PIAZZETTA, Giovanni Battista
Denis Ton
PIAZZETTA, Giovanni Battista (Giambattista). – Nacque a Venezia il 13 febbraio 1682, nella parrocchia di S. Felice, dove, tre giorni dopo, ricevette il battesimo [...] nel 1737. A questa fase, caratterizzata da una luminosità diffusa e da tonalità più chiare ma pur sempre sobrie, appartengono Bibl.: A.M. Zanetti, Descrizione di tutte le pubbliche pitture della città di Venezia…, Venezia 1733, p. 61; P.A. Orlandi - ...
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LANINO, Bernardino
Alessandro Serafini
Nacque tra il 1509 e il 1513 da Enriotto "de Lanino", tessitore in Vercelli, e da Marchetta (Romano, 1985, p. 13). Non si conosce il luogo di nascita, che potrebbe [...] e il S. Rocco, già nell'oratorio di S. Rocco nella stessa città (ora Museo Borgogna), sono lavori che provano l'interesse del L. sia forte identità stilistica: c'è qui una dolcezza più diffusa, resa con un chiaroscuro morbido e avvolgente, ravvivato ...
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Nacque a Milano il 16 febbraio 1918 da Giannino e da Livia Bolla.
Il padre, formatosi come artista all’Accademia di Brera, dopo essersi occupato del disegno di medaglie e monete commemorative presso [...] di oggetti, tra i quali: la lampada con doppia illuminazione diffusa e concentrata Black & White, il mobile a gradoni l’allestimento generale della XVII Triennale di Milano sul tema Le città del mondo e il futuro delle metropoli (1988); le due ...
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GIOVANNETTI, Matteo
Walter Angelelli
Non si conosce la data di nascita di questo pittore viterbese, del quale si hanno notizie tra il 1322 e il 1369.
Il nome del G. ricorre in alcune lettere dei papi [...] sia in occasione della sua nomina a priore di S. Martino nella stessa città laziale (30 nov. 1336). Ma il primo documento noto in cui è (ibid., p. 54); la fama di queste pitture era così diffusa e radicata che ancora nel 1406 il re d'Aragona Martino I ...
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PITTONI, Giambattista
Alberto Craievich
PITTONI, Giambattista (Giovanni Battista). – Nacque a Venezia nella parrocchia di Sant’Agostino il 6 giugno 1687, primogenito di Giovanni Maria, cappellaio, e [...] pittore nel mercato d’arte lagunare, attività assai diffusa tra gli artisti veneziani. Pittoni propose, infatti, la chiesa di S. Giorgio (1737; oggi al Museo diocesano della stessa città); la Madonna col Bambino e s. Carlo Borromeo per S. Maria della ...
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GIROLAMO di Benvenuto di Giovanni
Maria Giovanna Sarti
Nacque a Siena, da Benvenuto di Giovanni e da Iacopa di Tommaso da Cetona, prima del 23 sett. 1470, data del suo atto di battesimo (Schmidt, p. [...] rinnovamento della pittura locale. Se Signorelli continuava a lavorare in città, ma soprattutto a Monteoliveto, tra il 1502 e il gli anni di governo di Pandolfo Petrucci, fu ampiamente diffusa e generalmente destinata a ornare un ambiente, spesso di ...
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CANAL, Giovanni Antonio, detto il Canaletto
Francis J. B. Watson
Figlio di Bernardo e di Artemisia Barbieri, nacque nel 1697 a Venezia, in una famiglia benestante, ma che quasi certamente non era aristocratica [...] pitt. ..., Venezia) lo definiva il migliore vedutista della città, e quest'asserzione fu ripetuta dal presidente de Brosses nella Vi è motivo di supporre che questa calunnia fosse diffusa da commercianti che avevano venduto, come originali, falsi ...
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ANDREA di Bartolo, detto A. del Castagno
Eugenio Battisti
L'appellativo deriva dal luogo di nascita, Castagno di San Godenzo, nell'alto Mugello, sulle pendici del monte Falterona. Il padre, Bartolo [...] al tema della passione di Cristo, largamente dìffusa nel popolo fiorentino. Ma anche le sue , p. 189; F. Albertini, Memoriale di molte statue et picture che sono nella inclita città di Fliorentia, Firenze 1510, pp. 10, 12, 13, 14, 17; Il libro di ...
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DELLA ROBBIA, Girolamo Domenico
Giancarlo Gentilini
Nacque a Firenze il 9 marzo 1488, undicesimo figlio di Andrea di Marco, scultore, e Giovanna Paoli.
Per quanto il corpus delle opere del D. sia ancora [...] le ricercate inflessioni del gusto manieristico, e diffusa presso la corte francese, dove rappresentò anche un nominava suo procuratore un mercante e banchiere fiorentino stabilitosi in quella città, Pier del Tovaglia (doc. in Gébelin, 1938, p. 126 ...
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FEI, Alessandro (detto Alessandro del Barbiere)
Monica Grasso
Nacque a Firenze nel 1538 (Borghini, 1584) o nel 1543 (Milanesi, in Vasari [1568], 1881) da Vincenzo, il cui mestiere potrebbe aver originato [...] mascheroni negli stucchi.
A riprova di una attività diffusa oltre il confine toscano e perfino nazionale, il 263, 276, 328, 345, 347; A. Matteoli, in Livorno e Pisa: due città e un territorio nella politica dei Medici, Pisa 1980, pp. 328, 338 s.; A ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...