Religione. - La religione storicamente si attua nella vita associata; e, senza accogliere la teoria del Durkheim che la religione sia nata dalla società, non si può negare che fin dalle sue prime e più [...] strumento dell'asservimento della religione alle vedute politiche dei re, ligi alla civiltà nuova (III [I] Re, XXII, 6 segg.; cfr. opposizione con esse, è cosa nota. La Chiesa cattolica sopra tutte abbonda di siffatte istituzioni ausiliarie, sia ...
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MALTA (gr. Μελίτη; lat. Melĭta; presso gli scrittori arabi Māliṭah; A. T., 27-28-29)
Roberto ALMAGIA
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Ettore ROSSI
Giuseppe CARACI
Roberto PARIBENI
Guido [...] di stanziamento fenicio.
Massima importanza in ogni modo ha la civiltà neolitica la quale, per l'elevato suo sviluppo e per elevato d'idee e di sentimenti, la salda religione cristiano-cattolica, la coscienza morale, il diritto, insomma tutto il ...
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SCHIAVITÙ
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Gino LUZZATTO
Giorgio BALLADORE PALLIERI
. Presso i primitivi. - Nelle società inferiori varie sono le ragioni che portano l'uomo alla schiavitù; ma esse [...] , da casa, da lussuria. In seguito all'influsso della civiltà coloniale gli schiavi da tratta, che un tempo rappresentavano la caso che prima della cattura essi fossero già di fede cattolica; l'ammetteva invece senza difficoltà per gl'infedeli e ...
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(V, p. 387; App. I, p. 191; II, I, p. 308; III, I, p. 174; IV, I, p. 192)
Popolazione.- Nel 1988, la celebrazione del bicentenario dello sbarco dei primi coloni nell'area di Sydney ha consentito al paese [...] d'esplorazione dell'emisfero australe per criticare la civiltà moderna e affermare i tradizionali valori morali e ) di C. McCullogh, si incentra sulla storia di una famiglia cattolica; in Illywacher (1985) P. Carey, vincitore nel 1988 del ...
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GIUSTINIANO, imperatore d'Oriente
Angelo PERNICE
Pietro DE FRANCISCI
La figura di G. s'impone all'attenzione dello storico per la sua personalità e per l'imponenza della sua opera, che fu multiforme [...] che era la premessa necessaria per la riconquista dell'Occidente cattolico. Con una serie di rescritti, emanati nel 527 e creazione di insigni opere d'arte rimasero come una conquista della civiltà e resero sempre grande e glorioso il nome di G. Per ...
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PORTOGALLO (XXVIII, p. 32; App. I, p. 247; II, 11, p. 597; III, 11, p. 470)
Carmelo Formica
Aldo Albonico
Giuseppe Carlo Rossi
Eugenia Schneider Equini
José Augusto França
Il P., dopo aver perduto [...] una crisi provocata dal PPD; il successivo bicolore (socialisti e cattolici), guidato dallo stesso Soares, ha ceduto nel luglio 1978 de lingua portuguesa, Porto 1973); id., La civiltà portoghese. Profilo storico e storico-letterario, Milano 1975 ...
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. La critica letteraria (XI, p. 975). - Il lavoro critico ha seguitato a svolgersi dai capisaldi rappresentati dal pensiero del Croce (vedine le ultime formulazioni in Aesthetica in nuce, 1929, e in La [...] scontata la polemica dei patrocinatori d'una restaurazione classica e cattolica (Maurras, Massis, Maritain, ecc.) contro i puri un rinnovato tipo di storia dell'arte come storia della civiltà per opera del geniale Dvořák, di Weisbach, di Rosenthal ...
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. È l'insieme delle cognizioni, e delle disposizioni così mentali come sociali, al cui acquisto è necessaria, quantunque non sufficiente, una vasta e varia lettura. Della scienza, che richiede anch'essa [...] storia nei fossi e rigagnoli della tendenziosità cattolica.
Contro questo basso andazzo dilettantistico insorse nel il ted. Kultur (che corrisponde presso a poco al nostro concetto di civiltà), e s'accosta, e qua e là s'identifica, al concetto di ...
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Giubileo
Giovanni Maria Vian
(XVII, p. 296)
Dopo quello del 1925, g. ordinari si sono tenuti, secondo le normali scadenze, nel 1950 e nel 1975, e così per il 2000 è indetto un "grande giubileo" che [...] , prospettando poi nell'omelia di chiusura l'avvento di una "civiltà dell'amore", un tema che sarebbe poi più volte tornato nei una "giornata di riflessione e di preghiera sui doveri dei cattolici verso gli altri uomini" l'11 giugno, solennità di ...
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Nella teologia cattolica, la castità è una virtù morale, specie della virtù della temperanza, che modera l'appetito delle dilettazioni carnali. Come virtù morale razionale non ebbe mai la sua piena luce [...] (cfr. Matteo, V, 27-30). Della castità assoluta la Chiesa cattolica ha trovato, non il comando, ma il consiglio in Matt., XIX, estremamente diffusa tra le popolazioni a un basso livello di civiltà, dove questa continenza procede di pari passo con la ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...