L’‘epoca’ di Costantino e il Tardoantico
Andrea Giardina
La questione costantiniana si pose nella stessa età di Costantino. Se ci si riferisce al problema classico, oggi largamente superato, della sincerità [...] un editto del 324 trasmesso da Eusebio:
A quel tempo si diffuse la voce che dalle profondità di una tenebrosa spelonca, e non la politica religiosa di Costantino o gli orientamenti delle città e dei regni antichi in materia di controllo politico e ...
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Islam in Italia
Musulmani fuori dal Dar-al-islam
La questione islamica in Italia
di Khaled Fouad Allam
6 giugno
Hanno vasta eco sulla stampa le parole di aperto sostegno alla guerra santa pronunciate dall'imam [...] conquista normanna di Roberto il Guiscardo, che prese Palermo nel 1072; l'ultima città a cadere fu nel 1091 Noto. Alla fine del 12° secolo iniziò andare da un senso di appartenenza puramente culturale, diffuso fra i tunisini e gli algerini, a una ...
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Imperi
Stefan Breuer
Concetto e tipologia
Definizione
Il termine 'impero' è usato in due accezioni. In quella più ampia, che è anche la più diffusa, esso designa una formazione in cui un gruppo politico [...] il deserto dei nomadi che si spostano su cammelli, bensì le città fondate sull'economia delle oasi e sul commercio carovaniero (Mecca, Medina a palesarsi sin dai primi successi. L'egualitarismo diffuso soprattutto tra le tribù del deserto, la scarsa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Censura, Inquisizione e scienza nell’Italia della Controriforma
Saverio Ricci
Specificità italiana e contesto europeo
La sorveglianza di censura e Inquisizione sulla scienza, al tempo segnato dal caso [...] ’alchimia. Questa, vietata nel 14° sec., era molto diffusa in età moderna, e i suoi testi furono spesso tollerati (1611-1741), nuova ed. accresciuta, a cura di S.M. Pagano, Città del Vaticano 2009.
V. Frajese, Il processo a Galileo Galilei. Il falso ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Il miracolo economico italiano
Andrea Villa
Lo storico britannico Eric J.E. Hobsbawm (1917-2012), nel suo celebre volume Age of extremes. The short twentieth century, 1914-1991 (1994) ha definito il [...] e Torino e viaggiando sui cosiddetti Treni del Sole (i convogli a lunga percorrenza che univano le città del Sud a quelle del Nord). Qui trovarono un diffuso atteggiamento di ostilità e disprezzo, se non di vero e proprio razzismo, che si manifestava ...
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IPPOLITO, antipapa, santo
Emanuela Prinzivalli
I. viene definito il primo antipapa, in opposizione a Callisto, nella storia della Chiesa, secondo la ricostruzione biografica accreditata dagli studi [...] , per esempio quando afferma di non essere riuscito a scoprire la città di cui I. era vescovo. Tuttavia dispone anche di fonte propria proposta e sviluppata in maniera sistematica l'idea, già diffusa fra i cristiani, che le eresie sarebbero dovute all ...
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Conflitti etnici e religiosi
Lucio Caracciolo
di Lucio Caracciolo
Conflitti etnici e religiosi
sommario: 1. Introduzione. 2. La fine della guerra fredda e le sue conseguenze. 3. In morte della Iugoslavia. [...] persino in campo occidentale, e statunitense in specie, si è diffusa una vulgata che individua negli Arabi e negli islamici - i per caso denominata Intifāḍa al-Aqsṣā, cioè per la città santa di Gerusalemme - e la rioccupazione da parte israeliana ...
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La discussione sui ‘precursori’ di Costantino
Eziologia storico-religiosa della cosiddetta svolta costantiniana
Enrico dal Covolo
Gli imperatori Severi, precursori di Costantino?
Il titolo di questo [...] che, dopo la condanna da parte di Callisto, il sabellianismo si diffuse in Libia e in Egitto, e di qui in modo vario nell al filosofo (inteso platonicamente come «re nel cuore della città»), e per questa via poteva affermare che i cristiani, ...
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Il Risorgimento e il paradigma intransigente
Ulderico Parente
Intransigenti e Risorgimento: una questione non solo politica
La questione degli intransigenti cattolici, caratteristica dell’Ottocento, [...] che nel Du Pape, opponendosi decisamente al gallicanesimo ancora diffuso qua e là in Francia ed esaltando l’infallibilità del ’origine, e di genio […] tra le province e le città stesse. Il pretesto di farne una nazione conduce precisamente al ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Le arti meccaniche e la scienza dal VI all'XI secolo
Robert Halleux
Le arti meccaniche e la scienza dal VI all'XI secolo
Il problema [...] XI-XII), la materia e le meteore (XIII), la geografia (XIV), le città e le campagne (XV), i prodotti della terra (XVI), l'agricoltura e le (seconda metà del IV sec.), un testo molto diffuso nell'Alto Medioevo, derivava direttamente dagli studi di ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...