì il 25 maggio 1657. Fu seppellito nella chiesa di S. Sabina, di cui era titolare.
Secondo Gerolamo ...
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BOBBA, Marcantonio
Lino Marini
Figlio primogenito di Alberto, conte palatino, e di Margherita Santamaria, nacque a Casale, nel marchesato di Monferrato, agli inizi del Cinquecento; ma non si sa con [...] Lettere ministri, Roma, mazzo 4).
Il duca era cattolico e aveva bisogno anche di Roma per la ricostituzione delle l'inclinazione crescente del B. a preferire la causa romana e generalmente la Chiesa nei confronti del duca ebbe la sua parte nel ...
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Giurisdizionalismo
RRaffaele Ajello
Georges De Lagarde, per descrivere i "Prodromi dello Stato moderno", ha tracciato il profilo di cinque diversi modelli secondo cui si sviluppò l'organizzazione delle [...] aveva impostato i rapporti tra lo Stato meridionale e la Chiesaromana" (ibid., p. 609). Argento dimostrò illegittima la sua estensione e carica polemica, non aveva precedenti nella cultura cattolica e che si poneva in una posizione più obiettiva, ...
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cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...
chiesa
chièṡa s. f. [lat. ecclēsia «riunione dei fedeli; luogo di culto», dal gr. tardo ἐκκλησία «id.» (nel gr. classico ἐκκλησία, der. di ἐκκαλέω «chiamare», significa «adunanza, assemblea»)]. – 1. La comunità dei fedeli, sia in senso mistico...