Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] esclusivamente ai lavori dell'Accademia, non si mosse più dalla sua città, ove si spense nel 348-347 a. C.
La parte da ciò che dice Aristotele sia da altre fonti: celebre sarebbe stata una lezione Sul bene, dove P. avrebbe sostenuto che i numeri ...
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Drammaturgo e poeta inglese (Stratford-upon-Avon 1564 - ivi 1616). Terzo degli otto figli dell'agiato commerciante di pellami John (che ricoprì cariche pubbliche a Stratford durante il regno di Maria la [...] lontano regno di Giovanni Senzaterra che vide il primo conflitto fra lo Stato e la Chiesa di Roma (King John), il nuovo ciclo si In base a documenti che lo vedono ormai più attivo nella città natale anziché a Londra, si ritiene che intorno a quella ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] Platone iniziò un periodo di viaggi durante il quale insegnò in molte città; tra il 343 e il 342 si occupò, su richiesta di e il carattere degli scritti di A. molta luce è stata fatta negli ultimi decenni: gli antichi conobbero una serie di opere ...
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Poeta (Recanati 29 giugno 1798 - Napoli 14 giugno 1837). Tra i massimi scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi, nella sua opera risulta centrale il tema dell’infelicità costitutiva dell’essere [...] d'essere consolato. Quando, nel 1828, uscirà da questo orribile stato, dirà che è rinata in lui finalmente la facoltà di antico, 1980; Il pensiero storico e politico di G. L., 1984; Le città di G. L., 1987; Lingua e stile di G. L., 1991); cura ...
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Poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della [...] : frutto del viaggio le acute e realistiche Osservazioni sullo stato di Francia. Nel 1572, lasciato il cardinale, passò una pensioncina, quel che aveva detto contro i Medici e quella città; di nuovo a Roma (1590), quindi a Mantova (dove compose ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] di diritto e di morale che si articola a sua volta nei tre momenti della famiglia, della società civile e dello stato. Il processo dello spirito oggettivo ripercorre in sostanza la storia stessa, dal punto di vista delle istituzioni che per H. sono ...
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Poeta, narratore, drammaturgo tedesco (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832). Genio fra i più poderosi e poliedrici della storia moderna, si manifestò in un'epoca in cui ormai risultava operante la [...] a Lipsia per studiarvi diritto. Nel clima illuministicamente aperto della città fornì le sue prime prove poetiche secondo la moda anacreontica Jude, "L'ebreo errante", 1774). Prova d'uno stato d'animo di disagio, a lungo insanabile, per il colpevole ...
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Musicista (Pesaro 1792 - Passy, Parigi, 1868). Figlio di un suonatore di trombetta e di un buon soprano, a Lugo cominciò a profittare degli insegnamenti (clavicembalo e canto) di don Giuseppe Malerbi, [...] a Napoli, e qui ben si adattò all'ambiente teatrale della città (dove tra i cantanti primeggiava Isabella Colbran, sua futura moglie), altro che il Barbiere di Siviglia, il cui titolo era stato così mutato per rispetto al Barbiere di G. Paisiello, il ...
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Scrittore e oratore latino (Arpino 3 genn. 106 a. C. - Formia 7 dic. 43 a. C.). Nato da agiata famiglia equestre, ebbe a Roma maestri di diritto i due Scevola, l'augure e il pontefice, di filosofia l'accademico [...] situazione pur dopo la riconquistata libertà, C. abbandonò la città dove tornò alla fine di agosto. Contro Antonio, che varî rimaneggiamenti, compiuta nel 51), C. si occupa dello Stato e della migliore forma di governo. Le dottrine platoniche e ...
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Tatjana Rojc
Pahor, Boris. – Scrittore sloveno, naturalizzato italiano (Trieste 1913 - ivi 2022). La vita dello scrittore è strettamente legata agli eventi storici della sua terra d’origine e all’esperienza [...] più tradotti, ha passato il secolo: P. nasce, infatti, a Trieste, città dove è vissuto fino alla morte, in via del Monte, di fronte al , con l'esimio slavista Arturo Cronia. (Il testo è stato pubblicato dall'Ateneo di Padova nel 2010).
Il ritorno a ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...