Monaco al Sinai (m. 1316-20), fu eletto nel 1276 patriarca melchita di Alessandria, ma nel 1278 dovette rifugiarsi a Costantinopoli; rigettò l'unione con la chiesalatina decisa nel concilio di Lione e [...] presiedette il sinodo che depose Giovanni Bèkkos (1283); ma si mise in contrasto con il suo omonimo patriarca di Costantinopoli, per cui fu esiliato (1289-93 e poi di nuovo nel 1303). Qualche anno prima ...
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Nella religione, la v. ecclesiastica, come distintivo permanente e non soltanto liturgico della professione sacerdotale, si trova nelle religioni cosiddette primitive e in quelle misteriche, non in quelle [...] verde, violaceo; sono colori facoltativi il rosa e il nero.
Presso le Chiese orientali le v. liturgiche si presentano abbastanza somiglianti a quelle della Chiesalatina, e sostanzialmente uniformi presso tutti i cinque riti. Indumenti dei preti sono ...
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Il primo dei tre gradi in cui si articola il sacramento dell’ordine sacro. La dottrina cattolica in materia, riconfermata dal Concilio Vaticano II, venne ordinata da Paolo VI con i motuproprio Sacrum diaconatus [...] cristiane disperse.
Il d. come grado a sé stante è stato ripristinato dal Concilio Vaticano II, che per la Chiesalatina ne ha lasciato la restaurazione nei diversi paesi alle Conferenze episcopali, con l’approvazione della S. Sede; i candidati ...
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Uomo che ha generato uno o più figli, considerato nella sua relazione con i figli stessi. Si dice anche di persona che abbia per legge autorità e mansioni paterne: p. adottivo, per adozione; p. putativo, [...] in Oriente, s. Basilio, s. Gregorio Nazianzeno, s. Giovanni Crisostomo e s. Atanasio, detti dottori ecumenici; nella Chiesalatina, s. Ambrogio, s. Gerolamo, s. Agostino e s. Gregorio Magno. P. dello Spirito Santo Gli appartenenti alla Congregazione ...
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Libro liturgico che contiene l’intero ufficio divino, secondo il rito della chiesalatina. Il nome deriverebbe dal foglio o fascicolo posto all’inizio del Salterio e che serviva da indice degli uffici [...] il succedersi del calendario ecclesiastico; e infine il Commune Sanctorum, con le parti comuni della dedicazione di una chiesa, della Beata Vergine Maria e degli uffici dei santi, distinti per categoria (apostoli ed evangelisti, martiri, confessori ...
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Prelato e diplomatico (Le Breil, Périgord, 1305 circa - Famagosta 1366). Venerato come santo, il suo culto fu confermato da Paolo V (1609) e Urbano VIII (1628). Festa, fra i carmelitani, 29 gennaio.
Vita [...] per la pace fra gli stati dell'Occidente, sia per la riconciliazione tra Occidente e Bisanzio, e quindi tra la Chiesa greca e la Chiesalatina: fu perciò due volte alla corte bizantina (1357 e 1359) da Giovanni Paleologo. Austero e pio, P. partecipò ...
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Nome di sante e beate: 1. Moglie del sacerdote ebreo Zaccaria, madre di Giovanni Battista. Nel Vangelo di Luca (1, 6 sg.) si narra di E., vecchia e sterile, e dell'annuncio fatto a Zaccaria dall'angelo [...] tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno". La festa di E. e Zaccaria si celebra, nella Chiesalatina, il 5 novembre. 2. Elisabetta di Francia, beata: v. Isabella di Francia, beata. 3. Elisabetta di Schönau, santa. Visionaria, benedettina ...
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Santa della Chiesa russa (m. 969); moglie di Igor, granduca di Kiev, dopo la morte di questo (945) resse il governo per il figlio Svjatoslav. Nel 955, lasciato il governo dello stato, si recò a Costantinopoli, [...] dove si convertì al cristianesimo, assumendo il nome di Elena. È venerata l'11 luglio nella Chiesa russa; nella Chiesalatina il culto non è stato approvato. ...
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Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] dei riformati e, per influsso di questi, da quella della Chiesa greca. Ma anche in queste B. l’ordine dei libri 4°-5°), il Δ (codex sangallensis, dei Vangeli, con versione latina interlineare, sec. 9°; in origine, parte dello stesso manoscritto di ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] su quello civile. Così fecero i paesi dell’America Latina resisi indipendenti dalla Spagna, la Louisiana (1825), l’ la libertà della coscienza religiosa e con i fini della Chiesa cattolica. Questo motivo fondamentale prese le mosse dalla concezione ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...