L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo [...] segnato il trapasso dalla vita di villaggio alla vita di città. D’altra parte lo sviluppo della ricerca antropologica ha (o politico-economiche) che hanno il loro centro nell’azione dello Stato. La distinzione tra i due tipi di storia è però entrata ...
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Rivoluzionario e uomo di stato cinese (Shaoshan, prov. Hunan, 1893 - Pechino 1976). Nato da media famiglia contadina, passò la giovinezza nello Hunan, dove svolse varî mestieri e compì studî irregolari. [...] ): sostenitore di un'insurrezione generale che coinvolgesse città e campagna, fu tra gli organizzatori della Ussuri (1969), la caduta di Lin preluse a un avvicinamento della Cina agli Stati Uniti (1972, incontro a Pechino tra M. Z. e R. Nixon) ...
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Figlio (Firenze 1449 - Careggi 1492) di Piero di Cosimo il Vecchio e di Lucrezia Tornabuoni, ebbe presto incarichi politici: nel 1466 entrò a far parte della balìa e del Consiglio dei Cento. Nel 1469 sposò [...] la nobile Clarice Orsini. Alla morte del padre (2 dic. 1469), accettò "la cura della città e dello stato", pur restando ufficialmente privato cittadino: da quel momento fu il vero signore di Firenze. Modificati in parte gli ordinamenti di Firenze, ...
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Generale e uomo politico romano (n. 106 - m. 48 a. C.). A 17 anni partecipò col padre, il console Gn. Pompeo Strabone, alla guerra sociale, dalla parte di Silla, contro Mario e Cinna. Nell'81 trionfò a [...] , e rafforzando le sue pretese con la forza intimidatrice delle sue truppe accampate alle porte della città, ottenne il consolato, benché non fosse stato neppure questore. In cerca del favore popolare, si accinse a smantellare la costituzione sillana ...
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Storico latino (n. Padova 59 a. C. - m. 17 d. C.), autore di una storia di Roma dalla fondazione della città (ab Urbe condita libri) alla morte di Druso (9 a. C.). Di questa vasta trattazione in forma [...] del popolo romano in un'aura di veneranda grandezza. Lo spirito tradizionalista di L. soffriva del rivolgimento subìto dallo stato romano e il narrare la storia di Roma rievocandone le singolari doti religiose, morali e patriottiche, era per lui ...
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Giurista e filosofo (Salsomaggiore 1761 - Milano 1835). Di formazione illuministica, R. fu un fautore dell'unità italiana, idea che gli costò varie traversie (tra cui, a partire dal 1821, il divieto di [...] (o pretore) a Trento (1791-93), avvocato nella stessa città (1794-1802); nel 1799, dopo l'occupazione francese e Alla fondazione di una filosofia civile rispondente alle esigenze dello stato nazionale moderno mirò come a meta ultima l'attività ...
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Fondatore della religione islamica (La Mecca 570 circa - Medina 632). È considerato dai musulmani il sigillo dei profeti, cioè colui che ha concluso il ciclo della rivelazione iniziata da Adamo. M., figura [...] la sottomissione delle tribù beduine, buona parte d'Arabia. Dopo un solenne pellegrinaggio d'addio alla città natale, il cui culto della Ka῾ba era stato da M. inserito e armonizzato nell'Islam, il profeta morì a Medina in seguito a breve malattia ...
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Alessandro Farnese (Canino 1468 - Roma 1549). Papa dal 1534, il suo pontificato fu segnato soprattutto dalla reazione contro il protestantesimo. Approvò l'ordine dei gesuiti, costituì la Congregazione [...] Farnese, e Guido Ascanio Sforza. Per molto tempo l'essere stato il papa forse più gravemente incline al nepotismo mise in ombra le aperto il 13 dic. di quell'anno in quest'ultima città, ormai con carattere non più conciliativo, ma di aperta azione ...
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Figlio (Milano 1392 - ivi 1447) di Gian Galeazzo e di Caterina Visconti, nel 1402, morto il padre, assisteva impotente allo sfacelo dello stato, mentre Facino Cane, che già dominava sulla corte ducale [...] culminante della potenza di F. M., il cui saldo stato cominciava però a destare i sospetti di Firenze e anche per i buoni uffici di Francesco Sforza che ebbe in compenso la città di Cremona, sposando inoltre la figlia del duca, Bianca Maria. Divenuto ...
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Famiglia principesca italiana, le cui più certe origini si riconducono agli Obertenghi; Alberto Azzo II (996 circa - 1097), vero capostipite della casa d'Este, era infatti pronipote del marchese Oberto, [...] con Obizzo II, nipote di Azzo VII, m. 1293) la signoria della città; nel 1288 Obizzo diventava anche signore di Modena e l'anno dopo di casata si affermò definitivamente e si costituì quindi uno stato che, con abile politica di altalena con i vicini ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...