Movimento filosofico (anche detto positivismo logico, neoempirismo, empirismo logico) sorto, sviluppatosi ed esauritosi tra il terzo e il sesto decennio del 20° secolo.
I primi sviluppi
La data di nascita [...] nel Tractatus logico-philosophicus (1922), una delle opere da cui il CircolodiVienna ebbe a trarre grande stimolo teorico nonostante il suo autore rifiutasse recisamente di farne parte.
Nel Tractatus Wittgenstein sostiene infatti che le leggi della ...
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Filosofo della scienza (Vienna 1902 - Croydon 1994). Tra i maggiori filosofi della scienza del sec. 20º, ha esercitato grande influenza per la sua concezione fallibilistica della conoscenza e del metodo [...] alle posizioni del «CircolodiVienna», non ne accettò il criterio di significanza, che faceva 1976; trad. it. 1976: pubblicata dapprima in The philosophy of Karl Popper, a cura di P. A. Schilpp, 1974); The self and its brain (in collab. con J ...
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Filosofo tedesco (Amburgo 1891 - Los Angeles 1953), naturalizzato statunitense. Tra i maggiori esponenti del neopositivismo, nell'ambito dell'analisi critica dei metodi e dei risultati della conoscenza [...] periodo berlinese dette un forte impulso al movimento neopositivista come membro del Circolodi Berlino e dirigendo (dal 1930) con R. Carnap del CircolodiVienna la rivista Erkenntnis. All'avvento del nazismo emigrò prima in Turchia, dove insegnò ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] struttura della frase significante e la struttura del fatto rappresentato. Le teorie di Wittgenstein dovevano suscitare l’interesse di alcuni componenti del circolodiVienna, i quali ne trassero argomenti per le loro dottrine antimetafisiche volte a ...
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Teoria filosofica che nell’interpretare gli eventi del mondo naturale e il corso della storia umana assume la materia come unico principio esplicativo.
La filosofia greca
All’interno delle mitologie antichissime [...] della materia. Ciò nonostante, molto vivace è apparso il dibattito sul fisicalismo, originariamente sorto nel CircolodiVienna per poi trovare sostenitori negli sviluppi statunitensi dell’empirismo contemporaneo (segnatamente W.V.O. Quine). In ...
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In filosofia, l’assunzione congiunta della tesi che un enunciato ha significato se, e solo se, è possibile la sua verificazione, e della tesi che il significato di un enunciato è il metodo della sua verificazione. [...] James, ma la sua formulazione esplicita è dovuta ai filosofi del CircolodiVienna che l’attribuirono a L. Wittgenstein. Nel Tractatus logico-philosophicus il p. di verificazione non compare esplicitamente: la formulazione che più gli si avvicina si ...
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Filosofo (Berlino 1882 - Vienna 1936). Si addottorò con M. Planck a Berlino nel 1904. Insegnò poi nelle univ. di Rostock (1911-17) e di Kiel (1921) e nel 1922 ottenne la cattedra di filosofia delle scienze [...] l'equazione proposta da S. tra criterio di significanza e criterio di verifica (il significato di una proposizione è il metodo della sua verifica), fonte di accese polemiche nell'ambito del circolodiVienna. S. elaborò anche una sua riflessione ...
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Filosofo (n. Reichenberg, ora Liberec, 1902 - m. 1988). Membro del CircolodiVienna si trasferì negli USA, dove ha insegnato (1931-40) alla Jowa Univ. e poi (dal 1940) alla Minnesota University. Nel 1950 [...] insieme a W. Sellars la rivista Philosophical studies. Sostituendo il criterio verificazionistico di significato con quello della "controllabilità in linea di principio", ha abbracciato una posizione più liberale nell'ambito dell'empirismo logico ...
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Filosofo austriaco (Vienna 1906 - Iowa City 1987). Fece parte del circolodiVienna. Nel 1938 emigrò negli Stati Uniti, dove ha insegnato filosofia della scienza e psicologia all'Università dello Iowa. [...] del neo-positivismo B. ha sottolineato il permanere in esso di un forte residuo metafisico. Oltre a tentare di ricostruire i tradizionali problemi filosofici con l'aiuto di un linguaggio ideale, B. si è impegnato nella elaborazione, sul ...
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Filosofo (Vienna 1896 - Oxford 1959). Dapprima collaboratore di M. Schlick e membro del CircolodiVienna, si trasferì poi in Inghilterra insegnando a Cambridge (1937) e a Oxford (1939). W. rifiuta in [...] a logica. Influenzata dall'ultimo Wittgenstein è una serie di scritti pubblicati postumi (The principles of linguistic philosophy, 1965 . propone anche una rivalutazione della filosofia e della metafisica come peculiari forme di visione del mondo. ...
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periferìa s. f. [dal lat. tardo peripherīa «circonferenza», gr. περιϕέρεια, der. di περιϕέρω «portare intorno, girare»]. – 1. non com. Contorno, bordo, orlo circolare: i raggi dai vari punti della p. di una ruota vanno tutti a riunirsi nel di...
neopositivismo
neopoṡitivismo s. m. [comp. di neo- e positivismo]. – Corrente filosofica, detta anche positivismo logico, costituitasi prima come «Circolo di Vienna» intorno al filosofo della scienza M. Schlick, poi, dopo il manifesto del...