CONVENEVOLE da Prato
Emilio Pasquini
Nacque a Prato da Acconcio di Ricovero, probabilmente tra il 1270 e il 1275.
Il nome e la patria di questo notaio e professore di retorica, primo maestro del Petrarca [...] un re "liberatore" protetto dalla Chiesa restaurata (che, diffusa entro la pubblicistica coeva anche in rima - come in ... unica spes gentis Itale, Rex, perge!") chiama in causa la città di Prato, che nel 1313 si era sottomessa alla sovranità del re ...
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DE FELICE GIUFFRIDA, Giuseppe
Francesco Maria Biscione
Nato a Catania il 17 sett. 1859 da Sebastiano e Maria Giuffrida (il cui cognome il D. si aggiunse), in una famiglia sottoproletaria e di ambigua [...] D. nel marzo 1920, pur molto moderato, andava nella direzione della formazione di una diffusa piccola proprietà contadina). Del resto, nemmeno nella città l'amministrazione riuscì a controllare la vivace e a volte violenta protesta popolare per la ...
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FANELLI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Napoli il 13 ott. 1827 da Lelio Maria e da Marianna Ribera.
La sua era una agiata famiglia borghese: il padre, originario di Martina Franca, aveva esercitato [...] allora che fosse possibile riprendere a lavorare a Napoli, una città in cui peraltro l'elemento democratico - radicale e mazziniano . parlando di una cospirazione meridionale assai avanzata e diffusa, il Mazzini e il Pisacane facendogli credere che ...
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Nacque a Milano il 16 febbraio 1918 da Giannino e da Livia Bolla.
Il padre, formatosi come artista all’Accademia di Brera, dopo essersi occupato del disegno di medaglie e monete commemorative presso [...] di oggetti, tra i quali: la lampada con doppia illuminazione diffusa e concentrata Black & White, il mobile a gradoni l’allestimento generale della XVII Triennale di Milano sul tema Le città del mondo e il futuro delle metropoli (1988); le due ...
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CREMONA, Luigi
U. Bottazzini
Lauro Rossi
Nacque a Pavia il 7 dic. 1830 da Gaudenzio, un novarese di famiglia assai agiata poi caduta in rovina, e da Teresa Andreoli. Ebbe tre fratelli tra i quali Tranquillo, [...] capitale: una riguardante lo stato delle vicende edilizie della città, l'altra volta ad accertare le cause della se Cremona non ebbe alcun ruolo nella tendenza oggi sempre più diffusa in Italia verso ricerche astratte - scriveva M. Noether nel 1904 ...
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GIOVANNETTI, Matteo
Walter Angelelli
Non si conosce la data di nascita di questo pittore viterbese, del quale si hanno notizie tra il 1322 e il 1369.
Il nome del G. ricorre in alcune lettere dei papi [...] sia in occasione della sua nomina a priore di S. Martino nella stessa città laziale (30 nov. 1336). Ma il primo documento noto in cui è (ibid., p. 54); la fama di queste pitture era così diffusa e radicata che ancora nel 1406 il re d'Aragona Martino I ...
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FERRARI, Enzo
Franco Amatori
Nacque a Modena il 20febbr. 1898 da Alfredo e da Adalgisa Bisbini. Il padre, proprietario di una piccola azienda produttrice di materiale ferroviario, aveva raggiunto una [...] era certamente confortata dall'entusiasmo più che mai diffuso nell'Italia del secondo dopoguerra per le competizioni del F. era messa in discussione nel 1940 dal trasferimento in città della Maserati, rilevata da A. Orsi, imprenditore modenese con ...
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LITTA, Alfonso
Gian Vittorio Signorotto
Nacque a Milano il 29 sett. 1608, secondogenito del marchese Pompeo (I) e di Lucia Cusani.
Il ramo principale della famiglia aveva accumulato nella prima metà [...] (Gorani). Con il retaggio di pauperismo e di criminalità diffusa lasciato dalla lunga guerra, il problema politico più scottante nelle et dicata, Mediolani 1653; G. Gualdo Priorato, Relatione della città e Stato di Milano…, Milano 1666, pp. 119 s.; ...
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CARBONE, Ludovico
Lao Paoletti
Nacque il 1º maggio 1430 da Antonio, forse a Cremona.
La famiglia, di modeste condizioni mercantili, era originaria di Cremona: il padre si trasferì dalla città natale [...] attraverso la scuola, in pari tempo, poté emergere nella città e quindi a corte, divenendo l'oratore più illustre, ' ovunque in Italia (non debole prova di una fama largamente diffusa), sono facilmente individuabili grazie all'Iter Italicum di P.O. ...
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PITTONI, Giambattista
Alberto Craievich
PITTONI, Giambattista (Giovanni Battista). – Nacque a Venezia nella parrocchia di Sant’Agostino il 6 giugno 1687, primogenito di Giovanni Maria, cappellaio, e [...] pittore nel mercato d’arte lagunare, attività assai diffusa tra gli artisti veneziani. Pittoni propose, infatti, la chiesa di S. Giorgio (1737; oggi al Museo diocesano della stessa città); la Madonna col Bambino e s. Carlo Borromeo per S. Maria della ...
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citta diffusa
città diffusa loc. s.le f. Città cresciuta in modo disarmonico, al di fuori di ogni criterio regolatore. ◆ Certo, ogni progetto deve arrivare a uno strappo tra le due filosofie dominanti: quella di chi vorrebbe mummificarla in...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...